Every beat of my heart
Polvere e vento
Versi di Giancarlo Pontiggia, «poeta del silenzio e dell’ombra», tratti da “Con parole remote”, riedito da Vallecchi a cura di Isabella Leardini. Una poesia «magicamente evocativa» che celebra il silenzio
Poeta del silenzio e dell’ombra qui più ancora che altrove, Giancarlo Pontiggia celebra dal silenzio il rito invisibile della poesia, una silente e scritta evocazione delle forze latenti dell’essere. Io transpersonale il suo, sulla scia del grande Whitman in cui l’io è voce del respiro cosmico, nulla a che vedere con l’ego minore, minimalista, sentimentale di tanti autori di versi dei nostri tempi.
Questa poesia magicamente evocativa, come dalla polvere e dal vento, è tratta da Con parole remote, un libro che ora rivede la luce (era uscito nel 1998,), presso l’editore Vallecchi, uno dei più affidabili per la poesia contemporanea, oggi, felicemente curata e scelta da Isabella Leardini, poeta che avete già incontrato su queste pagine.
Invoco il silenzio, fedele, taccio
Invoco il silenzio, fedele, taccio
ogni nome, e il vostro, pensieri,
suono potente e segreto; depongo
su un’ara remota
una parola che non compare; traduco
un cielo sconfitto
in rose di versi, in fuochi
solitari.
Viandante che passi,
amico della polvere e del vento,
onora i tuoi lari,
qui brucia un grano d’incenso.
Giancarlo Pontiggia


