Raoul Precht
Periscopio (globale)

Povero Dostoevskij!

In vista del secondo centenario della nascita di Fëdor Dostoevskij, vale la pena rileggere il suo primo romanzo, "Povera gente", un'opera che introduce tutti i grandi temi dello scrittore russo. Fino a trasformarlo quasi in un preludio filosofico e stilistico

Di fronte a un bicentenario così importante come quello della nascita di Fëdor Dostoevskij, il prossimo 11 novembre, chi voglia ricordarne sia pure sommariamente l’opera ha due sole strade da percorrere: inquadrarne storicamente la figura e tracciare una sintesi almeno dei maggiori romanzi (strada impraticabile, visto lo spazio a disposizione) o limitarsi a un solo […]

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Pier Mario Fasanotti
In occasione del bicentenario dalla nascita

Enigma Dostoevskij

Ritratto di uno scrittore tanto grande quanto pieno di contraddizioni (soprattutto di carattere biografico): Paolo Nori gli ha dedicato una biografia che sembra un romanzo e che, volutamente, non squarcia il mistero della sua genialità e della sua dannazione

Prima degli scrittori come Lev Tolstoj, Nicolaj Gogol’, cui aggiungerei Aleksanr Puskin, la letteratura russa praticamente non esisteva. Si leggevano testi francesi e pochi russi, scrivendo, li imitavano. In questa sede parliamo di Fëdor Michajlovic Dostoevskij. Quest’anno ricorre il bicentenario della sua nascita A questo grandissimo narratore Paolo Nori ha dedicato una biografia, anzi un […]

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Lidia Lombardi
Visto al Teatro Eliseo di Roma

Glauco Mauri, il russo

Glauco Mauri vince la sua ennesima sfida teatrale: portare in scena con Roberto Sturno “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij. Un clima da "parenti serpenti" che finisce presto nel paradigma della commedia umana

Mettere in scena il romanzo-capolavoro di Dostoevskij, quel I fratelli Karamazov che squaderna tutte le sfaccettature degli abissi umani – debolezze, violenza, follia, filosofici dubbi su chi è l’uomo e dove finirà, all’inferno o in paradiso se Dio c’è – può sembrare impresa destinata al fallimento. L’arco temporale di uno spettacolo, per quanto dilatato, non […]

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Alessandra Pratesi
Visto al Teatro Argentina di Roma

Dostoevskij kitsch

Il regista russo Konstantin Bogomolov, arruolato dall'Ert, confeziona un "Delitto e castigo" in stile Grande fratello tv. Un Dostoevskij attualizzato per capire se una redenzione è ancora possibile

È un’umanità borderline quella tratteggiata in Delitto e castigo. La miseria, materiale e morale, è la vera protagonista, causa ed effetto delle azioni di Raskol’nikov e dei tipi umani che incontra lungo la sua personalissima via crucis dalla disperazione al crimine, dal pentimento alla redenzione. Studente a Pietroburgo, sola speranza di ascesa sociale per la […]

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Mario Di Calo
Al festival “Attraversamenti Multipli”

Discesa fra i Demoni

Alessandra Crocco e Alessandro Miele hanno ridotto in frammenti il grande romanzo di Dostoevskij per ricostruirlo, pezzo a pezzo, a teatro. In sfide sceniche emotivamente potenti fra un attore e uno spettatore

Progetto Demoni nasce nel 2012 grazie all’incontro fra Alessandra Crocco e Alessandro Miele intorno allo studio dell’omonimo romanzo di Fëdor Dostoevskij. I due attori si erano già conosciuti a Benevento a un seminario con Marco Martinelli al Festival Città Spettacolo all’epoca diretto da Ruggero Cappuccio. L’incrocio artistico diventa fruttuoso nel momento in cui viene individuato […]

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Sabino Caronia
A proposito del “Giardino dei cosacchi”

L’amico di Dostoevskij

Jan Bokken ha ricostruito la biografia di un'amicizia: quella tra il giovane barone russo Alexander von Wrangel e Fedor Dostoevskij. Un rapporto vissuto quasi interamente in Siberia, negli anni dell'esilio dello scrittore

Il nuovo libro di Jan Bokken, Il giardino dei cosacchi (Iperborea 2016), è una via di mezzo fra il saggio biografico e il romanzo. Anche Anime baltiche era un’opera di difficile classificazione. Del resto è ormai un carattere della narrativa contemporanea la commistione di generi. Invero, se non si sapesse tutto sui protagonisti reali, se […]

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Ilaria Palomba
Catalogo del Novecento

La sfida di Dostoevskij

Alle origini del Novecento c'è un grande del secolo precedente. Fedor Dostoevskij, con il suo mondo popolato di uomini che ostinatamente s'interrogano sul senso della vita, è lo scrittore che ha aperto la strada alla modernità

«Tutti gli eroi di Dostoevskij interrogano se stessi sul senso della vita, ed è sotto questo aspetto che sono moderni: essi non temono il ridicolo. Ciò che distingue la sensibilità moderna dalla classica è il nutrirsi questa di problemi morali e quella di problemi metafisici. Nei romanzi di Dostoevskij, il problema è posto con tale […]

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Giuliano Compagno
Fra teatro e filosofia

Konsanguineo Karamàzov

Con "K", Lauro Versari ha messo in scena una personale visione del capolavoro di Dostoevskij, riuscendo a cogliere la complessità del rapporto tra bene e male del capolavoro russo

Il compleanno di Fedor Pàvlovic Karamàzov… K per chi legge, come da titolo dell’intraprendente messinscena di “Teatro Segreto MovINvento” (a Roma, Teatro della Visitazione dal 17 al 20 e dal 24 al 27 novembre), uno spettacolo di probabile stupefazione, con i suoi chiaroscuri e le sue voci, con lo spirito russo e con il tempo […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Mistica di Pannella

La processione di questi giorni in omaggio a Marco Pannella "normalizza" il digiunatore. Una parabola nella quale leggere, a rovescio, quella di padre Ferapont, «gran digiunatore e osservatore del silenzio» dei fratelli Karamazov

«Gran digiunatore e osservatore del silenzio», padre Ferapont si diceva che prendesse a calci nel sedere i diavoli nascosti dietro le gambe del tavolo, rosicchiate dai tarli. Dostoevskij ne I fratelli Karamazov lo descrive come uomo appassionato e impassibile, che si oppone ferocemente alla politica spirituale del “santo”, lo starets Zosima, da lui accusato di […]

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Alberto Fraccacreta
I libri di Succedeoggi, Roma

Il cappotto di Dostoevskij

Succedeoggi raccoglie in volume i saggi di Leone Ginzburg «Su Doestojevskij» (secondo la sua grafia). Una guida critica per penetrare il mondo di un vero e proprio "Maestro di coscienza”

Leggevo ultimamente il giudizio che Nabokov diede di Dostoevskij: sciatto nello stile, ideologico nei contenuti, non capace di strutturare i suoi romanzi pennellandoli come fece Tolstoj o pervadendoli di estro artistico alla maniera di Gogol’. Benché durante la lettura del pezzo abbia mostrato svariati segni non dico di insofferenza, ma in pratica di nevrosi acuta […]

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