La morte dello scrittore/2
Luis Sepulveda, nei suoi libri, ha tracciato la strada della sinistra del Ventunesimo secolo che scopre i temi dell'ecologia e concentra la sua rivoluzione sul "bene della terra". Così ha aggiornato l'epica del mare e della natura
«Giovedì 16 Aprile, alle 00. 03, (tre secondi dopo la mezzanotte) è morto Luis Sepulveda». Questo il post apparso su FB sul sito di Cristina Pizarro Silva, scultrice di chiara fame in Cile, che insieme al marito Tito Castillo, anche lui scultore, vive a Isla Negra sull’Oceano Pacifico, il paese fondato da Pablo Neruda. Cristina […]
continua »
La morte dello scrittore/1
Luis Sepulveda non era solo un narratore molto amato, era il testimone di una stagione drammatica e felice al tempo stesso dell'America Latina. Quella in cui l'Occidente ha (finalmente) scoperto in quel Continente un mondo fratello
Mi succede, con gli scrittori che amo, come con i calciatori. Sono bambino, poi ragazzo, e i campioni che sogno di emulare sono miei fratelli maggiori. Gente come Sivori e Altafini, tanto per dire. Passano gli anni, passano i campionati, e scopro con sorpresa che quelli in maglietta e pantaloncini che corrono sul prato verde […]
continua »
Consigli per gli acquisti
Sepúlveda dà metaforicamente voce a una creatura problematica, in cerca di risposte sulla lentezza della sua specie. Bruno Arpaia costruisce un affaire tra politica e camorra per il commissario Malinconico. Poi c'è Roma con i suoi luoghi dell'anima descritti da scrittori e poeti
La trappola. Il bravo Bruno Arpaia, nato a Napoli nel ’57, si cimenta con il genere noir. A parte qualche frase che concede troppo allo slang americano, riesce a costruire una trama, per nulla rigidamente canonica, che vede il commissario Malinconico, da poco trasferito alla “Mobile” partenopea, alle prese con il mistero (datato 1986) della […]
continua »