Domenico Calcaterra
A proposito di “Giornalismo culturale”

Leggere Berardinelli

Una poderosa raccolta di articoli di Alfonso Berardinelli rivela gli strumenti del suo metodo critico: per lui, leggere "è" scrivere. E attraverso le sue interpretazioni (e le sue stroncature) si rivela un percorso accidentato e non accademico del Novecento

C’era un tempo in cui di alcuni critici si era soliti conservare gli articoli che andavano pubblicando sulle varie testate e riviste con le quali collaboravano, non solo per il tratto distintivo del loro argomentare, ma soprattutto per la lezione di mestiere, di stile, che se ne poteva con profitto ricavare. Oggi che le pagine […]

continua »
Alberto Fraccacreta
A proposito di "Arruina"

Le streghe del Sud

Mito e realtà tra le rovine, non solo materiali, del Mezzogiorno d'Italia: è il bell'esordio narrativo di Francesco Iannone. Quasi il resoconto di una visione notturna, tra Cormac McCarthy e Seamus Heaney

Esiste una tipologia di letteratura che pare avere qualcosa di arcano nello stile e nella situazione narrativa. Sarà l’eliminazione dei residui oggettuali del moderno, sarà la patina fortemente spiritualizzata del linguaggio: certo è che, nelle maglie diegetiche di questa letteratura, il lettore sembra muoversi entro un tempo già vissuto, al di fuori del tempo stesso. […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Il proverbio globale

Ovunque, nel mondo, sulle donne prevalgono i luoghi comuni. Da leggere le lettere agli amici italiani di Thomas Mann e i racconti di Giuseppe Lupo

Donne. Per millenni la donna è stata al centro dei proverbi, quasi si fosse voluto racchiudere in poche parole la cosiddetta “differenza”, non scevra da pregiudizi. Lo scrittore nigeriano Chinua Achebe giustamente sostiene che i proverbi sono «l’olio di palma con cui si cucinano le parole». La docente olandese Mineke Schipper ha visitato molti paesi, […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Cibi & Libri

Verga si considerava un esperto dello stufato, D'Annunzio si nutriva come un naturalista, in “Gita al faro” primeggia il “boeuf en daube”... È quanto si apprende dal volume di Maria Grazia Accorsi su letteratura e cucina. Poi c'è il racconto di un grossolano errore di Lombroso e le poesie di Osip Mandel’stam

Ossa criminali – Polemiche tra savoiardi e filo-borbonici. Ancora per un cranio studiato da Cesare Lombroso, fautore della vanesia teoria dell’antropologia criminale. L’oggetto in questione è il cranio di tale Giuseppe Vilella, brigante meridionale che i suoi conterranei reclamano volendolo erigere a simbolo della resistenza contro le truppe piemontesi. Un martire, insomma. Di recente si […]

continua »