Diario di una spettatrice
Gianni Amelio, con "Campo di battaglia" sul Primo Conflitto Mondiale, offre un nuovo punto di vista sull'assurdità della guerra. Grande prova d'attore per Alessandro Borghi
Un altro film sulla Prima Guerra Mondiale alla Mostra di Venezia. Oddio, cosa potrà mai aggiungere alle decine di pellicole che l’hanno già raccontata scrivendo la storia del cinema, da La grande illusione di Jean Renoir del 1937 fino a 1917 di Sam Mendes del 2019? E poi a Venezia l’argomento è fin troppo di […]
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A proposito della "Tenerezza"
Il nuovo film di Gianni Amelio esplora quella zona di confine dove più o meno tutti abitiamo, continuamente segnata dai sentimenti più puri e dal loro contrario, dal bisogno di donare e da quello di depredare
Dice un poeta arabo: la felicità non è una meta da raggiungere, ma una casa in cui tornare. Sembrerebbe racchiuso nella frase che pronuncia commossa Elena, la figlia dell’anziano avvocato intorno al quale ruota la vicenda narrata, il senso ultimo del film La tenerezza, che Gianni Amelio ricava dal romanzo La tentazione di essere felici […]
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Visioni contromano
«La tenerezza», il nuovo film di Gianni Amelio con uno strepitoso Renato Carpentieri, racconta di padri e di figli costringendo lo spettatore a pensare. Ma è un'opera riuscita solo a metà
La tenerezza, il nuovo film di Gianni Amelio, segue il documentario inchiesta Felice chi è diverso e L’intrepido, di ben quattro anni fa. È sempre un piacere riabbracciare il cinema del regista calabrese, intenso e vitale (non necessario, il cinema non può esserlo per definizione, necessario: necessario può essere vaccinarsi). Gianni Amelio è un autore le cui […]
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Il nostro inviato al Lido
Gad Lerner se la prende con chi ha criticato "L'Intrepido": "Lo attaccano perché affronta un tema scottante". E invece no. Il film con Albanese è proprio riuscito male, al di là dei temi che tratta. E poi, siamo sicuri che Lerner l'abbia visto?
Mio nonno mi diceva sempre: “non fare il coglione quanto non ti tocca”. Che significa, se non fosse abbastanza chiaro: non dire (non voler dire) la tua su una cosa che non conosci, perché potresti fare una figura barbina. Ora, lungi dal dire che Gad Lerner sia come era talvolta definito il sottoscritto ai tempi […]
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