Cristiano Poletti
Il Ceppo in tre parole /5

Mano corridoio storia

Lo “strumento” che unisce mondo e anima. Il simbolo del transitorio e della ricerca. L’arco temporale delle nostre esistenze con la sua imprevedibilità… Elementi per Cristiano Poletti (Premio Ceppo Selezione Poesia) per dire poeticamente «ciò che vediamo» pur con l'inevitabile oscurità del linguaggio

Premio Ceppo Selezione Poesia 2021, Cristiano Poletti è uno dei tre finalisti al Premio Poesia che il 25 giugno vengono votati dalla Giuria dei Giovani Lettori. Come scrive Milo De Angelis nella motivazione, il poeta vince con la raccolta Temporali (Marcos Y Marcos 2019) che è «un viaggio nell’ombra della nostra vita, nella sua fragilità e […]

continua »
Stefano Raimondi
Il Ceppo in tre parole /5

Tu Ospitalità Abbandono

Il dialogo tra il Me del pensare e il Tu del dire, lo spazio della parola poetica che accoglie i molteplici significati, la traccia dell’“ancora” e dei sedimenti del tempo. Questo e altro ne “Il cane di Giacometti” finalista al Premio Selezione Ceppo Poesia

Tu – Pensare la parola poetica è come rendere visibile un luogo, una città: un posto nel quale verranno conferite le cittadinanze. Frontiere di respiro e ritmi capaci di rendere possibile lo scambio tra un “Me” del pensiero, effettivo e reale, e un “Tu” possibile, presumibilmente vero, del “dire”: entrambi dialoganti e presenti. Questo Tu […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Poesie scelte 1953-2010"

La parola operaia

In volume tutti i versi di Luigi Di Ruscio, il poeta irregolare che ha scritto sempre della condizione dei più umili, immaginandoli come un'umanità dolente e profondamente autentica

In una delle poesie contenute in Apprendistati, il libro pubblicato nel 1978 che insieme a Istruzioni per l’uso della repressione (1980) e L’ultima raccolta (2002) compone, a detta dello stesso autore, una sorta di trilogia inscindibile, Luigi Di Ruscio scrive: “non ho fatto altro che saldare fili di ferro di sei millimetri di diametro / […]

continua »
Cristina La Bella
A proposito di “Tagliare le nuvole col naso”

Caviale al generale

Dopo "Lost in translation”, Ella Francesca Sanders continua a sondare le meraviglia delle lingue del mondo. Stavolta raccogliendo i modi di dire più strani e "veritieri" di tutti gli idiomi

Dopo il successo di Lost in translation. Cinquanta parole intraducibili dal mondo, definito dal “New York Times” un vero best seller, Ella Francesca Sanders firma un altro capitolo del suo personale “dizionario”: Tagliare le nuvole col naso. Modi di dire dal mondo, tradotto da Ilaria Piperno, edito da Marcos y Marcos. Un libro dedicato ai […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Franco Buffoni

Contro i padri

Il tema dell’ultima raccolta del poeta lombardo è l’omosessualità, e il rapporto controverso con la figura paterna percorre la trama autobiografica della crescita in un contesto omofobico. Del resto, anche per Leopardi non fu diverso...

L’ultima raccolta di Franco Buffoni, datata 2015, si intitola Avrei fatto la fine di Turing (Donzelli, 128 pagine, 17 euro). Si tratta di una silloge suddivisa in quattordici sezioni che accolgono componimenti brevi, di taglio per lo più epigrammatico, dedicati in gran parte al tema autobiografico del rapporto tra genitori e figli, anche se, nel […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Umberto Piersanti

Dei luoghi persi

Natura, storia e mito intrecciati tra cronaca e memoria. E sullo sfondo le Cesane si offrono come simbolo dell’intero universo. Nei versi del poeta marchigiano il passato è sospeso nel presente, tra un “tempo che precede” e un “altrove assoluto”

Il mondo poetico di Umberto Piersanti è dominato da una serie di figure mitiche che ricorrono insistentemente «tra cronaca e memoria» e si stagliano sullo sfondo della natura lussureggiante delle Cesane, in un luogo ricco di vegetazione (favagelli, viole, tulipani, giunchiglie, erba spagna), dove è ancora possibile rievocare il Natale o incontrare lo sprovinglo, sorta […]

continua »
Alberto Fraccacreta
“Nel folto dei sentieri” di Umberto Piersanti

Natura e creazione

Nella sua nuova silloge il poeta urbinate ricerca l’uscita dal groviglio etico-esistenziale per riapprodare alla conciliazione originaria tra Creato e Creatore. Dove si prefigura un tempo nuovo…

La poesia di Umberto Piersanti ha essenzialmente due temi: la natura e il figlio Jacopo. All’interno dell’ultima silloge pubblicata dal poeta urbinate, Nel folto dei sentieri (Marcos y Marcos, 235 pagine, 17 euro), queste linee liriche, erbose e afflitte al contempo, si compenetrano prodigiosamente, sino a considerare che Jacopo è natura, paesaggio interiore con un’alta […]

continua »
Pasquale Di Palmo
Da “Bocksten” alla nuova raccolta “Argéman”

Il colore della pietra

Un percorso poetico profuso di impegno etico, quello di Fabio Pusterla, teso a investigare un mondo ormai irriconoscibile, in rovina, con qualche raro barlume di bellezza…

Il percorso poetico di Fabio Pusterla procede in maniera piana, orizzontale, senza conoscere uno sviluppo appariscente, essendo sin da subito orientato a sondare un tipo di poetica cui l’autore rimarrà sostanzialmente fedele negli anni e che annovera ormai diverse raccolte: dall’iniziale Bocksten (1989) fino al recente Argéman (Marcos y Marcos, 2014, pagine 240, euro 16,00). […]

continua »
Erika Savio
Un'iniziativa di Simone Sacco

Libri in risciò

È durato tutto il mese di settembre in Toscana (e avrà una coda in Piemonte, questa settimana) il “Giro d'Italia in 80 librerie”. Un tour di librai e scrittori che hanno portato il gusto della lettura lungo le strade e nelle piazze

Pedalare, è noto, fa bene. Non è però solo il fisico a trarne giovamento: pedalando il cervello respira più ossigeno e fa sviluppare mirabolanti associazioni che possono portare a inusitati sviluppi. L’idea del “Giro d’Italia in 80 librerie” arriva proprio così, un anno e mezzo fa, con Simone Sacco (classe ’76)che se ne andava per […]

continua »
Flavia Gasperetti
La "Banda del Formaggio" di Paolo Nori

Contro gli anacoluti

Nel suo nuovo libro Paolo Nori abbandona il suo personaggio di riferimento ma ne costruisce uno che parla come il precedente. Un trucco letterario o un cliché sterile?

È solo che io adesso che mi son letta la Banda del Formaggio di Paolo Nori (Marcos y Marcos, 2013, pp. 224, 15 euro), mi restan tutti questi interrogativi che non mi dan pace. Mica la capisco tanto questa gioia degli anacoluti a tutti i costi, cioè ogni tanto pure pure son simpatici, ma sempre? […]

continua »