Danilo Bonora
Qualche considerazione dentro le aule

La scuola è fallita?

La scuola, da decenni, è il fanalino di coda degli interessi pubblici del paese, affossata da burocrazia e psicologismi (tipo il "diritto al fallimento"...). E invece l'istruzione è il traino di una società sana. Come accade in altri paesi

Giusto un anno fa i quotidiani riferirono i risultati sconfortanti delle selezioni per i docenti nella scuola, con minime percentuali di ammessi. Gli interessati, sentiti dai giornali, parlarono di pessimi test «degni dei telequiz», dando prova di una notevole familiarità con l’entertainment di massa, meno con l’enciclopedia da esibire in sede di concorso. C’è da […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito di "Domani interrogo"

La scuola-frullatore

Non è solo un romanzo sulla scuola, il nuovo libro di Gaja Cenciarelli: è soprattutto un'indagine sull'amore che lega insegnanti e alunni. Un rapporto vitale che unisce le generazioni nel nome della scoperta della vita

C’è un’immagine, nel film The Queen, che resta impressa con la forza della simbologia e credo sia opportuno tirare in ballo a proposito di Domani interrogo di Gaja Cenciarelli (romanzo, già molti hanno detto o scritto, sulla scuola, uscito da Marsilio): mi riferisco all’apparizione del cervo maestoso nella boscaglia di Balmoral dove Elisabetta II, The […]

continua »
Paolo Petroni
Il fondatore della Casa delle Arti e del gioco

Nel mondo di Lodi

Omaggio al grande pedagogo Mario Lodi nel centenario della nascita: la sua lunga avventura accanto ai bambini ha sempre teso a costruire un mondo migliore, dove fossero garantite uguaglianza, fantasia e creatività

Dopo l’apertura delle celebrazioni con la Casa delle Arti e del gioco a Drizzona (Cremona), presente in collegamento il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, le iniziative andranno vanti tutto quest’anno, in cui cadono i cento anni dalla nascita, il 17 febbraio 1922, di Mario Lodi, di cui, quella Casa da lui fondata, porta avanti le idee […]

continua »
Silvia Mirabelli
La pandemia e gli adolescenti

Cercasi scuola

Dal tentativo di rientro a scuola in presenza al ritorno precipitoso alle lezioni a distanza: i ragazzi hanno vissuto pericolosamente l'arrivo della seconda ondata del covid. Vediamo perché

Ricordate com’era essere adolescenti? Andare a scuola con il mal di pancia per il compito in classe, correre per prendere l’autobus, aspettare il suono celestiale della campanella al cambio dell’ora. Essere adolescente già di per sé non è facile, ma com’è essere adolescente e “andare a scuola” durante una pandemia globale? Due studentesse romane, Alessia  […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
Sulla scuola dell’immobilità

Via la mascherina dalle parole

In questa fase X dell’anno Zero del Covid 19, mentre la ripresa scolastica “in presenza” ci dà l’illusione di un ritorno alla normalità, solo se la scuola si riappropria dei valori che contano allora può tornare a essere il luogo dell’incontro, il vero motore della ripartenza

Ci siamo di nuovo dentro. In effetti non ne siamo mai usciti, malgrado la fideistica negazione dei discotecari, il sermone blaterante di chi la mascherina l’ha parcheggiata nelle tasche già da qualche mese. Siamo di nuovo a fare i conti, con l’obiettivo di dimostrare, morti alla mano, reparti ospedalieri covid ancora con posti liberi, che […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
L'Italia prova a ripartire

Ritorno a scuola

È stato come il ritorno al piccolo mondo antico in versione Covid 19, quello di oggi nelle aule scolastiche. Sorrisi pochi, mascherine tante. Mi lavo le mani, è la sesta volta in due ore, domani chissà che tempo farà...

L’abbiamo chiamata così, ripartenza. E anche la scuola, lentamente e con mille problemi, sta provando a ripartire. Con lei dovrebbe riprendere la marcia finalmente anche l’intero Paese. Perché senza scuola, non c’è ripartenza, l’abbiamo detto. Restano esclusi dalla spinta all’avanzamento ancora i teatri e le biblioteche, stazionari per costituzione e lunga consuetudine. Sarebbero un pezzo […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
Verso la riapertura delle aule

Chi disfa la scuola

Il Covid ci ha dimostrato che ognuno dice la sua, salvo poi prendersela con chi non ha trovato la soluzione, anche se la soluzione non c’era (ormai lo sappiamo tutti). A scuola, per esempio, tra banchi, bus, mascherine, termometri, abbiamo dimenticato la cultura. E la formazione

Penso a uno di quei libri in edizione tascabile pubblicati negli anni Cinquanta, ereditato dai genitori o comprato su una bancarella dopo mille interiori note di giubilo, letto o consultato centinaia e centinaia di volte, un libro con la costola fatta a pezzi e le pagine che si staccano. Lo teniamo tra le mani e […]

continua »
Sergio Zoppi      
Interrogativi sul dopo covid-19

Il comò dell’istruzione

Il futuro obbliga scuola e università ad abbandonare desuete armature per dare risposte appropriate, non solo all'emergenza attuale. Una strada necessaria e da perfezionare, buttando all’aria i cassetti per progettare il nuovo

A pandemia domata (tre-quattro mesi, un azzardo?) le questioni nuove a cui governi e popoli saranno chiamati a rispondere non potranno essere rinviate, tanto meno accantonate. Le tentazione dei singoli Stati di rinchiudersi in se stessi potranno moltiplicarsi. Verrebbero spazzate via dai processi di globalizzazione delle produzioni e dei mercati, oggi irrinunciabili, pena la miseria […]

continua »
Giuseppe Lisciani
L'istruzione secondo “MicroMega”

Scuola senz’anima

La rivista diretta da Paolo Flores d'Arcais lancia proposte per una scuola italiana d'eccellenza rigorosamente statale. Idee scollegate, che svelano subito la loro debolezza e discutibilità. Come quella secondo cui lo studente non è nient'altro che un individuo in formazione: solo l'educazione pubblica lo legittimerà...

Un recente numero monografico di MicroMega, uscito a settembre 2014, porta in grembo la promessa di una scuola italiana «di eccellenza» (a patto, però, che sia rigorosamente statale!). Entrando nel corpo della rivista, ci si accorge che la promessa è balbuziente e sterile. Né manca qualche piccola stravaganza: ad esempio, studiare logica per non farsi […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
Ricomincia la scuola tra vecchi problemi

La scuola computer

Come dice Massimo Recalcati, ormai gli insegnanti puntano a inzeppare gli alunni di "files". Senza insegnare loro un aspetto fondamentale della vita: il Tempo Perso

Scrive Massimo Recalcati in L’ora di lezione (Einaudi), da pochi giorni in libreria, che la liquefazione della Scuola ha generato la «patologia diffusa» di un iperattivismo, che si traduce in un modo di procedere eccitato e mortifero. «Prevale oggi un modello ipercognitivista che vorrebbe emanciparsi completamente da ogni preoccupazione valoriale, per rafforzare le competenze a […]

continua »