13
giugno
2025

arti

Vincenzo Nuzzo
Cartolina dal Portogallo

Gli occhi di Almada

Lisbona rende omaggio a Almada Negreiros, artista e "performer" che negli anni Venti scandalizzò l'Europa esponendo il proprio viso e il proprio corpo come un'opera d'arte

Alla Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona è in corso una mostra su Josè de Almada Negreiros, uno dei più grandi artisti portoghesi del secolo XX e peraltro collaboratore con Fernando Pessoa alla redazione della famosa rivista letteraria Orpheu. La mostra è estremamente estesa, ben articolata ed illustrata, e copre inoltre l’intera gamma dell’estremamente eterogenea produzione […]

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Sacha Piersanti
A Roma fino al 30 giugno

Gli anni Settanta in bianco e nero

Gli anni Settanta, tra politica, arte e società, nelle foto di Agnese De Donato. Un'occhio partecipe racconta gli azzardi delle Cantine teatrali e dell'impegno politico

Basta il titolo per comprendere la direzione della mostra dedicata alla fotografa Agnese De Donato, alla galleria De Crescenzo & Viesti di Roma fino al 30 giugno. Anni ’70, e siamo già tranquilli nel sapere di che tempi si parla – tranquilli noi tanto quanto turbolenti loro, gli Anni Settanta, tra crisi petrolifera e tensioni […]

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Erminia Pellecchia
Alla Fondazione Querini di Venezia

Tempo dell’arte

Omaggio a Giovanni Anselmo in margine ai fasti della Biennale: con il maestro dell'arte povera, la leggerezza si fa guida per un viaggio tra derive e approdi alla ricerca di un centro di gravità permanente

Campo Santa Maria Formosa, Sestiere di Castello. Fuori dal formicaio impazzito del turismo mordi e fuggi della vicina San Marco. I passi conducono lenti al Campiello Querini, un piccolo canale e un ponticello, un palazzo che sembra sorgere dalle acque. Varchi la soglia con pudore e la consapevolezza di essere ammesso in un luogo sacro. […]

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Danilo Maestosi
Ancora sulla mostra veneziana

Hirst anno zero

Mettendo a confronto il kolossal imbandito a Venezia dall'artista inglese e la Biennale Arte, si capisce che Hirst pensa a sé come al creatore di un nuovo inizio. Tutto invecchia, tutto è minuscolo di fronte a lui. Finché non invecchierà lui stesso...

Leggete la recensione che per questo giornale Raffaella Resch ha scritto sulla doppia mostra di Damien Hirst (clicca qui per leggerla). Un resoconto puntuale, pieno di annotazioni, dati, descrizioni dei cimeli esposti. E una ricostruzione molto precisa dell’impresa: dieci anni di preparazione, un budget da capogiro, persino qualche anticipazione sulle cifre astronomiche con cui il […]

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Raffaella Resch
Ancora sulla Biennale di Venezia

Magie anticrisi

Sulle orme di Ernesto De Martino, le cosmologie personali dei tre artisti del Padiglione Italia di Cecilia Alemani, tra mondi reali e immaginari, sono tre diverse visioni del “mondo magico” intento a percepire i valori di nuovo umanesimo. Un modo per rassicurarci nel nostro “esserci”. Nonostante tutto…

Un soleggiato e poco più che tiepido mezzogiorno ha accolto lo scorso venerdì 12 maggio la presentazione en plein air del Padiglione Italia della 57a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, officiata dal suo presidente Paolo Baratta, dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, e dalla curatrice Cecilia […]

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Raffaella Resch
La Biennale Arte di Venezia/4

L’atto di fede di Damien Hirst

Il nuovo e il meraviglioso rientra nell'opera dell’artista britannico che ci chiede di “credere” nell’arte indipendentemente dalla verità, dallo statuto vero-falso. La mostra di Palazzo Grassi (e di Punta della Dogana) è una guida per un possibile accesso all’eterno

Vero o falso? Per la mostra di Damien Hirst a Venezia non ce la caveremo con queste semplici categorie binarie, qui siamo al cospetto dell’incredibile, o meglio di fronte ai “Tesori dal naufragio dell’Incredibile” (Treasures from the Wreck of the Unbelievable), proposti con zelo scientifico-archeologico-numismatico dalla curatrice Elena Geuna in un’accurata ricostruzione storica che accede […]

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Erminia Pellecchia
La Biennale Arte di Venezia/3

L’arte della crisi

La tedesca Anne Imhof vince il Leone d'Oro con una performance che affronta la brutalità della nostra epoca con duro realismo. Ma tutti i Padiglioni stranieri riflettono sul conflitto tra creatività e disagio sociale

“Un’installazione potente e inquietante che pone domande urgenti sul nostro tempo e spinge lo spettatore a uno stato di ansia consapevole. Risposta originale all’architettura del padiglione, il lavoro di Imhof è caratterizzato da una scelta rigorosa di oggetti, corpi, immagini e suoni”. È la motivazione con cui la giuria della Biennale di Venezia 2017, presieduta […]

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Erminia Pellecchia
La Biennale Arte di Venezia/1

Delusione Biennale

Che cosa resterà dell'edizione curata da Christine Macel dell'esposizione veneziana? Il concetto enunciativo de “l'arte per l'arte”. Molte buone intenzioni e tanti titoli accattivanti. Più delle opere

Una corda sull’abisso. Un funambolo trasporta copie di opere d’arte da una montagna all’altra ricomponendole e reinventandole in un equilibrio instabile per dare ordine al caos. È un frame del film “Tightrope” dell’artista russo-daghestana Taus Makhacheca, che forse, più di ogni altro lavoro esposto alla Biennale Arte 2017 inauguratasi il 13 maggio con l’esclamazione di […]

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Danilo Maestosi
La Biennale Arte di Venezia/2

Italia a bassa voce

Solo Roberto Cuoghi salva il Padiglione Italia curato quest'anno da Cecilia Alemani. Solo nell'installazione dell'artista modenese c'è il mistero dell'arte. Nelle altre due istallazioni di Giorgio Andreotta Calò e Adelita Husni Bey prevale lo spettacolo

Smettiamola di visitare la Biennale come se entrassimo nell’antro di una Sibilla che a domanda risponde rivelandoci che mondo sarà! Il domani del mondo sfugge ai pronostici, seguendo i ritmi selvaggi di una borsa in ebollizione che scommette su tutto e il contrario di tutto, figuriamoci all’interpretazione degli artisti che da tempo hanno perso la […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

L’occhio di Settanni

Una mostra al Teatro dei Dioscuri di Roma rende omaggio a Pino Settanni, il fotografo che raccontava la povertà, la fame, le carestie e le guerre senza pietismo, né polemica, né settarismi politici

Amici, romani, concittadini, prestatemi orecchio, e soprattutto affrettatevi: c’è tempo solo fino al 28 maggio per vedere una splendida e poco pubblicizzata mostra, in un luogo centralissimo ma al di fuori degli abituali circuiti museali. Sto parlando del Teatro dei Dioscuri in via Piacenza 1, accanto ai giardini del Quirinale, che ospita attualmente la mostra […]

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