Racconti del peccato/23
Nella quotidianità, Giulio ed Anna erano due persone qualunque. In segreto li distingueva la necessità di erodere continuamente il limite. Quindi era scontato che approdassero alla dimensione delle gang-bang, quella più cruda
Giulio ed Anna formavano una coppia stabile e sterile. Fin dagli anni Ottanta erano stati degli antesignani dell’erotismo promiscuo: inserzionisti su riviste hard, esibizionisti su greti di torrenti segnalati dal tamtam dei confratelli. Già da fidanzati, peraltro, Giulio lasciava che Anna – minuta, ossigenata, preda naturale – venisse posseduta da certi poderosi giovanotti. Cosa li […]
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Racconti del peccato/22
Nonostante avessi lo stato di coscienza alterato per la sbornia, mi rendevo conto perfettamente dei guai in cui mi stavo cacciando. Avevo appena lasciato la mia impronta sul corpo di un cadavere
La bottiglia di Chivas Regal vuota sul comodino. Mi ero bevuto l’ultimo ricordo degli anni Ottanta. La guardavo come una vecchia casa abbandonata, e nel suo vetro scuro cercavo i segni di un’abitudine. Dalle persiane entrava una luce morbida: era il grano che profumava d’oro e d’infanzia. Gli occhi si richiudevano addormentati dentro la quiete […]
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Un bell'esordio narrativo
Il venticinquenne Iacopo Barison ha scritto la storia di un adolescente inquieto (chiamato Stalin per i suoi baffoni) che sogna di girare un documentario globale e ama una poetessa non vedente
Il romanzo del venticinquenne Iacopo Barison, Stalin + Bianca (Edizioni Tunué, 175 pp., euro 9,90) è presto diventato un caso letterario. Scritto in forma di monologo, quasi flusso di coscienza, a tratti lirico, è la storia di un diciottenne soprannominato Stalin, a causa dei baffi e del temperamento collerico, e della sua amica del cuore, […]
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Racconti del peccato/21
Come non pensarci, però, che il nome “Fiorellina” suonava male per una ragazzona di ottantacinque chili! Aveva gli occhi belli, neri neri come i capelli, questo sì, ma lei non li metteva nel conto
I ragazzi a scuola la chiamavano Fiorellina e talvolta anche i professori, forse senza malizia, usavano il diminutivo per aiutarla a superare la timidezza quando doveva andare alla lavagna e sentirsi addosso gli occhi ironici dei compagni. Come non pensarci, però, che “Fiorellina” suonava male per una ragazzona di ottantacinque chili! Aveva gli occhi belli, […]
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Racconti del peccato/20
La lettera anonima è un fiore nero nel giardino della vita, un crisantemo fra i rossi papaveri dell’amore. Un ricamo malefico fra i peccati che ciascuno nasconde
Mi piace scrivere lettere anonime. Non so perché lo faccio. Mi piace e basta. È un vizio che ho avuto fin da bambino. Scombinavo amicizie, mettevo zizzania, procuravo rotture, equivoci, e non sopportava quelli che ostentavano felicità e si facevano belli. Questa attività col tempo è diventata una necessità estetica. La lettera anonima è un […]
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Racconti del peccato/19
Il cuoco si chiamava Ngaliema. Taciturno e altissimo, veniva dalla Guinea. Quando il proprietario del ristorante lo cedette alla moglie dell’Onorevole, lui non ebbe nessuna reazione
La cena africana per il compleanno dell’Onorevole era stata organizzata con estrema cura sul terrazzo bianchissimo della villa di Capri: la tovaglia color glicine mossa da un lieve e innocuo scirocco, le porcellane pregiate allineate sulla tavola, i bicchieri di cristallo colmi degli ultimi raggi del sole, le posate d’argento lucidate una per una, il […]
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Racconti del peccato/18
Nwanne si era accorta di essere morta eppure c'era. In un punto imprecisato dietro la sua nuca, Nwanne, la puttana di Santa Passera c'era ancora
Nwanne si accorse di essere morta. Il suo cuore era esploso in un ultimo battito, un tunf talmente forte che era persino riuscita a sentirlo. I suoi polmoni avevano spinto fuori un rantolo che conteneva ben più di ventuno grammi di fiato. La sua vescica si era svuotata ed il piscio le era colato lungo […]
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Racconti del peccato/17
Lui si ammala e si sfibra. Avrebbe bisogno di lei una volta di più. Ma lei stavolta non ce la fa. Per la prima volta lo lascia solo. Non sa perché ma lo fa.
Sono due fratelli. Lei è timida e introflessa lui no. Per un lungo tratto hanno trascorso una vita tra separazioni e unioni. Sempre insieme però. Un arco di vita che si è incurvato apparentemente armonico e in cui hanno condiviso tutto ciò che tra due fratelli si può condividere. Un tempo placido anche nei drammi […]
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Racconti del peccato/15
«Per me ha detto beccato!», dice Zio seduto sul divano. Lui ride però, non ha la faccia di Mamma e Papà. «No, no, ha detto proprio peccato», fa Zia che è seduta vicino a Zio.
Mi chiamo Piero, ho un anno e mezzo e credo di avere un problema di comunicazione. I miei genitori non capiscono un ciuccio di quello che dico. Se batto le mani le cose filano lisce. Papà infatti aumenta il ritmo quando sono a galoppo della gamba, mi dà un secondo cucchiaino di miele dopo cena […]
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Racconti del peccato/14
Ero smorfiosa come non mai, dimostravo almeno cinque anni in più, ero abbastanza brava, abbastanza intelligente, abbastanza di buona famiglia, abbastanza bionda ma in realtà non ero niente
Il sole raschiava l’asfalto. Fuori dal cancello i ragazzi giocavano agli indiani. Avevano la pelle più scura della mia di qualche tonalità. Mia madre mi vestiva per andare a scuola, abitino rosa, grembiule, scarpe bianche con la fibbia tipo Alice nel paese delle meraviglie. Avvertivo lo spessore delle linee dei suoi palmi stirare le pieghe […]
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