Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Sentieri dell’anima

Poesia di invocazione, magica, incantata, inedita questa proposta oggi di Isabella Leardini, «poeta sapienziale» che «ricerca un soffio vitale ulteriore». Come in questi versi, in cui si rivolge agli spiriti invisibili che vivono accanto a noi

Versi inediti di Isabella Leardini. Da un libro ancora inedito. Come ben sa il lettore di questa rubrica, io scelgo una poesia e su questa concentro la mia attenzione, cercando di suscitarla nel lettore. Mai considero il libro da cui è tratta, si tratti dei Fiori del male o di un inedito di un nostro contemporaneo. Deve […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Come un cavallo

L’arte della similitudine in poesia è sapienza antica. Ecco allora Ibico, uno dei grandi lirici greci, a dimostrarlo. Nei versi in cui racconta di un nuovo amore in età avanzata: sarà all’altezza dell’impresa, ritroverà la giovanile vitalità?

Quando Eros con le sue ciglia inquietanti e inebrianti torna a visitarmi, io tremo. Di nuovo mi sono innamorato, di nuovo sono trascinato nelle reti di Afrodite, la dea dell’amore. Ma non sono più giovane: bramo e tremo. Ho già ceduto, senza esitazione, ma con un tormentoso dubbio: sarò all’altezza dell’impresa? Meravigliosa e crudele la naturalezza […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Nel tram dei sogni

Un «joyciano movimento delle parole in cui memoria e presente si fondono e confondono». Questo, secondo Roberto Mussapi, sono i versi di Franco Manzoni dedicati a Luciano Erba, poeta maestro, un «padre metafisico tra foglie a forma di cuore/ lungo un viale alberato in fiore»

Una lirica su un poeta che ti è stato maestro, o comunque il poeta che come un padre ti segue e accompagna. Franco Manzoni incontra, ricorda in questi versi, Luciano Erba, il poeta anziano che lo aveva seguito, ascoltato, forse anche indirizzato. Anche se poi ogni autore trova la prova via, quella di Manzoni è […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Sognando Pound

A cinquant’anni dalla morte del grande poeta, una mirabile traduzione di Patrizia Valduga dei “Canti I-VII”. Che realizza l’ambizione di ogni poeta che traduce: dare voce a una grande voce, sottomettendosi ma creando nel contempo la propria voce

In questi versi iniziali, nave, chiglia, flutti, mare divino, atra nave, corpi gravi di pianto, già si vede come la lingua poetica di Pound sia salpare, sia avventura, periglio, sfida, tremore. L’inizio strepitoso dei Cantos, poema di Ezra Pound, tra i massimi poeti del Novecento. Ispirandosi al capolavoro dantesco, scrive un’opera moderna in cui la poesia, pur nel […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Dura un istante la nostra fioritura

Mimnermo, qui tradotto da Roberto Mussapi, è un poeta-eroe come lo sono i lirici greci, condannati al presente. Non c’è per loro vita ultraterrena, solo un Oltretomba buio, popolato di ombre. Una condizione che esalta la loro maestria nel dire l’infinito nell’attimo

Forse mai come nei lirici greci la vita è breve: attimica, infinita, ma nell’istante. Poi l’Ade: la loro visione non conosce vita ultraterrena. L’ Oltretomba è popolato di ombre, vacue e vaghe, come quelle che incontrano Ulisse, l’ombra di chi fu Achille, e di sua madre. Non c’è speranza, tutto accade e si svolge qui, per […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La lezione di Catullo: il miracolo dell’amore

La potenza istantanea e cieca dell’amore, così come la esprimono i trobadori del rock (dagli Eurythmics a Bruce Springsteen) ha radici nella fibra di cui è intessuta Poesia. Come la canta il grande latino che ostinato resiste a una donna che fugge

The power of love, splendido song di Jennifer Rush, anni Novanta e, ancor più, The miracle of love, Eurythmics. La musica, non solo pop e rock, come in questi due casi, esprime la potenza istintiva e istantanea e cieca dell’amore più direttamente della poesia che da amore è generata e di fibra d’amore intessuta. Orfeo è […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Cosmica fraternità

Non si tratta di “buonismo”. Qui, in questi versi del bengalese Tagore, «uno dei fari del Novecento», Bontà e Bellezza appartengono all’origine, quella che avvicina a Dio, alla sua luce, alla sua gloria destinate a riflettersi sugli “uomini di buona volontà”

Con la magnifica naturalezza che incantò Yeats, il grande poeta bengalese Tagore attraversa il cosmo interamente, dal divino all’eros, dalla beatitudine alla visione, dai torrenti alle acque, agli spazi del cielo, dal corpo della donna al corpo mistico dell’universo.E il suo soffio è mosso da compassione, una fraternità cosmica, naturale, nulla di volontaristicamente “buono”.Tutto è […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

La notte di Shelley

Il poeta delle odi al vento occidentale, sommo autore di liriche brevi (come il suo amico John Keats, secondo solo a Shakespeare), svela la banalità della “buona notte”: nel silenzio e nel buio, nasconde «avventure e sventure dell’anima»

Ho consegnato a Feltrinelli, il mio Shelley. Il poeta delle odi al vento occidentale, alla bellezza intellettuale, all’anima del mondo. Straordinario, quanto nelle elegie e nei drammi in versi, pensiamo al suo Prometeo inspirato al capolavoro di Eschilo.Ma accanto alle elegie, ai poemi, ai drammi incantano, come nel suo amico John Keats (il massimo autore inglese di […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Lucrezio e la poesia di Milo De Angelis

“De rerum natura”, capolavoro universale amato dai maggiori lungo i secoli, tradotto da uno dei nostri maggiori di oggi. Che ricrea il poema, «tragico, con lampeggiamenti di vita felice», con lo stile «duro e alto» che gli si addice

Versi sulla materia, sulla natura, versi di meraviglia. Nel 1417 avviene una scoperta che cambierà la nostra visione del mondo. L’umanista toscano Poggio Bracciolini trova nell’abbazia di San Gallo, vicina al lago di Costanza, il manoscritto del De rerum natura, in italiano Della natura, o La natura delle cose, che sembrava perduto per sempre. Lucrezio, uno dei massimi poeti […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Il Leone nero e il Principe dei dubbi

Amleto secondo Wole Soyinka, grande drammaturgo e «scrittore in toto». Il suo teatro segna «il ritorno di un genere poetico delle origini greche» e riporta «la poesia al suo originario connubio con il teatro»

Quando vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1986, il primo conquistato da un africano, il cinquantaduenne Wole Soyinka era rappresentato come una rivelazione sulle scene londinesi. Grande drammaturgo, Soyinka è scrittore in toto: poesie sui miti universali, come Ulisse, romanzi che fondano un’epopea. Da Gli interpreti, ad Aké,romanzo di formazione, a L’uomo è morto, scritto durante la prigionia e la […]

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