Giuliano Compagno
È morto Diego, viva Diego

Impossibile Maradona

Di Maradona vogliamo celebrare il passaggio simbolico nel mondo dei giochi, il suo resistere a ogni idea di combinazione, di perfezione. E la sua fallibilità, che andava ben oltre l’ipocrisia di quella società di compulsivi a cui egli non apparteneva

Diventai del Napoli che ero un bambino in cerca di una maglia. All’epoca, se non avevi un padre tifoso oppure legatissimo alla città natìa, la squadra la sceglievi verso i sei anni e non era mai la stessa del fratello maggiore. Enrico era già della Roma e quell’estate il Napoli aveva acquistato un giocatore formidabile: […]

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Marco Ferrari
La domenica del pallone

Bentornato, Spezia

La squadra di calcio di La Spezia esordisce in Serie A (dove era passata solo nel 1925). Ecco la leggenda di una "provinciale di lusso" che si affaccia nel circo del pallone senza uno stadio ma con una storia antica da difendere

Domenica alle 12,30 lo Spezia farà il suo esordio in serie A giocando allo stadio Manuzzi di Cesena non avendo il proprio impianto, lo storico Alberto Picco, adeguato al principale campionato italiano. Era dal 1925 che gli aquilotti non praticavano la massima serie che allora si chiamava prima divisione ed era divisa a gironi. Gli […]

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Gianni Cerasuolo
Italia-Germania 4-3. L'amarcord

Messico e nuvole

La nostra inchiesta sulla "partita del secolo” ai Mondiali di calcio del 1970 si chiude con otto racconti personali. Otto storie di passione improvvisa, quando gli italiani, senza rendersene conto, si scoprirono un popolo di tifosi

Ora tutto è finito, tranne i ricordi diceva in qualche film Woody Allen. Che è una battuta nel copione. Ma è difficile scriverne – dei ricordi – con leggerezza eludendo la pallosità della vecchiaia. Mi chiedo quindi se sia stata una buona idea chiamare un po’ di gente e chiedergli: «Ma tu la notte di […]

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Gianni Cerasuolo
Italia-Germania 4-3/La partita

Quelli dell’Azteca

Un golletto di Boninsegna al 10', poi ottantadue minuti di assedio fino al pareggio assurdo di Schnellinger. Fu a quel punto che cominciò la “partita del secolo”. Con colpi di scena, drammi e braccia al cielo. Nella seconda puntata della nostra inchiesta, la cronaca di un evento che ha fatto la storia dello sport

«Ascoltatori italiani buonasera in diretta via satellite dal Messico. La nazionale italiana con le belle e precedenti prove, specialmente con la partita contro il Messico nei quarti di finale, ha conquistato il diritto di disputare allo stadio Azteca la semifinale per il campionato del mondo…». Cinquant’anni fa, Nando Martellini cominciava così nel suo stile asciutto […]

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Marco Ferrari
Ritratto di un campione dimenticato

Storia di Vessillo Bartoli

Nel 1952 e nel 1953 lo Sportivo Luqueño vinse il campionato di calcio del Paraguay e al suo allenatore, in vista delle qualificazioni per i mondiali del '54, fu affidata la panchina della nazionale. Storia di Vessillo Bartoli, emigrante ligure entrato nel mito

Esattamente settanta anni fa, nel maggio 1950, un italiano alto e corpulento arrivava in Paraguay, si chiamava Vessillo Bartoli e avrebbe segnato la storia del calcio latino-americano diventando il primo allenatore italiano a vincere un torneo nazionale in quel continente. Per una strana coincidenza, l’aeroporto internazionale di Luque porta un insospettabile nome italiano, Silvio Pettirossi, […]

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Marco Ferrari
Una trasmissione che ha segnato un'epoca

Il calcio in una voce

Il calcio ormai è spezzettato sui campi, sui computer, in tv, negli smartphone, ma da sessant'anni c'è un contenitore che cerca di richiuderlo con ordine per raccontarlo: la trasmissione cult radiofonica "Tutto il calcio minuto per minuto". Che compie sessant'anni

Non c’erano i cellulari, le televisioni, i fax, i computer, le reti private che trasmettevano le partite di tutto il mondo in diretta. C’era solo la radio. Era l’unico mezzo di informazione con cui ci si teneva informati. E anche il calcio trovò casa nelle onde radio: sessanta anni fa nacque Tutto il calcio minuto […]

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Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Storia di Tortu

Allenarsi, sfidare il tempo e il vento, credere nelle proprie possibilità e spostare il limite sempre un po' più in là. Insomma: correre. È il destino di Filippo Tortu, stella bianca (italiana) dei 100 metri mondiali di atletica. Ecco la sua storia

Potrebbe essere anche lui un adolescente del Friday for future. Non avesse 21 anni. Ma con quella faccia da bravo ragazzo, i modi svelti ed educati al punto da chiedere scusa prima di dire in tv: «Bisognava tirare fuori le palle», potrebbe sfilare con i giovani che si battono per il pianeta. Lui le ha […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di "Calcionomia”

La bibbia del calcio

Il Saggiatore manda in libreria un ricco saggio di Simon Kuper e Stefan Szymanski sui meccanismi economici che governano il mondo del calcio. E si scopre che raramente i campioni rendono quello che costano. E non solo...

Olé, il campionato di calcio è cominciato. Con i verbosissimi cascami televisivi. Una pausa benedetta dopo tanta intossicazione politica propinata questa estate dai talk-show. Una vetrina, quella sportiva (ma non solo, va pure detto) dove sono in mostra competenze, retorica, narcisismo, grida e (ahinoi) feroci attentati al congiuntivo. Il Saggiatore in questi giorni ha mandato […]

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Marco Ferrari
L'epopea degli italiani d'Argentina

Quelli del Boca

Una storia di emigrazione, passione e nostalgica. E di sport, tifo e calcio. Insomma: la storia del Boca Juniors, la squadra-mito di Buenos Aires intrisa di memorie italiane (non solo ora che ha accolto da campione Daniele De Rossi). Ricostruiamo la sua leggenda

L’arrivo di Daniele Rossi al Boca Juniors ha riacceso i riflettori sulla storia dei xeneises, il club più italiano del Sud America. E il saluto dei tifosi (“Bienvenido tano!”) ha riportato a galla la vicenda di una squadra di calcio fondata da pochi emigranti, in gran parte liguri, che è diventata una delle società sportive […]

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Gianni Cerasuolo
La morte del grande campione

Il pianto di Lauda

Ha resistito a uno degli incidenti più terribili della storia della Formula 1 quando sembrava ormai una cosa sola con la macchina. Ma in realtà guidava con il cuore, come quando pianse di paura, in Giappone... Omaggio a Niki Lauda

No, non era un “computer”, Niki Lauda. Il freddo, distaccato viennese che programmava ogni cosa dentro e fuori le piste, secondo la vulgata giornalistica. Era emotivo, Niki, aveva la lingua tagliente e le cose non le mandava a dire. «La Ferrari ha una macchina di merda…» resterà la sua hit, non un giro di valzer, […]

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