A proposito di “Blu di metilene”
L'ispanista Francesco Tarquini ha costruito un romanzo intorno a Asilah, la città con dodici torri e cinque porte, a Sud di Tangeri, dove si mescolano arte e misteri
Conviene che il lettore faccia propria la citazione da Antonio Di Benedetto “Todo viaje es una mitología” che Francesco Tarquini, critico e traduttore dall’ispano-americano, ha apposto come epigrafe alla sua seconda opera di narrativa, Blu di metilene (Il Labirinto, 100 pagine, 15 Euro), perché il principio si mostrerà valido anche per il viaggio tra le […]
continua »
A proposito de “Il borgo dell’accoglienza”
Nella nuova raccolta di Marco Caporali la narrazione poetica pare immobile e invece tutto si muove, come al ritmo di una musica interna
Quanto mai fedele allo spirito del titolo, la nuova raccolta poetica di Marco Caporali, Il borgo dell’accoglienza (Il Labirinto, 84 pagine, 10 Euro) – per struttura, ritmo, lessico e sostanza – si fa modello e campione dell’antica pratica dell’accogliere. Suddivise in cinque sezioni, le sue cinquantuno poesie, la cui pietrosa solidità è così simile alla […]
continua »
A proposito di "Vivi al mondo"
La nuova raccolta poetica di Daniela Attanasio dà senso all'atto stesso di scrivere versi: un articolato alternarsi di parole necessarie che tracciano con esattezza l’itinerario di un rivelarsi
Non sarà un caso se, dopo secoli di volenterosi tentativi, nessuno abbia ancora trovato una risposta alla domanda “che cos’è la poesia?”. Tanti gradi di vicinanza, un autorevole bagaglio di adiacenze a qualcosa di simile a una risposta, ma la riottosità della poesia a farsi definire ha sempre avuto la meglio su generazioni di prometeici […]
continua »
A proposito di “Tempo, soltanto tempo”
La nuova raccolta poetica di Fabio Ciriachi è un elogio degli opposti: la vita e la sua terminazione, la memoria, la nostalgia, la storia individuale e la Storia, l’amore, la compassione
Già il titolo della raccolta in versi, Tempo, soltanto tempo, è suggestivo. E si presta a una certa varietà di interpretazioni che affidano all’autore dell’opera, lo scrittore e poeta Fabio Ciriachi, e al suo lettore una reciprocità mai scontata, suscettibile di interrogativi, inquietudine, dubbi, affrancamento da convenzioni e convenienze che sono la materia pulsante e […]
continua »
A proposito de "La torre di Ermengarda"
Il nuovo romanzo di Maria Teresa Guerra Medici affronta un nodo cruciale della storia medioevale: il conflitto tra Papa Gregorio VII e l’Imperatore Enrico IV di Franconia. Ma dietro allo schermo della grande storia si nascondono i destini degli uomini
La torre di Ermengarda di Maria Teresa Guerra Medici (Manni, 269 pagine, 20 Euro) convoca il lettore in uno dei punti più critici della storia medievale europea, quello dello scisma tra Chiesa e Impero che vede confliggere, fino alla resa di Canossa, il Papa Gregorio VII (nella miniatura qui sopra) e l’Imperatore Enrico IV di […]
continua »
“Dove qualcosa manca” e “Il mio amico"
Nei due libri recenti di Francesca Zanette e Daniela Matronola affiorano i grandi temi della storia e del "tempo" che vengono affrontati in modo parallelo, lambendo la grande tradizione per poi allontanarsene
In questo tempo di panorami letterari dominati “dalla pietà e dalla beneficenza” – per dirla col Corrado Costa che invitava gli scrittori “a non dare mai ascolto al proprio cuore […] perché il cuore è la guida più falsa che abbiamo ricevuto dalla letteratura” – e di perdite gravi come quelle di Martin Amis e […]
continua »
Coincidenze letterarie
Storia di un incontro mancato tra il romanzo-saggio di Bernward Vesper, "Il viaggio" e il nuovo libro di Ian McEwan, “Lezioni” che lo richiama (per non dire che lo ricalca) senza mai nominarlo...
C’è un antefatto dal quale partire per questa doléance senza cahier: il romanzo-saggio di Bernward Vesper (nella foto qui accanto) Die Reise (März-Verlag KG, Jossa 1977) tradotto in italiano da Bruna Bianchi, Il viaggio (Feltrinelli, 1980). L’ho letto appena uscito con grande interesse; per i molti temi affrontati e anche per l’incompletezza, dovuta al suicidio […]
continua »
Racconti del peccato/11
Valeria si disse che probabilmente la signorina Carau stava parlando al telefono, e si augurò che non fosse un’abitudine notturna. Chiuse gli occhi mentre sentiva dire «Adesso basta, esageri, ma non ti vergogni proprio?»
Tutto le pareva instabile per la traversata che continuava a muoversi in lei anche adesso che era scesa dal traghetto e sedeva nella corriera blu delle autolinee sarde. Salito l’ultimo passeggero, l’autista si era sistemato al posto di guida e il porto di Olbia aveva preso ad allontanarsi. Il cielo volgeva a un brutto dai […]
continua »