Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Aspettando Beckett

Nel film su Beckett di James Marsh con Gabriel Byrne, tra mogli, madri e amanti, il vero assente è proprio lui, lo scrittore irlandese al quale si vuole rendere omaggio

Ho aspettato Beckett come si aspetta Godot, ma lui non è arrivato. E non perché Gabriel Byrne sia del tutto improbabile nei suoi abiti di tweed irlandese, ma perché Beckett non c’è nel film Prima danza, poi pensa, nel senso che lo spettatore non lo intravede nel taglio di un’inquadratura, in un punto di vista […]

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Paolo Petroni
Al Teatro della Pergola

Surreale Arrabal

Da Breton a Tzara, da Ionesco a Beckett («che detestava l'etichetta "teatro dell'assurdo"»), dal franchismo («che mi impediva di respirare») al surrealismo, Incontro con lo scrittore spagnolo Fernando Arrabal per i suoi novant'anni

Fernando Arrabal, spagnolo nato a Melilla in Marocco nell’agosto 1932, drammaturgo, poeta, narratore, pittore e regista, ha compiuto da poco 90 anni ed è considerato la modernità fatta persona, grazie al successo della definizione che ne dette Mel Gussow: “incarnazione delle tre icone della modernità, Surrealismo, Dada, Patafisica” cui lui tiene ad aggiungere il Movimento […]

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Giuliano Capecelatro
Su “L’ultimo atto del signor Beckett”

Il romanzo di Beckett

La scrittrice francese Maylis Besserie ha dedicato un bel romanzo agli ultimi giorni di vita di Samuel Beckett. E nel lento abbandono del corpo c'è il segreto di tutta la vita (e di tutta l'opera) del grande scrittore dublinese

«Samuel Beckett è senz’altro esistito, e ha senz’altro finito i suoi giorni in una casa di riposo chiamata Tiers-Temps, a Parigi, città in cui viveva in esilio da una cinquantina d’anni. Ma il mio resta un romanzo». Un romanzo. Il primo, dopo una serie di testi radiofonici. Un’operazione audace: rievocare gli ultimi giorni, il declino […]

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Nicola Fano
In margine alla morte del grande regista

Ricordare Peter Brook

Shakespeare, spiritualità, vuoto: sono le tre parole chiave del teatro di Peter Brook. Ecco perché occorre ricordarlo: da lui e dalla sua lezione bisogna ripartire per dare ancora un senso al teatro

Peter Brook ha insegnato qualcosa al teatro anche con la sua morte. Questa circostanza è propria dei grandi la cui “improvvisa” assenza (è sempre improvvisa, la morte, anche se sopraggiunge a 97 anni) impone riflessioni, analisi, considerazioni necessarie; come a ricapitolare quale strada ci aspetta a partire da ciò che è stato. Quel che è […]

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Sergio Buttiglieri
Al teatro Metastasio di Prato

Giorni infelici

Il regista Massimiliano Civica riporta in scena (con Monica Demuru) "Giorni Felici" di Samuel Beckett. E, immancabilmente, ne fa un epilogo sulla morte e sulla caducità delle nostre esistenze

In questi giorni poco felici, al teatro Metastasio di Prato, una coppia innestata in un iconico cretto che tanto ricorda quelli di Burri, tenta un vano insignificante dialogo. Lei, sempre issata alla sommità del cretto, immersa sino alla vita e lui nascosto alla base che emette rumori primordiali. Un dialogo fra i due che tanto ci fa […]

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Giuliano Compagno
"Orizzonti verticali" a San Gimignano

Soghomon e Krapp

Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari hanno presentato un bello spettacolo su Soghomon Tehlirian, l'armeno che nel 1921 uccise il ministro turco per riscattare l'eccidio del suo popolo; Giancarlo Cauteruccio torna su Beckett: due facce dello stesso (attualissimo) Novecento

Giunto alla nona edizione, “Orizzonti verticali” rinsalda felicemente l’incontro tra scena e letteratura. Per un festival di teatro, arti e lettere, ciò non sarebbe una novità, infatti la differenza è che Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari hanno realizzato nel tempo le loro intenzioni, difficili, di coniugare i linguaggi e di offrire a essi una […]

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Giuliano Compagno
In difesa di un progetto stracciato

Il caso Cauteruccio

Giancarlo Cauteruccio, uno degli artisti più significativi della sperimentazione teatrale degli ultimi decenni, è rimasto senza casa, perduta la memoria storica dei suoi spettacoli. Possibile che Firenze non abbia un luogo adatto alla sua ricerca?

La prima immagine di Teatri di Luce rompe il buio della pista deserta del Tenax, laddove all’inizio degli Ottanta la periferia nord-est di Firenze si era aperta alle emergenze musicali e artistiche. Ed ecco che subito s’intravede la sagoma di un magnifico adottato: si chiama Giancarlo Cauteruccio. Nel 1975 si era trasferito in Arno da […]

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Flavio Fusi
Vivere al tempo del covid

Aspettando Eliot

Il mondo è in attesa. Prima che venga sconfitta la pandemia, prima che l'inquilino scaduto lasci la Casa Bianca, prima che la politica torni a rappresentare gli uomini, prima che il tempo torni a mettersi in movimento e si riesca a riconoscersi umani

“Vivere è aspettare”, scrive Samuel Beckett. Aspettiamo, dunque, in questa grigia giornata stillante di pioggia lenta. Nel mesto autunno abbiamo chiuso le finestre e sbarrato i balconi che a primavera se ne stavano spalancati e ariosi. Questo nostro breve interludio di vita è diventato l’inizio di una lunga attesa. Attendiamo che le catene si allentino […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Corpi speciali"

Speciali fallimenti

Ernest Shackleton che raggiunge per secondo il Polo Sud, Samuel Beckett che perde l'amicizia di James Joyce perché non è innamorato della figlia: Francesca d’Aloja esegue i ritratti (reali o immaginari) di personaggi avvolti dalla luce del mito

Speciale il titolo e speciale questo quinto libro per Francesca d’Aloja (Corpi speciali, La nave di Teseo, pagine 263, 18 Euro), scrittrice a partire da Il sogno cattivo, primo romanzo – uscito nel 2006 – e fino ad allora attrice e regista. Pulsa al suo cuore un’idea (altri direbbe, un progetto) che ha una sorta […]

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Succedeoggi
In morte di uno scrittore multiforme

Miracolo Camilleri

Encomio di Andrea Camilleri: un grande intellettuale che ha saputo mettere in relazione Samuel Beckett e Georges Simenon trovando una strada per rendere popolare la lezione dell'avanguardia degli anni Cinquanta. A differenza degli "avanguardisti" di professione

Come non dire cose banali o trite o già dette, in morte di Andrea Camilleri? Ci sovvengono ricordi personali, comuni passioni o altri strani incastri di vita, ma queste, appunto, son cose personali e tali è meglio che rimangano. Semmai – mentre il mondo piange giustamente il padre del commissario Montalbano e l’inventore di una […]

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