Nicola Fano
Viaggio in Sardegna

Gramsci e il demone

Cronaca di un imprevedibile percorso sardo, dalle estreme pendici del Gennargentu alla regione appena bruciata a nord di Oristano. Una sfilata di scoperte, nel nome di Antonio Gramsci, e di un suo libro da presentare al festival "Licanìas" di Neoneli

Il bosco di querce da sughero è interrotto, di tanto in tanto, da piccoli muri di fichi d’india. Oltre i fichi d’india si aprono piccole radure nelle quali si intravvedono immobili due, tre mucche che aspettano il loro destino, qualunque sia, senza ansia: vivere è aspettare, direbbe Beckett. Sono così inamovibili e perfette con le […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Sinistra, o cara…

Il dramma afghano è chiuso nell'immagine di quel pezzo di Kabul (il migliore?) costretto a fuggire nella pancia degli aerei occidentali. Per il resto, il mondo è sempre più complesso e contraddittorio: troppo per azzardare soluzioni facili. O immaginarie...

C’è una immagine – una sola – da cui non riesco a staccare gli occhi, nel fiume di foto, video e angosciose testimonianze che approdano oggi alla nostra riva occidentale trascinate dal naufragio dell’illusione afghana: la folla muta e funerea accalcata nella pancia dell’aereo americano pronto a decollare dall’ enigma di Kabul verso un ignoto […]

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Nicola Fano
Capre e cavoli

Qualcosa di sinistra

La "sinistra” italiana (virgolette obbligatorie) sempre più spesso si trova a sostenere cose e politiche di destra. Come nel caso delle proteste contro la decisione Usa di non combattere la guerra civile afghana o nel caso dei sindacati che vogliono scioperare contro il green pass. Anche questa è una malattia senza cura?

Mischiamo capre e cavoli: l’Afghanistan e l’obbligo di esibire il green pass nelle aziende italiane. No, non per parlare dei due temi specifici (non ho titoli né competenze sufficienti), ma per riflettere sui commenti (e i comportamenti) correnti in margine a questi due fatti. Vedrete che, forse, alla fine sarà più semplice capire che cos’è […]

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Nicola Fano
L'estate del nostro scontento?/1

L’estate che sarà

Da domani, parte una serie di reportage, riflessioni, commenti nei quali i collaboratori di Succedeoggi - con le immagini inedite di Roberto Cavallini - cercheranno di interpretare i segni del tempo: siamo dentro o fuori l'inferno del covid e dell'ignoranza?

«Ora, l’inverno del nostro scontento si è tramutato in estate radiosa grazie questo sole di York». L’incipit del Riccardo III di Shakespeare è paradigmatico. Terminata una sanguinosa guerra civile, il Duca di Gloucester finge di festeggiare: «La guerra dal volto feroce ha spianato le rughe della fronte e adesso, invece di montare cavalli corazzati per […]

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Nicola Fano
Dietro i riflettori dello sport

The Greek Freak

Storia (altamente simbolica) di Giannis Antetokounmpo, il campione greco figlio di emigranti nigeriani che sta rivoluzionando l'Nba vincendo il titolo con i Milwaukee Bucks. Una storia di sogni e dolore che sembra una favola ma è lo specchio di questo tempo razzista

Chi segue il basket, specie quello americano, sa già tutto. E invece questa storia è dedicata a chi non pratica la pallacanestro, neanche in tv o sui giornali. È la storia di The Greek Freak, alias Giannis Antetokounmpo, star dei Milwaukee Bucks, la squadra che ha appena vinto il titolo nelle finali di Nba 2020/2021 […]

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Nicola Fano
A proposito di nomine culturali

La scelta Fuortes

Carlo Fuortes è stato indicato dal governo per la gestione della Rai. Dopo Paolo Grassi, un altro uomo di teatro arriva al vertice di Viale Mazzini. Accanto all'indiscutibile talento di organizzatore culturale, Fuortes vanta anche la capacità di gestire gli altrui appetiti politici

Dopo Paolo Grassi, un altro uomo di teatro occuperà la poltrona più scottante della Rai: Carlo Fuortes. Si ricorderà che Paolo Grassi, intellettuale a tutto tondo, organizzatore geniale, dopo aver fondato il Piccolo Teatro di Milano e monumentalizzato Giorgio Strehler, fu chiamato alla Scala; che abbandonò nel 1977, appunto per diventare presidente della Rai. Di […]

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Nicola Fano
A proposito di “Avanti, parla"

La bambina bianca

Il nuovo romanzo di Lidia Ravera racconta una donna misteriosa che ha paura del passato come del futuro. Ancora una volta la scrittrice riesce a ritrarre con onestà e fascino la generazione dei "fratelli minori del Sessantotto", giunta ormai al tempo dei bilanci

La narrativa di Lidia Ravera ha sempre (fedelmente) raccontato una generazione nel suo sviluppo storico e nel girotondo delle sue trasformazioni. Al punto che nei suoi romanzi è possibile rintracciare la storia di questo nostro Paese al di fuori della sociologia corrente come della freddezza documentale: i romanzi di Lidia Ravera raccontano i suoi lettori, […]

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Nicola Fano
A proposito di "io, testimone"

L’affaire Morandi

Marilena Pasquali, massima autorità morandiana, racconta la storia della nascita e della morte del Museo Morandi a Bologna. Una tipica storia italiana, in cui l'arte e la cultura da risorsa identitaria diventano un intralcio agli affari e alla politica

«Che cosa è successo a questa città (Bologna, ndr), che cosa le abbiamo fatto per farla cambiare tanto, per trasformarla in una sonnolenta, distratta, indifferente città uguale a tutte le altre?». Trovo questa considerazione amara e dolente, per altro scritta tra parentesi, in un libro di Marilena Pasquali (io, testimone, Noèdizioni, 136 pagine, s.i.p.) che […]

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Nicola Fano
Al Teatrino di Via Vittoria di Roma

La mafia esiste

Piero Maccarinelli, con un gruppo di dieci, giovani e bravi attori, porta in scena ”Mafia“, un insospettabile testo politico di Luigi Sturzo. Un dramma d'azione che tende alla dimostrazione di un teorema terribile: mafia e Stato, a volte, coincidono

Bene, riprendiamo da dove eravamo rimasti: dal teatro. Dopo interminabili mesi di buio, le luci si sono accese – per chi scrive – ieri pomeriggio nel Teatrino di Via Vittoria, a Roma, per illuminare un pezzo di storia d’Italia. Illuminare in senso proprio e in senso metaforico: sulla piccola scena – uno studiolo della nobiltà […]

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Nicola Fano
Gli "auguri" di Succedeoggi

L’anno che inizia

Il 2021 sarà un anno di svolta. Se in positivo o in negativo dipende da come affronteremo tre emergenze: quella dell'idiozia sociale, quella delle giovani generazioni precarie e quella della cultura che ha perso dignità. Per questo occorre che sia un "buon anno"

L’anno che inizia oggi sarà cruciale. Non solo perché dovrebbe essere quello del superamento dell’emergenza pandemica, ma perché – sempre auspicando una remissione del Covid grazie ai vaccini – si tratterà di un anno di svolta. In positivo o in negativo: il primo caso segnerà una rinascita dell’Italia, il secondo il suo naufragio definitivo. Nel […]

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