Every beat of my heart, la poesia
Un racconto di Borges su Coleridge. Il palazzo magnifico di Kublai Khan che voleva una dimora in cui il mondo intero fosse degnamente rappresentato. E i versi del sommo poeta romantico che di quel palazzo descrive le delizie e gli orridi…
Nel Sogno di Coleridge, uno dei saggi-racconto di Altre inquisizioni, Borges riferisce che Coleridge – il sommo poeta romantico, autore della Ballata del Vecchio Marinaio – scrisse il frammento lirico Kublai Khan dopo averlo sognato: si era infatti addormentato leggendo un passo in cui veniva descritta l’edificazione di un grande palazzo da parte del sovrano […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
Come Shakespeare, Goethe e Luzi, anche Peter Handke percepisce l’inesorabile brevità del miracolo, la necessità di dilatare la perfezione dell'attimo. Avvertita «nei primi segni di primavera alla Fontaine Sainte-Marie, nel vento notturno delle Porte d’Auteuil, nel sole estivo del Carso»
Definito perfettamente dal curatore dell’edizione italiana “poemetto epico-filosofico” il Canto della durata di Peter Handke è un libro di poesia molto importante. Innanzitutto per la sua natura di poemetto, in cui la durata è realtà costitutiva. Inoltre perché propone in forma affascinante il rapporto tra poesia e essere, in una tesa, vibrante ricerca del senso […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
Sembra una fiaba, un mito la poesia scelta oggi da Roberto Mussapi in cui Walt Whitman, il sommo poeta americano che parla direttamente a ogni molecola esistente, ragiona d’amore con l’infinitamente piccolo che è in sé immenso
Solo lui, il sommo. Cantore dell’universo e dell’uomo fusi uno nell’altro e contemporaneamente distinti. Cantore dell’infinito e del minimo, del brivido siderale e del rumore sferragliante dei treni, della voce del mare e di quella delle seghe dei boscaioli, delle sirene delle fabbriche e dei porti. Solo lui, che celebra la quintessenza neoplatonica dell’uomo e […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
Così nei versi del poeta che ha come biglietti da visita l’Allodola e il Vento Occidentale quello che all’occhio sembra un paesaggio si tramuta in un mondo…
Shelley scrisse forse una delle più originali opere poetiche d’Occidente, in relazione al cielo, un vero e proprio poema in forma di trilogia del volo. Se prendessimo sue composizioni come elementi di un trittico (che poi era quanto intendeva l’autore) Alla nuvola, A un’allodola e Ode al vento occidentale costituiscono un composito poema del volo, […]
continua »