Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Nell’erba dell’estate

«Luttuoso canto della vita» di Arthur Rimbaud di fronte allo scandalo dei «centomila soldati in un mucchio fumante», poveri caduti nella stagione che inneggia alla gioia vitale. Un canto indignato rivolto a Dio, ma anche un canto d’Amore

Lampeggiante, bruciante un filone della poesia di Rimbaud cui liriche come questa appartengono: un crogiuolo in cui rabbia, indignazione e compassione si fondono. I centomila soldati stritolati e accatastati in un mucchio fumante, lo scandalo del poeta che scrive in nome della vita, di fronte alla distruzione cieca della vita che da sempre segna le età dell’uomo. E la poesia di un grande non può limitarsi all’indignazione, riducendosi quindi a invettiva, ma è travolta dall’amore… Amore, qui, per quei poveri morti stesi nell’erba dell’estate, nell’erba, che è la vita verde sorgiva, e nell’estate, che è la stagione del pieno sole, della gioia vitale.
È una delle poesie in cui un autore si rivolge a Dio con atteggiamento disperato e ribelle, ma anche in parte inafferrabile e controverso: rivolta per quello che la divinità, ammesso che esista, permette, ma anche sgomento e bruciante senso del mistero, luttuoso canto della vita.

Il male

Mentre gli sputi rosi del tiro di mitraglia
Fischiano tutto il giorno nell’azzurro infinito;
Mentre, scarlatti o verdi, accanto al re che irride,
Crollano i battaglioni in massa sotto il fuoco;

Mentre un cieco furore stritola e accatasta
Centomila soldati in un mucchio fumante,
– Poveri morti, stesi nell’erba dell’estate,
O Natura gioiosa che santa li creasti!… –

Esiste un Dio che ride ai damascati altari,
All’incenso ed all’oro dei calici massicci,
Cullato dagli osanna che dolci l’assopiscono,

E si ridesta solo se le madri angosciate
Che lacrimano sotto la nera cuffia, tendono
Un baiocco sonante chiuso nel fazzoletto!

Arthur Rimbaud

Traduzione di Ivos Margoni

Nell’immagine, un disegno di Otto Dix

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