Roberto Cavallini
A proposito di “macchine visuali”

L’occhio e lo spazio

Incontro tra un fotografo e un architetto alla ricerca del significato del “punto di vista”. Parla Alessandro Panzetti: «Una figura piana, se proiettata nello spazio scomponendo i suoi elementi grafici su più piani, è in grado di generare una infinità di forme tridimensionali»

Era d’obbligo, tanti anni fa, per chi si approcciava alla fotografia, la lettura del libricino di Federico Arborio Mella dal titolo: Sulla Strada della fotografia, i cui primi capitoli riguardavano il Brunelleschi e la prospettiva, Leon Battista Alberti, il prospettografo di Leonardo e quello di Dürer (anche se la fotografia nasce ufficialmente nel 1839, la […]

continua »
Luigi Vessella
A proposito de "La rovina come pretesto”

Progetto della rovina

Antonio Acocella analizza i progetti di restauro di tre siti trasformati in musei: l’Alte Pinakothek di Monaco, Palazzo Abatellis di Palermo e il Neues Museum di Berlino. Nell'analisi di tre avventure etiche prima ancora che estetiche, il senso dell'architettura

È di recentissima pubblicazione il libro La rovina come pretesto. Continuità e metamorfosi in tre musei ricostruiti di Antonio Acocella edito da Quodlibet Studio, nella collana Città e Paesaggio. Il saggio si inserisce nel dibattito che, da circa due secoli, anima la disciplina del progetto e quella del restauro attraverso un’attenta analisi di tre progetti […]

continua »
Luigi Vessella
Il premio dell'Istituto Nazionale di Architettura

Arte dell’accoglienza

Il Museo degli Innocenti di Firenze, realizzato da Ipostudio nel cuore di uno degli simboli del Rinascimento, ha vinto il prestigioso premio. Si tratta di un progetto che realizza, nel rispetto delle forme originali, un inedito incontro tra passato e futuro

Giunto a quattro anni di vita, il Museo degli Innocenti a Firenze riceve un nuovo premio dall’Istituto Nazionale di Architettura (IN/ARCH). Sono numerose e celebri le opere che dagli anni Sessanta hanno ricevuto il premio. Oggi è il progetto realizzato da Ipostudio e inaugurato nel 2016, a riceverlo nella sezione “interventi di riqualificazione edilizia”. Questo […]

continua »
Simone Dell’Ariccia
La vita al tempo del Coronavirus

La casa dopo il virus

La pandemia, l'isolamento e la "reclusione" in casa hanno cambiato in modo radicale il nostro modo di vivere gli spazi interni ed esterni. Ecco perché, da domani, gli architetti dovranno imparare a progettare in modo diverso

L’architetto ha il compito di concepire un progetto interpretando il carattere sociale di un determinato luogo. Questo è il frutto maturo di un’eredità di lungo periodo, di comportamenti e fattori culturali, che sono influenzati dal clima, dalla tradizione, dalla politica, e da tutti quegli elementi che condizionano attivamente, ma non per questo coscientemente, la società. […]

continua »
Erminia Pellecchia
L'addio a una archistar

L’ostrica di Zaha

Inaugurata a Salerno la nuova stazione marittima, ultima opera di Zaha Hadid. Una palpebra aperta dalla grande architetto per ricollegare la città con il suo mare

«Entrando in uno spazio architettonico le persone dovrebbero provare una sensazione di armonia come se stessero in un paesaggio naturale». Si racchiude in questa frase di Zaha Hadid la sua liturgia estetico-formale, coerente e visionaria, la sua poetica di abitare il mondo, un organismo vivo, in movimento, intercettando, tra nostalgia del passato e ansia di […]

continua »
Danilo Maestosi
“Geocittà?”: un saggio da leggere

Per una città “porosa”

Sospese tra globalizzazione e migrazioni, le città devono aprirsi ai flussi materiali e immateriali delle diversità che caratterizzano sempre più la convivenza urbana. Lo spiega l'architetto Pepe Barbieri

Geocittà? Strano per un libro presentarsi con un titolo seguito da un punto interrogativo. Graficamente così vistoso, un sasso bianco attorcigliato e scagliato su una copertina rossa. Nei giornali per cui ho lavorato, era un tabù invalicabile: i lettori vogliono fatti non domande, si impuntavano i direttori. Ho sempre pensato fosse un principio sbagliato, che […]

continua »
Nicola Fano
Cartolina da Parigi

L’armadillo di Piano

Il nuovo Centro Jérôme Seydoux-Pathé, ridisegnato da Renzo Piano, è un armadillo in gabbia che cerca di rompere i vincoli del passato. Solo in Italia questo confronto tra storia e contemporaneità è bandito

La notizia ha fatto il giro del mondo, come merita ogni nuova creazione d’un’archistar. Poche settimane fa è stato inaugurato l’armadillo di Renzo Piano, un intervento estremamente significativo nel cuore del Centro Jérôme Seydoux-Pathé alle spalle di Place d’Italie, a Parigi. Il grande architetto ha realizzato all’interno dell’edificio storico una struttura a cupola irregolare, con travi di […]

continua »
Paolo Petroni
Due anni dalla morte dell'"assessore"

Quell’idea di Roma

Uno spettacolo al Palladium dà avvio a una serie di iniziative per ricordare Renato Nicolini. E per dimostrare che il suo "effimero" era ben concreto e aveva un'idea concretissima della città

Sono passati 2 anni dalla scomparsa di Renato Nicolini (1942-2012) e sempre più ci si accorge di come diventi un punto di riferimento e quanto il suo effimero fosse spesso poco contingente. Per passare dalle celebrazioni allo studio, per rendere vivo e riattivare il suo pensiero e l’esperienza di architetto, urbanista, filosofo e antropologo della […]

continua »
Simonetta Milazzo
I segreti di un gioiello dell'arte

Villa Novecento

Nel cuore di Roma è stato appena restaurato il Villino Boncompagni: una casa-museo dedicata al “secolo breve”, dagli arredi ai quadri, dalla moda al design, dal futurismo a De Chirico

Chi può accedere nelle stanze di un bel villino dei primi ‘900, fatta eccezione per i suoi residenti? Aggirarsi nei suoi ambienti, soffermarsi, curiosare e divertirsi, dal 16 aprile 2014 è possibile ai visitatori del Museo Boncompagni Ludovisi delle Arti Decorative del Costume e della Moda in via Boncompagni 18 a Roma. Grazie al nuovo […]

continua »
Danilo Maestosi
Una mostra da non perdere a Roma

Taccuini d’artista

La galleria “Arti e pensieri“ espone i disegni, gli improvvisi e i paesaggi di un grande architetto: Franco Purini. Sono opere spontanee e quasi casuali di un visionario molto razionale

Anche l’architettura, arte della razionalità e del pensiero, si nutre d’inconscio. Ce ne offre intrigante testimonianza una mostra in scena fino all’8 maggio nella galleria “Arti e pensieri” di via Ostilia 3 a Roma, a due passi dal Colosseo, che chiama in passerella un architetto di rango come Franco Purini: 73 anni, ciociaro trapiantato a […]

continua »