Every beat of my life
Una “poesia d’Oriente” inedita, destinata al ciclo in fieri di Roberto Mussapi “New arabian nights”. Si racconta di un «viaggio rarissimo», di una montagna dei prodigi, di una nuvola da cui appare una principessa «dagli occhi d’incanto»… E di un ritorno
Da tempo lavoro a un ciclo di poesie d’Oriente. Alcune edite nei miei libri recenti, altre inedite, tra cui quella che vi propongo. Quando dico Oriente intendo tante cose (tra cui, sia chiaro, è proibito e bandito l’haiku, un genere di pensierini di e per magari anche attempati adolescenti), un mondo che inizia a Venezia, […]
continua »
Every beat of my heart
Una nuova raccolta di Roberto Mussapi sta prendendo forma, fonde il ciclo di Oriente e Marco Polo con quello delle “Arabian Nights”. Il poeta ce ne dona un’anteprima con questi versi che raccontano dell’antica ossessione dei poeti e di come, una notte, si placò…
I lettori di questi battiti, i pochi lettori, probabilmente, ma affini, immagino, che vivono ogni sabato “every beat of my heart” (grazie, Rod, probabilmente non sei Mike Jagger, non sei Nick Cave o Neil Young o Springsteeen, ma sei rock, puro e puro e che dura) conoscono qualche mia nuova poesia inscritta nel mio perdurante […]
continua »
Every beat of my heart
Il mito di Orfeo s’incarna in una donna bellissima, forse Sharazade, che incanta il sultano con la sua voce e il suono della cetra… Kubla Khan e il suo palazzo delle visioni secondo Samuel Taylor Coleridge
Di Coleridge, l’autore del capolavoro romantico La ballata del vecchio marinaio, abbiamo una produzione poetica ampia e per certi versi frammentata: capolavori iniziati e interrotti emananti il fascino dell’antica Cina, e apparizioni magiche, e visioni dal profondo che seguono Plotino e anticipano Jung. Kubla Khan, il famoso imperatore dei Tartari a cui giunse e di […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
Anticipazione dal nuovo libro di Roberto Mussapi “La piuma del Simorgh”. Un viaggio - come ci dice l’autore - che ha come meta il mitico e il concreto, il nostro Oriente che si fa nostro Occidente. Sulle scie di Marco Polo e di Cristoforo Colombo, degli incontri fugaci, dei percorsi urbani…
Il buio eterno e dell’origine, la luce che scompare chiudendo gli occhi. Per entrare nel sonno e forse nel sogno, per risvegliarsi, rinascere. La via per Xanadu. Spegnimento, la luce passa all’iride, poi al misterioso regno custodito dal Sonno dei poeti latini, la Notte di quelli romantici, romantici autentici, inglesi e tedeschi, più Foscolo. Un […]
continua »