Donne e Futurismo /8
Erede della dinastia di fotografi Wulz, attivi a Trieste dal 1868, è l’unica donna, oltre Tina Modotti, nel panorama della fotografia italiana. Le sue sperimentazioni, apprezzate da Marinetti, sono di un’essenziale eleganza formale e le sue opere sono conservate in molti importanti musei
Unica donna del panorama italiano della fotografia, se si esclude la più famosa Tina Modotti, unica futurista a dedicarvisi professionalmente (Marisa Mori se ne occupa solo sporadicamente), Wanda Wulz partecipa alla mostra futurista di fotografia di Trieste del 1932 organizzata da Bruno Sanzin, ed entra ufficialmente a far parte del movimento. Nasce a Trieste nel […]
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Donne e Futurismo /7
Delle opere di Bruna Pestagalli Somenzi la quasi totalità è irreperibile. Pure il suo spazio d’azione, benché poco considerato dagli studiosi, è ampio e significativo. Il suo «intuito veloce e la finezza letteraria» erano qualità molto apprezzate da Marinetti
Presenza fantasmatica nel gruppo delle donne, la parabola della sua attività prende luce solo nel periodo in cui lavora come futurista, documentato dalle riviste, mostre e attività a cui prese parte. La quasi totalità delle sue opere non è reperibile. Ciononostante, il profilo di Brunas (Bruna Pestagalli Somenzi. Buenos Aires 1905 – Milano, 1982) è […]
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Donne e Futurismo /6
Indipendente, sia dal punto di vista politico (contro le leggi razziali, diede ospitalità a illustri ebrei torinesi) che creativo (fu allieva di Felice Casorati e aderì al gruppo di Alfredo Marasco), aeropittrice riconosciuta, della Mori restò celebre la cena di capodanno col dessert “Mammelle italiche al sole”
Pittrice potente e determinata, dal «forte istinto plastico – sensuale – astratto» come scrive Marinetti nella dedica al volume di Boccioni Pittura scultura futuriste che le regala, Marisa Mori (Maria Luisa Lurini Mori, Firenze, 9 marzo 1900 – 5 marzo 1985) farà dell’arte la sua ragione di vita. La vocazione la raggiunge presto e fin […]
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Donne e Futurismo /5
Olga Biglieri, l’aeropittrice e aviatrice futurista che nel 1935 adottò il suo nome d’arte, fu candidata al prestigioso premio per la pace nel 2000. Abilissima nel volo a vela, fu studiata e celebrata fino alla vigilia della morte nel 2002
Che una aeropittrice futurista tra le più famose venga candidata al Nobel per la pace nel 2000, è una dimostrazione – forse paradossale – della libertà di pensiero professata dalle donne all’interno di un movimento che glorificava la guerra quale sola igiene del mondo. Le passioni di Olga Biglieri (Mortara, 15 marzo 1915 – Roma, […]
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Donne e Futurismo /4
Marinetti la collocò nel filone dell’aeropittura proclamandone la genialità. Poliedrica nei suoi interessi, Adele Gloria fu protagonista di esplosive serate futuriste, sempre modernamente in viaggio col treno e l’aereo, costante nel sostenere l’emancipazione femminile
Nata nel sonacchioso panorama culturale della sua città, che non era animato dalle scorribande di Marinetti come quello palermitano, Adele Gloria (Catania, 9 febbraio 1910 – Roma, 8 settembre 1984) costituirà figura di punta della scena di Catania, dove organizza esplosive serate futuriste, di cui sarà anche protagonista. Secondo l’agiografia dell’artista, è nel 1928 che, […]
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Donne e Futurismo /3
Già nel 1905 le sperimentazioni dell’artista russa erano in sintonia con quelle successive futuriste. Anche se la maggior parte delle sue opere documentate sono andate perdute, il suo rilevante contributo artistico e i suoi presagi creativi sono certi
Stella sfolgorante nel panorama del futurismo italiano, dove fece confluire la sua cultura mitteleuropea e dove trovò il contesto più adatto alla sua incessante e fervida sperimentazione, purtroppo di Růžena Zátková (České Budějovice 15 marzo 1885 – Leysin 29 ottobre 1923) molto si è perduto, dalle notizie biografiche, alle sue opere. Boema di nascita, appartenente […]
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Donne e Futurismo /2
Varietà di interessi e interscambiabilità nel lavoro. Le sorelle Balla, figlie di Giacomo, seguirono le orme paterne nelle arti applicate e in pittura, amplificando la fama del padre. Più fortunata la seconda, che partecipò con lo pseudonimo di “Ballelica” a molte esposizione, la maggiore brillò tuttavia per capacità compositiva
Se per la maggior parte delle artiste futuriste il movimento ha costituito un’occasione di affermazione delle proprie aspirazioni artistiche e completamento della personalità, spesso di rinascita sotto nuove vesti, non fu così per le sorelle Luce (Roma 20 dicembre 1904 – 30 aprile 1994) ed Elica Balla (Roma, 30 ottobre 1914 – 14 gennaio 1993), […]
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Donne e Futurismo /1
Valentine De Saint Point fece dell’arte il suo codice identitario. Animatrice della scena intellettuale parigina inizio ‘900, impegnata sul versante della libertà al femminile, suscitò scalpore per le sue idee e per le sue pose. Frequentò i più grandi, stringendo con Marinetti una collaborazione scintillante
Le gesta di Valentine De Saint Point (Lione, 1875 – Il Cairo 1953) potrebbero fungere da soggetto cinematografico per almeno tre diverse fiction, basti dire che nasce col nome di Anne-Jeanne-Valentine-Marianne Desglans de Cessiat-Vercell e muore con quello di Raouhya Nour el Dine (Luce della religione, essenza dell’anima). L’energica, affascinante, eccentrica e anticonformista pronipote dello […]
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Futurismo (e altro) alla Fondazione Prada
Con la scelta di presentare le opere calate nell’atmosfera dell’epoca della loro creazione, il critico curatore ha orchestrato un imponente affresco con l’intento di “ripulire” la nostra memoria storica da successive stratificazioni. In “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943”
Se i titoli hanno un senso compendiario e sinottico, quello utilizzato per la mostra della Fondazione Prada, mutuato dalla celeberrima parolibera di Marinetti – Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943 (fino al 25 giugno) – ci suggerisce un’interpretazione preferenziale dell’imponente affresco orchestrato da Germano Celant sull’Italia della prima metà del ‘900. Definita […]
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Al Palaexpo di Roma
Tre mostre (i capolavori dell'impressionismo raccolti dal collezionista americano Duncan Philiphs, la genesi del design italiano e i dogmi del realismo socialista) ricostruiscono il percorso accidentato della ricerca artistica della prima metà del secolo scorso
Il Palaexpo di via Nazionale a Roma esce dal letargo in cui era precipitato con un trittico di mostre autunnali di garantito richiamo. Il futuro del più importante spazio espositivo pubblico della Capitale è ancora avvolto nelle nebbie: resta la gestione commissariale, scattata dopo l’uscita di scena del presidente Franco Bernabè – che si è […]
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