La realtà e la comunicazione
Da due settimane Parigi è invasa di immondizia (come una immensa Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto). Questo è l'unico segno della protesta contro la riforma delle pensioni di Macron. Eppure giornali e tv italiani parlano di rivoluzione...
A Parigi ci sono centomila piccioni e cinquemila gabbiani (dati AERHO, Association Espaces de Rencontres entre les Hommes et les Oiseaux). Pochi. I gabbiani, in particolare, stanziano in città solo da novembre a marzo, ossia nei mesi più freddi: arrivano dai mari del nord e vengono qui a svernare; poi se ne tornano da dove […]
continua »
Every beat of my life
Torna il “battito” di Roberto Mussapi che celebra Baudelaire, il poeta della modernità, «segno di luce nel dolore… di resistenza dello spirito allo spleen, ai demoni del nulla». Come Dante cerca anche lui lo splendore eterno: nella città e nella donna, portatrice di «Bellezza, duro flagello delle anime»
Ritorno ai nostri battiti, benedetti da un’estate che non è finita, che nemmeno declina: si allontana dolcemente, con una certa promessa di ritorno.Anno duro, questo 2021, come il precedente, ma illuminato da tanti lampi, e la date sono luci nel mare e lampi in cielo: 2021, due secoli da Baudelaire, segno di luce nel dolore, […]
continua »
La quarantena a Parigi
In Francia, prima delle 10 e dopo le 19, è consentito passeggiare rispettando il “distanziamento sociale”. Così, da una prospettiva inedita, è possibile entrare nei segreti di una città che alimenta continuamente il suo mito
Sin dalla prima volta che ho visitato questa città, nel lontano 2004, ne sono rimasta rapita; da allora ho sempre desiderato trascorrere un periodo di vita a Parigi, e a settembre si è presentata l’occasione di dare forma a questo sogno. «Assistente d’italiano presso il liceo “La Bruyère” di Versailles»: così recitava un’email che avevo […]
continua »
Un libro per Natale
Non solo immagini dei più grandi, ma anche ritmi e melodie di dischi introvabili recuperati dall’immenso archivio del fotografo francese, testimone chiave di un’epoca e di un genere musicale nella Parigi ruggente… Tutto disponibile in un cofanetto edito da Egea
Quando il grande pianista Martial Solal, durante i suoi concerti, presentava un brano dal titolo Leloir est cher, erano molti coloro che si chiedevano se cher era riferito al fatto che Jean-Pierre fosse particolarmente amato, oppure notevolmente costoso. Conoscendo bene quanto Martial fosse un fine umorista, era prevedibile che quel “caro” si riferisse al fatto […]
continua »
Quindici giorni dopo la strage
I teatri vuoti, i Caffé pieni di giovani che ridono, la Tour Eiffel persa nella nebbia, la rissa a Les Invalides, l'uomo che scrive su whatsapp in arabo e la donna che accompagna due cani: cartolina da una Parigi ferita
Parigi, quindici giorni dopo. I teatri sono vuoti. Non è vero che la vita stia tornando lentamente alla normalità, qui. Qualcosa è cambiato. Alla Comédie ci sono posti liberi anche per stasera. Come all’Odeon, allo Châtelet: non mi era mai successo di vedere una cosa simile. Al Louvre si entra alla spicciolata: nessuna fila, pochi […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
Charles Baudelaire, il grande poeta della modernità, flâneur in una Parigi che muta, scorge solo con gli occhi della mente il dolore di ogni anima imprigionata. Quello degli esuli, di un animale fuggito da un serraglio, di Andromaca, di un'africana nostalgica degli alberi di cocco...
Il poeta, il grande poeta della modernità, come scrisse Eliot, che a sua volta divenne il massimo del nostro tempo, cammina per le strade della sua città, Parigi che non è più la stessa, agli occhi dell’infaticabile viandante metropolitano che ogni pomeriggio ogni sera, ogni notte la percorre seguendone le apparizioni, scrutandone le ombre: Parigi […]
continua »
Dalle Polaroid ai ritratti, una mostra a Parigi
Amava a tal punto Michelangelo Buonarroti da ammettere: «Se fossi nato duecento anni fa, avrei potuto fare lo scultore. Ma la fotografia è un modo assai più veloce di scolpire». Come testimoniano le 250 immagini esposte al Grand Palais del grande e discusso fotografo americano...
Qualunque cosa fotografasse, era come se stringesse in mano uno scalpello. E la luce che riusciva a materializzare rendeva qualsiasi superficie calda, a un soffio dalla tridimensionalità: fosse pelle, oppure petali di calla. «Quello che cerco è la perfezione dentro la forma. Un soggetto piuttosto che un altro, non fa differenza. Catturo con l’obbiettivo ciò […]
continua »
Un'importante vetrina di teatro
Il nuovo circo si dà appuntamento a Parigi per il festival "Hautes Tensions": una rassegna di spettacoli che puntano sul contatto diretto attori/pubblico. Come nel caso delle prove delle compagnie Sacekripa e Tête d'enfant
È iniziata il 2 aprile a Parigi la quarta edizione del festival “Hautes Tensions”, promosso e organizzato da La Villette. Un’interessante commistione tra circo contemporaneo e hip hop che si disloca tra grandi spazi frontali, come quello della Grand Halle e del più piccolo Theatre Paris Villette, e piccoli tendoni da circo posizionati in una […]
continua »
A cent'anni dall'assassinio di Jean Jaurès
I francesi, per ricordare un grande statista (socialista) hanno fatto una bella mostra. Da noi, al massimo, avrebbero fatto un fiction televisiva. Vediamo come e perché
Conoscete Jean Jaurès? Francese, leader socialista, pacifista, operaista (quando gli operai ancora c’erano e vivevano vite orribili), difensore dei minatori e dei diritti degli esclusi. Parlamentare francese, professore di filosofia, giornalista, fondatore de L’Humanité. Alla vigilia della Prima guerra si lanciò in una grande battaglia pacifista: fondò un movimento franco-germanico contro la corsa agli armamenti […]
continua »
Due mostre a Parigi
Oltre la superficie degli “ideogrammi pop” che hanno reso universali i graffiti del pittore americano, un grumo di battaglie sociali e civili combattute con rabbia e senso di giustizia. Fino a quella finale contro l'Aids...
A Parigi, fino al 18 agosto, Keith Haring combatterà contro il razzismo, il capitalismo, il consumismo, l’Aids (che lo uccise il 16 febbraio 1990, a 32 anni). Ciò che dovete fare è spingervi oltre la superficie degli “ideogrammi pop” che hanno reso universali i suoi graffiti e scavare sotto le sue icone da arte-in-gadget riprodotte […]
continua »