Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Maccari e Palazzeschi

Il libro più compiuto illustrato dall’artista senese fu “Bestie del 900” dello scrittore fiorentino, edito da Vallecchi nel novembre 1951. Mirabilmente, il testo dei racconti e le illustrazioni «si rincorrono e si fondono in un’unica realizzazione d’arte»

Tra i maggiori illustratori del Novecento si può annoverare Mino Maccari, al quale si devono non solo alcune delle copertine più belle del cosiddetto “secolo breve” ma anche edizioni originali commentate dalle sue tavole raffinate e, al contempo, irriverenti. Scegliere è oltremodo difficile, trattandosi di numerosi titoli: si passa infatti da La loterie clandestine di […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

A colpi di pamphlet

Le tappe della querelle tra Artaud e Breton, all’interno del movimento surrealista, sono scandite da una serie di testi in cui i due autori si rimproveravano a vicenda la diversa interpretazione della rivoluzione che cercarono di mettere in atto in quella stagione «breve e folgorante»

L’adesione di Artaud al movimento surrealista si situa dopo la lettura da parte di Breton della Correspondance avec Jacques Rivière che esce, con il titolo Une corrispondance, nel n. 132 del 1° settembre 1924 della «Nouvelle Revue Française», all’epoca diretta proprio da Rivière. Breton si entusiasmò alla lettura del carteggio e, di lì a poco, […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Rebora, la poesia in odio alla poesia

Storia editoriale dei “Frammenti lirici”, raccolta di «versi acerrimi e spigolosi, emblematicamente dedicati “Ai primi dieci anni del secolo ventesimo”». Dopo molte revisioni, furono pubblicati presso la Libreria della Voce nel 1913

In data 14 gennaio 1912 Clemente Rebora scriveva all’amico Angelo Monteverdi: «se hai tempo d’informarti intorno all’eventuale spesa per l’impressione (nel senso materiale della parola!) dei miei Frammenti lirici, eccotene alcuni dati: saranno una cinquantina, dei quali una quindicina fra i 50 e i cento versi – formato tipo Quaderni della Voce (si dice in […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Mario Luzi “in erba”

La casa di Castello, il tempo lontano del mito domestico, «l’inesorabilità della sua abolizione», il «sottile intenerimento» generato dal ripensarci… Storia della prima raccolta del poeta fiorentino nelle due edizioni, quella del ’35 e quella del ’42. E di un incredibile ritrovamento…

«Tra il ’34-’35 scrissi parecchie poesie abbastanza omogenee, poi sfrondate, forse anche troppo impietosamente. Ne pubblicai un gruppo ne La barca, il mio primo libretto. Allora era molto più semplice, forse, la cosa. Io non supponevo di dover trovare un editore. L’editoria della poesia allora non c’era. E questo semplificava in un certo modo le […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Sotto il segno dei Meidosems

Arte e scrittura nel libro più ricercato di Henri Michaux. Protagonisti esseri immaginari dalle sembianze cangianti che rappresentano una «paradigmatica messinscena dell’ambigua predisposizione dell’uomo a sopraffare l’uomo»

Meidosems si può considerare uno dei libri più ricercati di Henri Michaux, in virtù del fatto che riesce a coniugare splendidamente arte e scrittura. Uscì per le Éditions du Point du Jour dell’amico René Bertelé che nel 1946 aveva pubblicato sia la raccolta Apparitions, arricchita da alcune illustrazioni dell’autore, sia Peintures et dessins (nello stesso […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Il caso Delfini

Fin dal “Ritorno in città” è paradossale che in un contesto editoriale importante, i testi dello scrittore modenese non abbiano avuto una diffusione adeguata al loro valore. Con un'unica eccezione per “Il ricordo della Basca”, recuperato nell'82 da Einaudi

È quasi doveroso in questa rubrica affrontare il caso editoriale di Antonio Delfini, autore irregolare che per tutta la vita si misurò con ogni tipo di pubblicazione: dal libro al manifesto, dai periodici al collage. Alcuni volumi sono introvabili, come Marantogide, dal curioso titolo ricavato dalla fusione dei nomi dello stesso Delfini e di Gino […]

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Pasquale Di Palmo
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L’opera ferita di Dolores Prato

Storia del romanzo che rese celebre la scrittrice nata a Roma nel 1892 e che, al momento della pubblicazione, era quasi novantenne. Un caso letterario, pubblicato per la prima volta da Einaudi dopo i tagli di Natalia Ginzburg, editor d’eccezione

Con il passare del tempo e la progressiva pubblicazione di testi inediti ritrovati (l’ultimo in ordine di tempo è Educandato, dato alle stampe da Quodlibet nel 2023) la figura di Dolores Prato comincia a delinearsi più esaurientemente attraverso le sue molteplici espressioni. Nata nel 1892 a Roma da genitori che non la riconobbero e l’affidarono […]

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Pasquale Di Palmo
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Il velocipede di Riccardo Bacchelli

A proposito de “La ruota del tempo - Scritti d’occasione” dell’autore emiliano. Pubblicato nel 1928, è stato il secondo titolo della collana nata da una costola della rivista di Leo Longanesi “L'Italiano”, tipico esempio di cultura “strapaesana”

Il primo libro dell’Italiano editore in Bologna uscì nel 1927 con il titolo Pane bigio di Telesio Interlandi, intellettuale fascista che dirigerà la famigerata rivista antisemita «La difesa della razza» e scriverà l’opuscolo Contra judaeos, licenziato da Tumminelli nel 1938. Il volumetto, prefato da Vincenzo Cardarelli, conteneva una serie di scritti politici, il cui tenore […]

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Pasquale Di Palmo
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Le uova di Pisto

Storia dei due libri d’esordio ripudiati di Romano Bilenchi: “Vita di Pisto” e “Cronaca dell’Italia meschina”. Appartenendo agli anni della sua adesione al fascismo (da lui inteso in senso rivoluzionario e anti-borghese), lo scrittore toscano ne prese successivamente le distanze

A volte i libri più ricercati dai collezionisti riguardano testi che sono stati rifiutati, dopo la pubblicazione, dai loro stessi autori. È il caso di Vita di Pisto (Il Selvaggio, 1931) e Cronaca dell’Italia meschina ovvero Storia dei socialisti di Colle (Vallecchi, 1933), i due libri d’esordio dello scrittore toscano Romano Bilenchi. Si trattava, in questo […]

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Pasquale Di Palmo
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I due esordi di Raboni

«Il mio primo libro è il secondo – o viceversa», raccontava il poeta riferendosi a “Il catalogo è questo”, pubblicato, quasi per gioco, dall'amico Lampugnani Nigri nel 1961, e a “Insalubrità dell’aria”, voluto da Vanni Scheiwiller (All'insegna del pesce d'oro, 1963). Ecco come andò…

L’esordio poetico di Giovanni Raboni avviene nel 1961 con una raccolta contenente quindici poesie intitolata Il catalogo è questo, chiaro omaggio alla famosa aria del Don Giovanni mozartiano. Il volumetto, edito da Lampugnani Nigri di Milano, contiene una nota introduttiva di Carlo Betocchi, estrapolata da due lettere indirizzate all’autore. «Posta in essere la realtà, a […]

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