Tempi stretti

Giuliano Compagno
Tempi stretti
Istantanee dall’Italia immobile
Prefazione di Ivelise Perniola
Succedeoggi Libri Pagine 136, 16 Euro Isbn 9788899467388

«Il libro che avete tra le mani è una raccolta di riflessioni più o meno edite, che partendo da un fatto che ci lega al contemporaneo imbastiscono una tela di rimandi filosofici, letterari, musicali e chi più ne ha più ne metta di grandissima profondità intellettuale».
Ivelise Perniola

Volgendo lo sguardo indietro di dieci, anche quindici anni, si ha una strana sensazione: che nel nostro Paese sia cambiato tutto perché non cambiasse niente. La legge del Gattopardo continua a governare l’Italia. Quella della politica, quella della cultura, quella dell’accademia. Questi volti del “paese reale” Giuliano Compagno – scrittore e saggista di forte formazione filosofica accanto a Mario Perniola – ha perlustrato nel corso del tempo, fino ad arrivare alla conclusione che, appunto, la trasformazione italiana non si è mai compiuta. E siamo ancora vittime di miti superati e equivoci gestisti ad arte vuoi dai poteri politici vuoi dai poteri culturali e accademici. La confusione regna sovrana, sia quando si parla di principi ermeneutici, sia quando si parla di interessi sociali, sia quando si parla di scrittori. O di cantautori. Perché la visione complessiva di Giuliano Compagno sull’Italia non si ferma alla sfera “alta” ma affonda lo sguardo anche nella cultura popolare. E Lucio Battisti, Gaber, Monica Vitti o Brigitte Bardot diventano strumenti di comprensione del presente tanto quanto Silvio Berlusconi o Umberto Eco. Perché capire significa, prima di tutto, imparare a guardare le cose.

Giuliano Compagno, di origini siciliane, ha pubblicato romanzi, racconti, saggi, articoli, drammaturgie e libretti d’opera. Ha diretto l’istituto italiano di cultura a Oslo, è stato membro dell’esecutivo di Amnesty International sezione italiana. Tra le sue opere, sono da ricordare almeno Era Mario Perniola. Storia di un’amicizia (Mimesis, 2019) e Leonardo Di Costanzo. Il tempo sospeso del racconto (Castel Negrino, 2023)