Paolo Petroni
Al Teatro Vascello di Roma

Ritorno a Cassandra

Il mito e la contemporaneità, il corpo e la parola, la devastazione ambientale e gli allarmi inascoltati: ecco la Cassandra di Sonia Bergamasco in un bel monologo scritto da Ruggero Cappuccio

Cassandra entra in scena come una bambola ottocentesca, figurina di un carillon nero, una sorta di robot la cui voce è scandita in un’eco basso e maschile, per raccontarci della sua resurrezione oggi, il ricomporsi del corpo e del mito sparso sulla terra come le sue visioni e parole d’ammonimento, dono di Apollo che poi, […]

continua »
Paolo Petroni
In scena a Napoli

Ritorno a teatro

Dopo i due anni di distacco dovuti al covid, torna il Campania Teatro Festival: 140 appuntamenti in un mese. L'apertura è stata affidata a tre diversi spettacoli sul dolore, di Lina Sastri, Vinicio Marchioni e Graziano Piazza e Viola Graziosi

Sulle note di Massenet e Mozart col duo di Ciro Cascino e Gennaro Desiderio e la lettura drammatizzata de La mancanza di Lina Sastri, che l’attrice ha scritto sulla malattia e sulla morte del fratello Carmine, si è aperto, nel cortile del Palazzo Reale di Capodimonte, il Campania Teatro Festival con i suoi circa 140 […]

continua »
Lidia Lombardi
Lo scaffale degli editori

Teatro da leggere

Ogni tanto il teatro entra in libreria. Succede con il ritratto di Paolo Borsellino firmato da Ruggero Cappuccio e con i “drammi da salotto” di Yasmina Reza pubblicati da Adelphi

Ha appena tenuto banco sulle prime pagine di quotidiani e tiggì l’inedito audio di Paolo Borsellino, eliminato dalla mafia nel luglio di 27 anni fa. «Ci danno le auto blindate solo di mattina. Non so che senso abbia perdere la libertà di mattina per poi essere ucciso la sera». A che serve?, si chiede dunque […]

continua »
Alessandra Pratesi
Visto al Teatro Eliseo di Roma

Don Chisciotte cabaret

Convince solo a metà la "modernizzazione" in chiave televisiva (tra Zelig e Colorado) del Don Chisciotte di Ruggero Cappuccio. Confondere la vita e il sogno è una vecchia storia...

«Cosicché per il poco dormire e per il molto leggere gli si prosciugò il cervello, in modo che venne a perdere il giudizio. La fantasia gli si riempì di tutto quel che leggeva nei libri, sia d’incantamenti che di litigi, di battaglie, sfide, ferite, di espressioni amorose, d’innamoramenti, burrasche e buscherate impossibili». Nell’era del postmoderno, […]

continua »
Erminia Pellecchia
La rassegna teatrale di Serramezzana

Proust nel Cilento

Ruggero Cappuccio traccia un bilancio del suo festival “Segreti d'autore”: «Non chiamatelo di nicchia. È un termine abusato per speculazioni consumistiche. Proust, Croce, Vico sono élitari?»

Si parla tedesco, francese e inglese a Serramezzana, uno strano slang globale che si miscela alla lingua cilentana, arcaica e rude, come i volti di chi in questo avamposto rurale ci abita da secoli. Trecento o poco più in questo che è il paese più piccolo del Cilento. Il Cilento Antico, ci tengono con fierezza […]

continua »
Erminia Pellecchia
Uno spettacolo dall'«Histoire de ma vie»

Casanova Herlitzka

Ruggero Cappuccio ha costruito una visione sul grande veneziano raccontando una vita vissuta in cerca di un antidoto contro la morte. Con un grande Roberto Herlitzka

Buio. Un ambiente claustrofobico senza porte o finestre. Più simile a una tomba che a una stanza. Solo, avvolto in uno spolverino che ricorda anni migliori, un uomo anziano, sfiancato dalla malattia ma dal portamento ancora altero di chi ha avuto il mondo ai suoi piedi, o meglio, di chi si è fatto beffa del […]

continua »
Erminia Pellecchia
A proposito di «Essendo stato»

Antigone e Borsellino

Ruggero Cappuccio parla del suo spettacolo sulla tragedia di un grande italiano e delle sue donne: «Mi ha colpito questa figura esemplare per equilibrio, etica, onestà, chiaro come l’acqua, umano, coraggioso»

Via D’Amelio, 19 luglio 1992, ore 16,58. Paolo Borsellino è a terra, mentre risuona il rumore degli elicotteri che sorvolano l’area appena sconvolta da una tremenda deflagrazione. Dubita di essere vivo, dubita di essere morto, in quell’ultimo secondo frantumato nell’infinito il procuratore aggiunto di Palermo ricostruisce la sua vita di uomo e di magistrato, di […]

continua »