Lettera dalla Tunisia
L'unica, fragile democrazia del mondo arabo è in bilico, stretta tra corruzione interna e tentazioni jihadiste. Siamo andati a vedere che cosa sta bruciando nelle province. Per capire che serve una svolta, quasi un nuovo Piano Marshall
Che cosa sta succedendo in Tunisia? Al di là di nuove narrazioni evocative di un passato prossimo – figlie più di una certa “pigrizia” mediatica che della realtà – sarebbe utile capire gli eventi, spesso contraddittori. Con la Libia, in teoria, a un passo da una svolta con un governo unitario benedetto dall’Onu, ma assai […]
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Lettera da Ankara
La Turchia è nell'occhio del ciclone della politica internazionale: Putin attacca Erdogan e Obama lo difende. Tra errori e speranze, bisogna ripartire da Ankara per costruire il futuro
Non abbiamo fatto in tempo a esprimere qualche speranza per la Risoluzione Onu 2254 sulla Siria che su Idlib le bombe hanno subito spento nel sangue di civili innocenti ogni barlume di ottimismo. Sotto le macerie provocate da un bombardamento aereo russo, ma le etichette ormai interessano poco, quando uccidono i civili le bombe sono […]
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Tunisi, 13 novembre 2015
Vista dal Maghreb, la strage di Parigi è terribile e complessa allo stesso tempo. Segno di una grande debolezza militare del califfato, ma anche della incapacità di capire dell'Occidente
Baiji liberata nel Nord Iraq, poi Sinjiar la città snodo verso Raqqa, Ramadi in procinto di cadere (riconquistata dalle forze irachene il 16 novembre), Mosul praticamente isolata dalla Siria e dall’Anbar. Era naturale che SI (Stato Islamico, questo il nome ufficiale, anche se i media europei continuano a chiamarlo Isis, ndr) reagisse, per cercare di […]
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Nobel per la pace 2015 alla Tunisia
Premiata la coalizione di associazioni della società civile tunisina protagonista della primavera araba, impegnata nella costruzione della democrazia. Un segnale simbolico come auspicio di cambiamento per tutto il Medioriente
Un Nobel per la Pace che ha sorpreso molti, ma non tutti, quello annunciato per la Tunisia. Il cosiddetto “Quartetto per il dialogo democratico”, una ampia coalizione di associazioni della società civile, potrà fregiarsi della pergamena rilasciata su indicazione del comitato di Oslo. Il sindacato del lavoro Ugtt, l’associazione degli industriali Utuca, la Lega per […]
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Come leggere la crisi islamica/1
John Robert Allen, uomo della Casa Bianca contro lo Stato Islamico, lascia in polemica con la strategia del Pentagono. Ormai i militari Usa e quelli iracheni sono ai ferri corti. E l'Isis ne approfitta
Lo zar Usa della guerra contro Stato Islamico si è dimesso. Il generale dei Marines John Robert Allen, già comandante della missione ISAF in Afghanistan e poi Saceur della Nato per un breve periodo, ha detto basta. «Enough is enough». Non diciamo che se ne sia andato sbattendo la porta, non è nel suo stile, […]
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Dal terrorismo ai migranti
Dal primato degli estremisti waabiti nel mondo arabo a quello degli affaristi del consenso xenofobo in occidente. Qualche considerazione sulla criminalità globale
Chi c’è dietro Stato Islamico e Boko Haram? Chi li finanzia? Perché è cosi difficile da capire un fenomeno che nel mondo islamico conoscono anche le pietre? Cosa ci fa sottovalutare alcuni fenomeni del radicalismo armato? Queste sono solo alcune domande, peraltro tutt’altro che esauistive, cui proveremo a rispondere nello spazio ristretto e semplificatorio di […]
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Viaggio in un paese in guerra
Dalla prima linea alla Capitale: in Iraq nessuno si fida di nessuno. Gli americani non fanno troppo affidamento sui militari locali; gli iracheni si sentono vittime del sistema corrotto con il quale vengono assegnati gli aiuti internazionali. E così l'Is continua a seminare terrore
L’Iraq è in bilico, Stato islamico si può battere, ma non è detto che ciò accada. L’attacco suicida di lunedì sera nell’area del mercato di Baquba, città a nord di Baghdad, è solo un segnale di una situazione fragile. Lo Stato iracheno non esiste, ormai è una lotta per bande, secondo i detrattori, con sciiti […]
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Dopo l'attentato dell'Is
Viaggio a Sousse, capitale del turismo tunisino "all'occidentale", dopo la strage di stranieri. «Vogliono dividerci, impoverirci e prendere Kairouan». Ma lo Stato tunisino è pronto a questa guerra?
Tunisi. Il treno per Sousse parte dopo le tre del pomeriggio. Circa due ore e mezzo di viaggio, sballottato ma con un climatizzatore che funziona, e arrivo alla stazione della città costiera tunisina, meta di solito di migliaia di turisti. La conta delle vittime della strage portata a termine dal giovane jihadista Seiffedine Rezgui non […]
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A un passo dallo Stato Islamico
Il nostro inviato è andato nel Kasserine, a Jebel Mghilla, in Tunisia, ai piedi della montagna dove i terroristi dello Stato Islamico preparano gli attacchi nel Maghreb. Ecco che cosa ha visto
Non è la Sierra Maestra. Jebel Mghilla potrebbe ricordare il rifugio preferito dai guerriglieri cubani, l’ultimo di Fidel Castro alla macchia, dopo il fallito attacco alla Mocada. Ma non siamo a Cuba, ci troviamo in Tunisia. I barbudos ci sono, ma promuovono un jihad senza pietá contro stranieri e murtaddin, i musulmani “deviati”. Ogni analogia […]
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Cartolina da Tunisi
A Tunisi è appena uscito "American Sniper" di Clint Eastwood. Siamo andati a vederlo per capire perché anche qui è piaciuto tanto. Forse perché parla di popoli traditi. Come quello tunisino
«Trattieni il fiato prima di premere il grilletto» suggerisce l’istruttore dei Navy Seal. Pressione leggera, palpebra aperta, il cuore che rallenta, quasi a entrare in sintonia con quello che in pochi secondi cesserà di battere. Quello del tuo target. Chris Kyle è American Sniper. Siamo in una piccola sala di La Marsa a Tunisi. Le […]
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