Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il raggio di Shakespeare

I poeti vengono sempre e ancora pervasi dalla luce del Bardo che suscita nuovi sogni. Così Roberto Mussapi, sollecitato dalla rassegna teatrale “Shakespeare Imago Mundi”, ridà voce a Ariel. In anteprima su Succedeoggi…

Da tempo scrivo monologhi, o parti di monologhi, da Shakespeare. È un fatto non raro. Shakespeare, come Dante, e anche di più, data la sua diffusione mondiale da sempre in quanto autore di teatro, ispira meditazioni, versi, opere. Penso alle poesie su personaggi shakespeariani di alcuni grandi del Novecento, tra cui svettano quelle di Wole […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Didone innamorata

L’arrivo di Enea a Cartagine, come l’irruzione del divino, «spezza il tetto della casa» della bella regina: qualcosa di potente e irreversibile sta accadendo, e lei lo comprende. Così si riaccende, con i versi di Virgilio, un fuoco inestinguibile…

L’Eneide fonda una mitologia dell’esilio, del ritorno, della memoria. Che genera una grande linea portante della poesia italiana, da Dante a Foscolo. Enea, l’eroe troiano, è un nobile della città sconfitta e combusta. Fugge alla ricerca di una nuova terra, su cui fondare un nuovo mondo. Non vaga intuizione, ma disegno divino, cifra fatale, vaticinio. […]

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Giuseppe Grattacaso
Un bell'esordio poetico

La formula della vita

Con la raccolta “Come fosse giovedì", il poeta toscano Michele Paoletti va alla ricerca di un sistema esatto, una formula che sappia rendere compiuta la nostra presenza tra i fatti e le cose

È possibile pensare che esista una logica che tiene in piedi il mondo, una geometria che sappia spiegare le relazioni, i piccoli e i grandi eventi che contraddistinguono un’esistenza. Forse a sostenere le nostre vite è un sistema di linee che suggerisce infine un disegno preciso, che inserisce le immagini, anche quelle più caotiche, in […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Dietro il muro sottile

Versi da “Visione e preghiera”, prodigio di Dylan Thomas, poeta assoluto, di passione e compassione, vertigine e buio, brivido metafisico e primordiale. Una forza, la sua, che va oltre l'emblematica fama ispiratrice del movimento Beat

Dylan Thomas, gallese, è uno dei maggiori poeti del Novecento: ottenne subito fama, giovanissimo, cosa rara in questo campo. I suoi versi divennero un modello esistenziale anche per il movimento Beat, al punto che un giovane e talentuoso musicista e autore americano, l’ebreo Robert Zinnermann, scelse come nome d’arte, oltre al suo diminutivo, Bob (bel […]

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Alberto Fraccacreta
“Nel folto dei sentieri” di Umberto Piersanti

Natura e creazione

Nella sua nuova silloge il poeta urbinate ricerca l’uscita dal groviglio etico-esistenziale per riapprodare alla conciliazione originaria tra Creato e Creatore. Dove si prefigura un tempo nuovo…

La poesia di Umberto Piersanti ha essenzialmente due temi: la natura e il figlio Jacopo. All’interno dell’ultima silloge pubblicata dal poeta urbinate, Nel folto dei sentieri (Marcos y Marcos, 235 pagine, 17 euro), queste linee liriche, erbose e afflitte al contempo, si compenetrano prodigiosamente, sino a considerare che Jacopo è natura, paesaggio interiore con un’alta […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

L’anima in un calice

La poesia di Giuseppe Grattacaso è metafisica, un dialogo archetipico con le cose che rimanda al Barocco inglese, a Walt Disney e a quel tanto di surreale che alberga nella grande comicità. Leggerezza mercuriale, felice ispirazione...

Questi versi di Giuseppe Grattacaso costituiscono un esempio straordinario, certo originale, di poesia metafisica, dialogo tra corpo e anima, tra oggetti e archetipi. Tradizione medievale, portata a splendore nel Barocco, inglese soprattutto. Ma la divertente, felice originalità è nel fatto che questo dialogo si svolge in una moderna cucina, tra frullatori, piatti, lavastoviglie. Il dramma […]

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Giuseppe Grattacaso
La polemica di Capodanno

Il pigolio di Arbasino

Arbasino va alla guerra (con un po' di ritardo?) contro Giovanni Pascoli, reo di parlare di uccelli e non di sesso. Due concezioni opposte del Novecento si scontrano

Alberto Arbasino comincia le esternazioni critiche del nuovo anno (La Repubblica, 2 gennaio 2016) prendendosela, non si sa perché, con Giovanni Pascoli, al quale imputa versi dai «connotati apparentemente sempliciotti che rivelano macchinosità spropositate». Quella di Pascoli, a detta dell’ottantacinquenne scrittore cresciuto nell’atmosfera del Gruppo 63, è una poesia di «spericolati sperimentalismi fonici», che mal […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Tra gli dèi e l’uomo

I versi di Wole Soyinka tratti dal poema “Idanre” dimostrano come tragedia, epica, potenza conoscitiva e magica della poesia possano essere preservate, collegandosi così alla grande tradizione greca e latina dei tragici e di Ovidio

«Il poema Idanre nasce da due metà separate della stessa esperienza. La prima fu una visita alle colline rocciose con quel nome, un pascolo soffuso di senso del divino dove si trovano giganti e mastodonti primordiali pietrificati in qualche strano passato, allattati da nebbie e nubi. Tre anni più tardi, e duecento miglia più lontano, […]

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Leone Piccioni
A cent’anni da “Il Porto sepolto”

Il canto nuovo di Ungaretti

«Quando io trovo/ in questo mio silenzio/ una parola/ scavata è nella mia vita/ come un abisso»... Con la prima raccolta del grande poeta nasce una poesia tesa, drammatica, spezzata, profonda, non ricopiata da nessuno, sostenuta da forza morale e da «un delirante fermento»

Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto ai primi di febbraio del 1888. Il padre Antonio aveva lasciato Lucca dove faceva il contadino per lavorare come sterratore al Canale di Suez. Prese un’infezione e da allora non stette mai bene. Fece tuttavia venire da Lucca la fidanzata Maria Lunardini che aveva 28 anni. Trovò un marito […]

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Pasquale Di Palmo
“Autoritratto” di Giancarlo Sissa

Vita senza pane

Una poesia aderente alla dimensione autentica del nostro vivere, sussurrata e talvolta gridata. Una poesia davanti alla quale non ci si possono consentire definizioni evasive o etichette…

«Posso giocare a calcio/ per ore con i bambini/ e sentire quasi amore/ per lo sgambetto per la finta/ o il tiro a rete persino/ per il loro afrore/ e resistere alla sete/ urlare torna, fallo, marca». Questi versi sono tratti dall’antologia intitolata Autoritratto (Poesie 1990-2012) (Italic Pequod, 164 pagine, 15 euro) che raccoglie un […]

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