Una storia di vite ai margini
Ramon il lercio
«Ramon non respirava, ansimava, ciononostante fumava più che poteva. Aveva le dita e le unghie completamente marroni e non usava fiammiferi. Accendeva la sigaretta successiva col mozzicone di quella appena finita»
Ramon era un lurido, Ramon. Puzzava come un porco e forse anche di più. Accostò quel suo cesso di macchina sgangherata strusciando coi cerchioni il marciapiede, spense il motore e attese. Ramon era lercio dentro, la sua esistenza era assimilabile a una specie di putrefazione cosciente. Era unto Ramon. Aveva capelli radi, lisci e grassi […]