A Roma, ai Dioscuri del Quirinale

L’arte di Itinera

Apre una mostra internazionale d’arte contemporanea, a cura di Giovanna Gazzolo, che in cerca dei "cartografi" del Terzo millennio

Domani apre i battenti Itinera, mostra internazionale d’arte contemporanea a cura di Giovanna Gazzolo, curatrice e fondatrice di Gall’Art Roma, un’agenzia il cui merito non è solo quello di aver stabilito fecondi e legami artistici internazionali di alto livello ma anche quello di dare spazio a giovani talenti emergenti, cosa non sempre scontata nel nostro paese. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 23 Aprile nella suggestiva location del Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale, nel cuore della città eterna.

Come suggerisce il titolo, la mostra propone un interessante viaggio attraverso i continenti dell’Arte proponendo artisti e opere provenienti dai quattro angoli del globo. È una sfida importante quella lanciata da Itinera, importante e irrinunciabile. Quella di una nuova geografia ad opera di inediti cartografi, gli artisti, impegnati nel ridisegnare la realtà contemporanea attraverso le proprie peculiarità artistiche e personali, la rielaborazione di tradizioni ed eredità culturali passate e presenti perché siano scoperte nuove frontiere e stabilite nuove semantiche.

E i cartografi di Itinera sono tutti artisti di altissimo livello con importanti carriere e riconoscimenti internazionali. L’area riservata alla pittura ospiterà opere di Alik Assatrian, Arina, Eugenia F. di Napoli, Fabio Hurtado, Victor Panchenko (sua l’opera accanto al titolo), Mohammed Al Atiq, Galya Popova, Kristina Milakovic, Roberta Recanatesi e Svetlana Rumak. Tra i fotografi Anna Zavileiskaia e Francesca Gazzolo. La scultura vanterà la presenza di Sandra Barreiro, Mélanie Bourget, Martina Casaretto e Laura Sindici.

13-Intermezzo  ( 81 x 60 cms.) oil on canvas 2015La carta geografica di Itinera spazia dal neorealismo russo all’astratto/concettuale espresso con dovizia da Italia e Qatar, passando per il figurativo raffinato della Spagna. Non manca il primitivismo russo, la sperimentazione dell’Est Europeo e un’Armenia che si esprime con toni ironici e onirici.

Il settore scultura ospita artisti sempre alla ricerca di tecniche innovative provenienti da Francia, Brasile e Italia. La fotografia è invece presente con installazioni che ripercorrono la filosofia del costruttivismo russo di inizio novecento e quella più intimista e di rottura di nazionalità italiana.

Le opere proposte da Giovanna Gazzolo colpiscono perché intrise della misteriosa emozione che è propria del viaggio, della scoperta, dell’istinto esploratore che da millenni è parte integrante dell’identità dell’uomo, superando limiti geografici e temporali.

La mostra sarà aperta al pubblico a partire da domenica 19 Aprile (15 – 18,30). Sarà ancora possibile visitarla Lunedì, Martedi, Mercoledi e Giovedi dalle 9 alle 18,30. Per informazioni rivolgersi a Giovanna Gazzolo, Gall’Art Roma, telefono 3336261200.

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