Periscopio (globale)
Tutti i capolavori di Vermeer sono in mostra ad Amsterdam. Un'occasione unica per ammirare un pittore misterioso che ha attratto semplici spettatori e grandi letterati. E che nelle sue opere nasconde il segreto dell'apparente incompiutezza
La prenderò da lontano: da quel suggestivo e drammatico passaggio nella Recherche proustiana, per la precisione in La Prisonnière (La prigioniera), in cui Proust narra la morte di Bergotte, un romanziere-tipo con il quale in parte s’identifica. Cito il passo in questione, con qualche taglio, nella traduzione di Giovanni Raboni: “Morì nelle seguenti circostanze: in […]
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In ricordo di Pietro Citati
«Il tesoro che io inseguo è senza dubbio la letteratura. Un tesoro continuamente inseguito e perduto, perché il massimo segreto della letteratura sfugge. Eppure questa avventura bisogna ripercorrerla sempre, e in modo avventuroso». Addio al grande critico scomparso
Un altro addio. Questa volta rivolto a Pietro Citati, scomparso ieri a Roccamare, luogo amato dove, fin quando gli è stato possibile, si godeva le sue mitiche lunghe nuotate. Il grande critico, detentore di uno sconfinato sapere che spaziava dalla classicità (ha «inventato e costruito» la Fondazione Valla, divenendone Presidente Fondatore) alla letteratura contemporanea abbracciando […]
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Un saggio sulle Scritture
Nessun libro è più carico di storie, misteri, manomissioni e fraintendimenti dei Vangeli. Pietro Citati ne ha ricostruito la storia e la filologia. Mettendo insieme fede e gusto letterario
Se l’ambizione di qualsiasi libro venga scritto è quella di arrivare a dei lettori, non c’è forse altro libro, nella storia dell’umanità, che abbia raggiunto lo scopo in maniera più trionfale di quello composto – con più di una mano, e per via di omissioni, aggregazioni, agglutinazioni di brani, anche minimi, di originaria parola, così […]
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Carteggi 2/ “Un gomitolo di concause”
Pubblicate da Adelpphi, a cura di Giorgio Pinotti, le lettere scritte a Pietro Citati da Carlo Emilio Gadda tra il 1957 e il 1969. Quasi delle confessioni al giovane amico che rivelano il temperamento dell'autore del “Pasticciaccio”. Il quale, anche nelle missive, non si spoglia mai del suo linguaggio
Prendiamo a caso una lettera, ma del primo periodo (1957-1969): «Caro (dottor) Citati, dopo aver avuto la Sua cortesissima del 7 agosto…». Ecco, anche in questa parentesi, che poi scomparirà, c’è la complessa personalità di Carlo Emilio Gadda. Scriveva spesso al suo giovanissimo amico, col quale condivideva immensa cultura, educazione, rispetto e fastidio per le […]
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Il “Don Chisciotte” riletto dal critico
Nella scelta di rivisitare il capolavoro di Cervantes, così inattuale in questi tempi poco cavallereschi ma piuttosto kafkiani e leopardiani, l'implicito invito a mantenere il nostro spirito su una sfera più alta, a far convivere trascendenza e realtà
Sovraccoperta blu e crema con particolare di un quadro di Hopper; libro rigido, rilegato, suddiviso in diciassette – numero significativo – capitoli; «vertiginosi raccourcis» sul “Cavaliere dalla Trista Figura” che si snodano a fasi alterne «in pochi capoversi»: perché Pietro Citati, dopo Tolstoj, Kafka e Leopardi, ci parla con franchezza e padronanza del Don Chisciotte […]
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