Lidia Lombardi
Visto al Teatro Eliseo di Roma

Glauco Mauri, il russo

Glauco Mauri vince la sua ennesima sfida teatrale: portare in scena con Roberto Sturno “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij. Un clima da "parenti serpenti" che finisce presto nel paradigma della commedia umana

Mettere in scena il romanzo-capolavoro di Dostoevskij, quel I fratelli Karamazov che squaderna tutte le sfaccettature degli abissi umani – debolezze, violenza, follia, filosofici dubbi su chi è l’uomo e dove finirà, all’inferno o in paradiso se Dio c’è – può sembrare impresa destinata al fallimento. L’arco temporale di uno spettacolo, per quanto dilatato, non […]

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Nicola Fano
Visto al Teatro Eliseo di Roma

Famiglia Mauri

“Finale di partita" messo in scena da Glauco Mauri e Roberto Sturno (con la regia di Andrea Baracco) è un magnifico ritratto di famiglia. Più dolente che assurdo. Vero, insomma, come avrebbe voluto Beckett

Finale di partita di Samuel Beckett è un’arma a doppio taglio. Una farsa assurda o un ritratto di famiglia in un interno: bisogna scegliere una delle due strade. Quando Massimo Castri lo mise in scena con Vittorio Franceschi (spettacolo notevolissimo, per altro), scelse la via della farsa, inserendola però in una gabbia geometrica che ne […]

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Paolo Petroni
«Quattro buffe storie» in scena a Roma

Il teatro a due

Glauco Mauri e Roberto Sturno giocano con Pirandello e Cechov: un monologo e tre atti brevi che confezionano una sorta di grande "gioco delle parti”

Uno spettacolo raffinato ed elegante dalle scelte di regia, firmata da Glauco Mauri, alle scene di Giuliano Spinelli che sembrano ispirarsi ai lucidi neri del miglior Bertacca, è questo Quattro buffe storie, due di Pirandello e due di Cechov, che ha debuttato in prima nazionale al Parioli, dove si replica sino al 15 febbraio, con […]

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Nicola Fano
Glauco Mauri è uno splendido Krapp

Beckett allo specchio

Il grande attore, insieme a Roberto Sturno, torna a mettere in scena l'autore irlandese. Ne viene fuori un magnifico sortilegio scenico dove il senso del "ricordo" assume in senso concreto di un nastro antico che gira a vuoto su un magnetofono

Non perdetevi Glauco Mauri che fa L’ultimo nastro di Krapp! Anche se lo avete visto negli anni passati, anche se ne ricordate ogni sfumatura emotiva, anche se ricordate il rumore sordo di quella vecchia bobina del magnetofono che chiude lo spettacolo, anche se avete nell’orecchio la voce sublime dell’attore che scandisce bobiiiina, andate al Piccolo […]

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