Pierre Chiartano
Quarant'anni dopo

Ombre dopo Moro

La guerra fredda, le divisioni nelle Br e quelle nella Dc: vediamo - a partire da questo intreccio di interessi anche contrapposti - quali sono state le conseguenze del caso Moro sull'Italia dopo la caduta del Muro

Il rapimento di Aldo Moro fu un intreccio di “giochi” assai complesso, una sciarada violenta piena di cifrature. Pensate di guardare tre partite a scacchi dall’alto, su scacchiere trasparenti. Vi dovrete impegnare in un estenuante esercizio di concentrazione per distinguere a quale partita appartenga ogni mossa. Potreste sbagliare spesso e confondervi, assegnando una mossa al […]

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Pierre Chiartano
A quarant'anni dal rapimento

Il Moro di gomma

Una Paese a sovranità limitata, l ritorno della guerra fredda (che in Italia manovrava i due maggiori partiti), il lavorio dei servizi e i terroristi eterodiretti: è il momento di rileggere tutti i documenti del Caso Moro

Sono passati 40 anni dal rapimento e dall’esecuzione di Aldo Moro e della sua scorta. Centinaia di documenti sono stati desecretati, da quelli del Dipartimento di stato Usa a quelli di Kew Gardens in Inghilterra, il lavoro della commissione d’inchiesta parlamentare (di solito produttrice di carte inutili) ha consegnato una quantità di informazioni, dove la […]

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Pierre Chiartano
Le ipocrisie della lotta allo jihadismo

Il seme dell’odio

Il conflitto tra wahhabiti e sciiti, il ruolo del Qatar, il razzismo economico dell'Occidente... troppi elementi del risiko islamico sfuggono ai commentatori europei. Perciò accoltellatori e “autisti della morte” continueranno a proliferare

Avremmo dovuto attaccare questo pezzo con… «dopo l’ennesima strage a Barcellona sulle storiche Ramblas, siamo qui a farci le stesse domande, ad ascoltare gli stessi commenti, ad assistere alle stesse liturgie…» ma lo abbiamo giá scritto tante volte, dopo Parigi, Bruxelles, Nizza e ancora e ancora. Leggo commenti di colleghi, stimati, competenti, gente che il […]

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Pierre Chiartano
Gli equilibri tra Asia e Usa

The Trump After

Donald Trump sta scardinando, con metodo, tutte le istituzioni americane. Il risultato sarà lo svuotamento del concetto stesso di democrazia. Ma perché tutto questo? Per un cambio di élite o per un errore di "calcolo"?

«Determinismo idiota», è una definizione che riassume bene l’incapacità di leggere le dinamiche e i fatti della politica internazionale. I cambiamenti epocali avvenuti negli ultimi anni – la globalizzazione sfuggita di mano a chi pensava di poterla controllare, i “nuovi” meccanismi dei movimenti religiosi e sociali, i flussi migratori fintamente contrastati, il terrorismo “funzionale” – […]

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Pierre Chiartano
Lettera da Jakarta

Risiko islamico

L'Indonesia, con la sua tradizione "laica" e il suo recente boom economico è diventato il luogo in cui rischiano di scoppiare le contraddizioni tra chi usa l'islam a scopo politico e chi lo vive come uno strumento di nuova identità collettiva

Fattore Islamico in Indonesia. Sembra una formula ma non lo è. Il paese del Pancasila, della costituzione dell’armonia sociale, della comunità eterogenea è in pericolo. Lo testimoniano le difficoltà del presidente Joko Widodo (Jokowi) indebolito dalla perdita di uno sponsor internazionale come Obama, in uscita dalla Casa Bianca, e dalla fine della luna di miele […]

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Pierre Chiartano
Il caso Jakarta

Lampi sull’Indonesia

La più grande manifestazione di piazza degli ultimi tempi da parte delle organizzazioni islamiche è un campanello dall'allarme per il presidente Jokowi: anche qui la situazione sta diventando esplosiva

Venerdi mattina, ore 11.30. Sono nel traffico di Depok a sud di Jakarta vicino alla University of Indonesia. Il mio Go-Jek, moto-taxi che funziona con una app, va come una scheggia. Slalom continuo nel traffico mattutino, che a Jakarta significa intasamento costante (macet). Un’amica dell’ambasciata italiana mi ha avvisato che stanno chiudendo le strade intorno […]

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Pierre Chiartano
Tra Oriente e Occidente

Ritorno a Jakarta

“Pulang“ di Leila Salikha Chudori è un romanzo struggente sospeso tra Jakarta e Parigi, alla ricerca di un'identità sempre in bilico tra passato e presente. Con il cuore in Indonesia

«Ero consapevole che ogni volta avessi pronunciato il nome di Surti il mio cuore avrebbe avuto un sussulto e si sarebbe scalfito». Sono le parole di Dimas, giornalista indonesiano, rifugiato politico nella Parigi sessantottina, uomo innamorato con in mano i pezzi di una emozione travolgente e silenziosa. Un amore che si confonde nel tempo, nei […]

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Pierre Chiartano
Cartolina da Ankara

Il piccolo golpe

Il giorno dopo, il mancato colpo di stato in Turchia appare come una pura follia, un calcolo sbagliato fatto da quel pezzo di esercito in rotta con Erdogan. Contando sul silenzio/assenso occidentale

Del golpe di Luglio in Turchia si parlerà a lungo. E sarà difficile darne una versione imparziale. Già si leggono fesserie su “moschee”,  “caserme” e “golpe anti-islamico”. È dunque evidente l’intenzione da parte di alcuni media sia europei che americani di collocarlo come “risposta” disperata a una deriva islamista. Alcuni giornali parlano già in termini […]

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Pierre Chiartano
Cartolina da Tunisi

Regeni e la guerra

La memoria della vittoria nel Secondo conflitto mondiale dovrebbe (forse) farci capire meglio quale guerra stiamo perdendo in Nord Africa. Da soli. Battuti dagli "alleati"...

È il 25 Aprile, Festa della Liberazione. Dovrebbe essere una celebrazione condivisa da tutti gli italiani, non fosse altro che per ricordare un nuovo inizio, un voltar pagina dopo un’immane tragedia invece è diventata un’occasione per fare distinguo, per riaprire vecchie ferite identitarie che l’Italia politica e intellettuale non ha mai voluto affrontare, per “pigrizia” […]

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Pierre Chiartano
Il sangue e la ragione

Distrazioni occidentali

L'ennesima strage nel cuore dell'Europa ci impone di riflettere ancora una volta sugli errori fatti nel (non) capire che cosa è successo nel mondo arabo. Per esempio, aver scambiato una cultura sociale come una mera questione religiosa, per di più destinata a tramontare

Anche Bruxelles, pochi giorni dopo l’arresto di Salaeh Abdeslam, uno degli jihadisti a delle menti degli attacchi di Parigi, è stata ferita dal terrore. Sono stati colpiti aeroporto e metropolitana, luoghi prediletti e prevedibili bersagli del terrorismo. Come è possibile che una città presidiata e controllata possa essere stata teatro di attacchi multipli? L’intelligence, come […]

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