Una riflessione su "Atti mancati"
Scrittori di vita
Torniamo a parlare del bel romanzo di Matteo Marchesini, della sua forza nel riprendere le fila del difficile rapporto tra vita vissuta e scrittura. Quasi un manifesto contro la "fine del romanzo"
Desta sempre curiosità l’affacciarsi alla narrativa dei critici, per quell’ibrido sguardo che aspira a fare romanzo, talvolta con esiti felici. Penso, per esempio, al Giorgio Manacorda de Il corridoio di legno (Voland, 2012), che innalza una delle pagine più incandescenti della storia nazionale (la contestazione e il terrorismo) ad esemplare e cupissima favola, occasione di […]