Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il gigante e la goccia

Sembra una fiaba, un mito la poesia scelta oggi da Roberto Mussapi in cui Walt Whitman, il sommo poeta americano che parla direttamente a ogni molecola esistente, ragiona d’amore con l’infinitamente piccolo che è in sé immenso

Solo lui, il sommo. Cantore dell’universo e dell’uomo fusi uno nell’altro e contemporaneamente distinti. Cantore dell’infinito e del minimo, del brivido siderale e del rumore sferragliante dei treni, della voce del mare e di quella delle seghe dei boscaioli, delle sirene delle fabbriche e dei porti. Solo lui, che celebra la quintessenza neoplatonica dell’uomo e insieme la nascita di uno stato (un nome che sembra coniato da lui, United States, da alchimista che fa convivere stati della realtà insieme e distinti).
Shelley, Keats, Coleridge, i maggiori poeti antelucenti l’età moderna, danno del tu agli uccelli, messaggeri celesti, l’allodola, l’usignolo, l’albatro. Uno di loro, similmente a Francesco d’Assisi, si trova a dare del tu anche agli elementi, al vento, alla nuvola.
Walt Whitman, il gigante, parla direttamente a ogni molecola esistente, a ogni miracolo cosmico, dalla luna all’oceano, alle donne, agli uomini, ai bambini. Qui, in questa poesia-fiaba prodigiosa come i miti, è una piccola goccia dell’Oceano a staccarsi dall’immensa massa ondeggiante, per raggiungere un piccolo uomo, Walt Whitman, dichiarargli il suo amore. Per poi scomparire ritornando alla vasta massa ondeggiante. Con la sua anima individuale di goccia, come il piccolo uomo Walt Whitman torna al canto, nella onda immensa del suo respiro. Nell’Anima.

 

 

Walt-Whitman

Dalla massa dell’oceano ondeggiante

Dalla massa dell’Oceano ondeggiante una goccia venne verso di me, teneramente,

mormorando, “Ti amo, fra poco morirò,

ho fatto un lungo viaggio solo per guardarti e toccarti,

perché non potevo morire senza vederti,

perché temevo poi di perderti”.

 

Ora ci siamo incontrati, guardati, siamo salvi,

ritorna in pace all’oceano, mio amore,

anch’io son parte dell’oceano, amore, non siamo scissi,

osserva il grande globo, la coesione di tutto, quanto è perfetta!

Ma quanto a me, a te, il mare irresistibile ci deve separare,

se per un’ora può allontanarci non può farlo per sempre

non essere impaziente, ascolta,

sappi che saluto l’aria, l’oceano e la terra

ogni giorno al tramonto per amor tuo, mio amore.

Walt Whitman
(traduzione di Roberto Mussapi)

 

 

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