A proposito di “Ballata per la sirena”
Il nuovo romanzo di Arturo Belluardo è un viaggio a ritroso nelle proprie radici. Un'odissea che mescola mito e vita quotidiana, sesso e illusioni, Medea e Monteverde vecchio; e finisce in mare, accanto ai migranti
«Sua madre era lì con lui ogni giorno, e lui le parlava, e lei comunicava con lui. Mamma, quanto sei esattamente presente? Sei soltanto qui o sei dappertutto?”…La sua mamma morta era con lui, lo osservava, lo circondava. Gliel’avevano sguinzagliata dietro. Era tornata per accompagnarlo a morire». (Philip Roth) Nell’esergo di Philip Roth, che Arturo […]
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Quarantaquattro incontri a Roma
La libreria romana Altroquando organizza una serie di dibattiti e presentazioni di libri proprio davanti alla statua di Pasquino. Un'occasione da non perdere per cogliere il senso del piacere del libro e della lettura
Si può parlare di editoria indipendente ai piedi di un albero secco al centro di Roma, a Piazza Pasquino, mentre un gruppo di avvocati sudati e inamidati ulula sorseggiando vino rosso, taglieri di formaggi inzuppano di caseina tavolini sparsi tra sampietrini ed epigrammi, e-bikers gentrificano barbe squadrate e bermuda CPCompany? I turisti liquefatti si barcamenano […]
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“Il punto di vista del sole” di Marzia Grillo
L’autrice modella la «vera essenza del racconto contemporaneo, che è il terreno della sperimentazione, della fascinazione linguistica dell’estro». Lo fa con l’esperienza di editor di lungo corso, dominando l'arte della scrittura, lavorando «sul linguaggio e sui sentimenti che ne trasudano»
L’attacco è folgorante. «Preferirei di no, davvero, aveva detto d’istinto la donna, sfiorando l’acqua con la punta delle dita. Non le sarebbe servito a nulla riflettere». Sappiamo già dove ci troviamo, in questa magnifica raccolta di racconti di Marzia Grillo, Il punto di vista del sole (Giulio Perrone Editore, 128 pagina, 16 euro). Ci troviamo dalle parti […]
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Il senso di una crisi
Il soldato che si giustifica come Eichmann o lo scrittore (assurdamente) censurato come Dostoevskij? Il "dibattito" su Putin e la sua criminale guerra in Ucraina passa dai luoghi comuni alle banalità. Come sempre, a trionfare è l'ignoranza
Non riesco a parlare dei massimi sistemi. A scriverne meno che mai. Non so niente di geopolitica, di politiche energetiche, di guerre, di confini. Non so niente di sovranismo e di populismo, di diritto all’autodeterminazione dei popoli e delle nazioni. Non perché tema (e lo temo) di scivolare nel pressapochismo conformista e qualunquista, ma perché, […]
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Una biografia dell'attrice
Lisa Ginzburg insegue la vita e il mito di Jeanne Moreau raccontando in modo mirabile la sua inafferrabilità, il suo desiderio di solitudine, l’autonomia, l’infotografabilità, la determinazione, la fisicità, il suo disincanto verso la passione
Da bambino io ero innamorato di Brigitte Bardot. Da quando avevo visto La ragazza del peccato ed ero rimasto impietrito come Jean Gabin di fronte all’erotismo sfacciato che prorompeva dal corpo di BèBè, dal broncio di monella bionda. Non mi ero perso uno dei film della rassegna che Claudio G. Fava le aveva dedicato il […]
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Addio Alitalia/3
«Felice Alitalia, l’impiegato schifiltoso, mi aveva trovato un volo al limite della notte, dal finestrino non vidi niente, l’hostess straripava nell’uniforme Marzotto e aveva bisogno di una crema depilatoria per le labbra e mi diedero da bere solo acqua in un bicchiere di plastica...»
Ero sprofondato nei sofà d’attesa della Biglietteria di via Bissolati, mordendomi le unghie a sangue nell’attesa che il display rosso chiamasse il mio numero; via Bissolati nel 1984 era ancora avveniristica, sontuosa, continuazione ideale della Via Veneto de La dolce vita, con tutte le insegne delle compagnie che sfilavano su un red carpet aereo, ancheggiando […]
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L'estate del nostro scontento?/3
«Ne usciremo, se ne usciremo, tutti minchioni. Devastati da mesi di serie televisive, di dibattiti su vaccini e varianti, incapaci di articolare un ragionamento compiuto, se esula da carica virale e o da declinazioni di quarantena»
Odio l’estate. Proprio come nella canzone di Bruno Martino, diventata uno degli standard jazz più eseguiti. Odio l’estate, perché la mia famiglia viene dalla Sicilia, dove l’estate non finisce mai, e si sta chiusi al buio fino a sera ad aspettare che svampi, e si cerca refrigerio con i ventagli intercalando Maria, Maria, Maria, matri […]
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Al Teatro Greco di Siracusa
La memoria e l'identità, le parole dei greci e la meraviglia della finzione. Uno scrittore siracusano torna a sedersi nella cavea millenaria per rinnovare un rito antico. «Sei portato a schierarti con il dio dell’ebbrezza, salvo poi precipitare nel raccapriccio per una vendetta troppo atroce per l’umano»
Fino al 2020 le Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco di Siracusa non avevano conosciuto nessuna interruzione dal 1914, se non quelle dovute alle due Guerre Mondiali e all’epidemia di influenza spagnola seguita alla Grande Guerra. Nel 1921 le Tragedie ricominciarono con Le Coefore di Eschilo, e sono proprio Le Coefore quest’anno, a un secolo dalla […]
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Piccole memorie pubbliche
«Quando comprai “Perché Pippo sembra uno sballato”, la raccolta di tavole di Andrea Pazienza, le occhiate di blazer dei miei compagni di facoltà me lo facevano nascondere dietro la giacca doppiopetto, l’unica che avevo per fare gli esami, estate e inverno...»
In principio fu un gavettone. Un palloncino giallo, vescica di maiale, che mi prese al centro delle scapole, T2-T3, davanti all’edicola verde piombo con la copia de Il Male ancora in mano. Un palloncino giallo lanciato in parabola perfetta da Cesare Quercioli Dessena dalla cima di uno sgarrupo lastricato di Gradara, gita scolastica 1978 del […]
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In memoria di un "amico fragile"
«Si era avvitato ridendo nel suo male. Dopo l’ultimo ricovero, se n’era andato a casa, non prendeva più nulla, un Tantum Rosa ogni tanto. Non era stoico, Giorgio, era disperato»
Sono decine, forse centinaia di migliaia ad accogliere la rockstar: Vasco arranca sulla passerella, indossa un ridicolo pastrano smanicato di pelle, ha sessantacinque anni ma ne dimostra ottanta, la voce è un biascichio quasi incomprensibile, impastata di psicotropia. Ed è gonfio, gonfio come un batrace, gonfio come uno di quei rospi dalla pelle allucinogena che […]
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