Italiani

Sebastiano Aglianò
Italiani
Da Dante a Vittorini
ISBN 9788899467173
Pagine 144, 16 euro

Primo cronista antropologico dell’Isola, Sebastiano Aglianò è uno studioso da recuperare per il complesso della sua attività. Anche per evitare che sia ricordato come l’autore di un unico libro, per via dell’originalità del suo saggio d’esordio, Questa Sicilia (pubblicato nel 1945 a Siracusa, città natale di Aglianò) e, soprattutto, in forza dell’accoglienza dirompente che quello studio ebbe all’epoca (tra i primi lettori entusiasti ci fu pure Eugenio Montale; sarà poi Sciascia a recuperare il volume).

In realtà lo sguardo di Aglianò si allarga presto dalla Sicilia all’Italia, in cerca di un’identità condivisa che egli rintraccerà proprio nella continuità letteraria, da Nord a Sud. Questa lunga indagine si sviluppò in una serie di saggi e interventi dispersi (alcuni dei quali qui per la prima volta allineati insieme), usciti tra gli anni Quaranta e Sessanta. Sono scritti dedicati soprattutto alla Divina Commedia (in particolar modo all’Inferno e al Paradiso), e poi a Ugo Foscolo e Giuseppe Giusti.

Lo stile è delicato ed elegante, lo sguardo sempre acuto, capace di cogliere anche le minime increspature della pagina senza mai perdere di vista le questioni principali legate alla poetica e all’ideologia degli autori di volta in volta esaminati.

In apertura del volume, la prefazione del curatore Alessandro Cutrona restituisce la figura di uno dei saggisti italiani più originali e umbratili del Novecento.

Sebastiano Aglianò (Siracusa, 1917 – Siena 1982) è stato italianista illustre e docente al Magistero di Siena. Dopo il debutto con il fortunato Questa Sicilia (1945), concentrò i suoi studi sui classici della letteratura, da Dante a Foscolo.

Alessandro Cutrona (Agrigento 1992) è dottore di ricerca in italianistica. Ha pubblicato la monografia Questione di sguardi. Il punto di vista e la narrazione (il Palindromo, 2020).