Al Teatro Vascello di Roma
Leonardo Lidi prosegue con "Il giardino dei ciliegi" il suo lavoro su Cechov: l'ammodernamento della realizzazione scenica non compromette il senso di un testo che scarnifica vite e personaggi
Restano nella memoria, per chi come me li ha visti, il Cechov realistico e sentimentale de Il giardino dei ciliegi di Luchino Visconti (1965) e quello tutto bianco e d’atmosfera poetica di Giorgio Strehler (1974) assieme a molti altri, così che la lettura che ne fa ora Leonardo Lidi può essere scioccante, con i suoi […]
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Classici in scena
Il Teatro Due di Parma inizia la messinscena integrale degli atti unici di Cechov: un ritratto perfetto dei vizi (eterni) dell'umanità
Ottima occasione è quella che ci offre il Teatro Due di Parma mettendo in scena tutti gli atti unici di Anton Cechov. L’altra sera abbiamo visto i primi due deliziosi pezzi intrisi di ironia e di inaspettata comicità, assieme a un devastante ritratto dell’animo umano. Per il giovane Cechov scrivere per guadagnare qualcosa mentre studiava medicina […]
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Il senso di una crisi
La Russia europea e la Russia asiatica, il primato della tradizione e quello del mercato: rileggere Čechov in tempi di guerra può essere utile a capire se in Putin prevalga l’«anima Ljuba» (l'attaccamento al passato) o l’anima «Lopachin» (il ghigno che accompagna le bombe)
«Spetta a chi ha legato il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo»: quando ho letto, nei resoconti della videoconferenza tra Xi Jinping e Joe Biden in margine all’invasione russa dell’Ucraina, questa limpida metafora usata dal presidente cinese, ho pensato a Čechov. In un suo racconto abbastanza celebre, Tre anni, Čechov immagina – […]
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Cartolina da Monaco
Nicolas Stemann, ex enfant terrible del teatro tedesco, lascia il Kammerspiele di Monaco con un "Giardino dei ciliegi“ aggiornato con rabbia, microfoni e distonie: il passato è (irrimediabilmente) passato
Nella tradizione orientale, il fiore di ciliegio simboleggia la pace interiore e il suo sbocciare la nascita. Proprio questo è uno dei temi cardine de Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov. Il giardino dei ciliegi presto verrà distrutto, ormai rappresentante precario di tutto quello che è stato e che non tornerà: una distruzione metaforica […]
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Letture vagabonde
Lettura (ad alta voce) del racconto “La signora con il cagnolino” di Čechov, uno scrittore che ci fa toccare la vita, ma non ce la spiega, né la definisce
Come Franz Kafka, che sognava spesso di leggere da un podio, davanti a una platea, tutta L’educazione sentimentale di Flaubert, dalla prima all’ultima pagina, senza interruzioni, anche io ho un sogno ricorrente: quello di leggere in pubblico, per intero, la Signora col cagnolino, del mio amatissimo Čechov (perché ci sono scrittori che si ammirano e scrittori che […]
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Al teatro Astra di Torino
Un altro Cechov che vede il mondo dalla parte dei giovani "falliti": è “Tre sorelle" che Emiliano Bronzino trasforma nel manifesto di una generazione inespressa
Viviamo tempi cechoviani: l’impero (ossia l’Occidente) è disfatto benché molti dei suoi sudditi ancora s’affannino a godere di vantaggi e privilegi fondati su regole fallite; i vecchi le provano tutte le pur di mantenere in vita il cadavere mentre tra i giovani c’è chi subisce coltivando illusioni e chi si salva spendendo la moneta dei […]
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Al teatro Eliseo di Roma
Filippo Dini ha rovesciato il primo classico di Cechov, “Ivanov", e ne ha fatto la tragedia (spesso comica) di un uomo ridicolo. Puntando su una compagnia di ottimi attori, da Sara Bertelà a Gianluca Gobbi
Nikolaj Alekseevic Ivanov è un personaggio comico o tragico? Non indulgeva al riso, Cechov, ma l’effetto del suo primo grande protagonista teatrale (1889) anticipa uno dei grandi temi dell’avanguardia teatrale del Novecento: la tragedia tradizionale diventa impossibile, incomprensibile al pubblico, e dunque consegna lo scettro della catarsi al comico. Ossia: è il comico – pensate […]
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Visto all'Argot di Roma
La compagnia Macelleria Ettore sta lavorando su Cechov usandolo come un grimaldello (attualissimo) per entrare nella grande recita della nostra autoreferenzialità
C’è un teatro/specchio che riflette la società seduta in platea e uno che si pone come strumento per cambiarla. Così come preferisco il dubbio alla certezza, preferisco il teatro che riflette a quello che vorrebbe farsi atto politico di indirizzo (e che spesso non riesce nemmeno a indirizzare al meglio i processi che ha messo […]
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«Quattro buffe storie» in scena a Roma
Glauco Mauri e Roberto Sturno giocano con Pirandello e Cechov: un monologo e tre atti brevi che confezionano una sorta di grande "gioco delle parti”
Uno spettacolo raffinato ed elegante dalle scelte di regia, firmata da Glauco Mauri, alle scene di Giuliano Spinelli che sembrano ispirarsi ai lucidi neri del miglior Bertacca, è questo Quattro buffe storie, due di Pirandello e due di Cechov, che ha debuttato in prima nazionale al Parioli, dove si replica sino al 15 febbraio, con […]
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