Raoul Precht
Periscopio (globale)

La frenesia di Shelley

Percy B. Shelley ha attraversato come un fulmine la cultura poetica dell'Ottocento. Ma il suo mito ha resistito al tempo: la tensione dei suo versi, la loro vitalità e il loro vigore etico continuano a colpire i lettori. Anche a duecento anni dalla morte

Un semplice fatto di cronaca, un banale naufragio non lontano dalle coste di Lerici avvenuto cent’anni fa, l’8 luglio del 1822, avrebbe privato la letteratura inglese ed europea di uno dei suoi più sensibili e promettenti poeti. Come sempre avviene in caso di morte prematura, ci si può chiedere cos’altro ci avrebbe lasciato, se fosse […]

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Rossella Pretto
“Magia” e “Lucente Stella”

Lo spirito di Ariel

Salomone e Saba, Shakespeare, lo scrigno di Yeats e l’immortale “Bright Star” di John Keats. Roberto Mussapi ci svela il rapporto tra magia e parola. Segreti radicati nell’amore che si fa Poesia, attraversati dall’atto magico della traduzione. In due preziosi libri strettamente connessi

Può la magia tradursi in Poesia, mi chiedo leggendo uno dei quaderni della collana curata da Isabella Leardini per Vallecchi, e nello specifico quello affidato a Roberto Mussapi che sceglie proprio questa parola, Magia, per descrivere una delle linee di forza della sua poetica? La magia di cui parla Mussapi, però, credo sia quella dell’amore, di […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Lucentezza di Venere

I versi di “Lucente stella” furono forse gli ultimi di John Keats, riportati sull’edizione di Shakespeare dell’amico Severn che lo accudiva a Roma. Ipotesi discussa, come discusso è a chi questi versi erano rivolti: forse a Fanny, forse a Isabella. È certo però che celebrano Amore e Poesia

Lucente stella a lungo è stata considerata l’ultima poesia scritta da Keats, poi alcuni studiosi hanno messo in discussione quell’ipotesi. Se sia davvero l’ultima o meno può non essere di interesse vitale, per chi ha a cuore la poesia di Keats e la poesia in genere: questa lirica esiste, e splende, come una stella lucente. […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Keats e il dolore

Duecento anni dopo, John Keats è ancora lì: un monumento alla morte che si sostituisce alla vita. Perché nei suoi versi si riversa la sua smania di passioni, luoghi e sentimenti. Quasi una fiammata di desiderio destinata, per umana natura, a soccombere

Il lettore mi perdonerà se stavolta comincio con una lunga citazione, tratta da Fuga da Bisanzio di Josif Brodskij. Nell’introdurre un capitolo dedicato a Mandel’stam e alla sua opera poetica, Brodskij annota quanto segue: “Per qualche strano motivo l’espressione ‘morte di un poeta’ suona sempre un po’ più concreta che non ‘vita di un poeta’. […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

I segreti di Psiche

John Keats a tu per tu con l'Anima. Di lei non ha mai dubitato, ben sapendo che è potenza, sorgività, respiro e non quell’astratta iperrealtà a cui la modernità l’ha condannata. E così, con i versi del grande romantico inglese “Every beat of my heart” sospende per una pausa estiva, ma il battito della Poesia continua a pulsare…

Fanno così, certi poeti: si rivolgono direttamente, dando del tu, all’allodola, come Shelley, e alla nuvola o al vento d’Occidente, alla Luna, come Leopardi, al Sonno, all’Autunno, a tante entità animanti del mondo, come John Keats.Qui a Psiche: il poeta da del tu alla sua ispiratrice prima e al segreto animante del mondo: Psiche, prima […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Come una stella

Il poeta, «la più impoetica di tutte le Creature di Dio» secondo John Keats, per il suo continuo non-essere, per il suo cancellarsi perenne nella visione e nell’opera. Così il grande romantico inglese vorrebbe essere «astro fisso… sempre immutabile»

«Il Poeta è la più impoetica delle cose che esistono, perché non ha identità, è continuamente occupato a riempire qualche altro Corpo, il Sole, la Luna, il Mare e gli uomini e le Donne… tutte creature poetiche, ma il poeta no, non ha identità, è certamente la più impoetica di tutte le Creature di Dio».Il […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Keats e il covid

La Gran Bretagna celebra i duecento anni dalla morte di John Keats e chiede a cinque poeti di ispirarsi ai suoi versi migliori. Ne è venuto fuori un insospettabile parallelismo tra l'amore e la malattia del poeta romantico e le passioni negate durante il lockdown

La londinese Poetry Society ha chiesto a cinque poeti – quasi tutti poco più che trentenni – di trarre ispirazione da uno dei componimenti di John Keats per celebrarne l’anniversario della morte, avvenuta a Roma, il 23 febbraio 1821 (https://www.theguardian.com/books/2021/feb/23/john-keats-five-poets-on-his-best-poems-200-years-since-his-death). Per settimane la stampa inglese, dalla BBC al compassato Financial Times, è stata inondata dai […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il tempo d’oro

«…della stessa stoffa del sogno la lingua di Keats» afferma Mussapi. Che rintraccia in Francesco Dalessandro e nella maestria della sua traduzione, «colui che finora più si è avvicinato, nella lingua italiana, alla magia della lingua» del poeta inglese

I lettori conoscono da tempo John Keats, di cui da poco è trascorso il bicentenario della morte. È uno dei miei poeti anima, quindi magistrale e inafferrabile.Conscio della brevissima durata della propria vita, come accade a qualche genio, in pochi anni fu autore di un’opera vastissima, che esprime tutte le gamme della poesia: dall’Ode, (leggendarie […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Il mantra dell’amore

Che questi versi di John Keats rivolti all'amata ci aiutino a reagire all’anno orribile appena trascorso. A ripartire, riconoscendoci non solo «feriti e impauriti, ma anche affratellati». Se l’amore vive, fa vivere… «E la morte non avrà dominio»

Reazione a tutti coloro che da tempo parlano solo di virus, di pandemia. Reazione a tutti coloro che vedono morire migliaia di persone, chiudere negozi e attività, spegnersi i teatri che sono la voce del mondo. Reazione a tutti coloro che vivono nel dolore di questa sventura. Io per primo.Reazione a me stesso, innanzitutto, e […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

L’esorcismo di Keats

Prossimo alla fine prematura, il grande poeta seppe annullare la durata del tempo e renderlo assoluto. Estraendo dalla penna il fuoco e compiendo l’opera che lo rende immortale. Un prodigio in versi…

Ho già proposto recentemente versi di John Keats, il grande poeta inglese di cui sto ultimando la traduzione. Keats, che morirà giovanissimo a causa della tisi, a Roma, nel piccolo appartamento in piazza di Spagna, era medico e conosceva la sua malattia. Conosceva la fine prossima, imminente. Accelera la sua vita scrivendo versi prodigiosi, vive […]

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