Filippo La Porta
In memoria di un intellettuale atipico

Storia di un italiano

Ricordo di Giampiero Rubei, animatore del jazz romano: una gioventù di estrema destra e una maturità da cosmopolita delle passioni. Pieno di contraddizioni

Ho conosciuto Giampiero Rubei, uno degli artefici del jazz a Roma, 10 anni fa parlando di Celine (su cui organizzammo insieme una serata al festival di Villa Celimontana), autore maledetto, scandaloso,  populista, terminale, immenso, a volte ripugnante, autolesionista. Irriducibile a ideologie e schieramenti, e che entrambi amavamo (accanto, ma per me decisamente meno, a Drieu La Rochelle). […]

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Adriano Mazzoletti
Da domani al Parco della Musica di Roma

Conversazioni in jazz

Affidato a Kenny Barron e a Dave Holland il concerto di apertura del festival romano. Due grandi nomi che insieme agli altri appuntamenti in programma confermano un'inversione di tendenza: dare al jazz quel che è del jazz. Come a “Umbria Jazz Winter” (dal 27 dicembre) dove si celebreranno i 50 anni di “A Love Supreme”

L’estate appena trascorsa ci aveva gettato nello sconforto, ai maggiori festival e rassegne dedicate al jazz la presenza di complessi rock, pop oltre a esponenti della canzone, della musica leggera e del varietà, erano a volte in maggioranza rispetto ai musicisti jazz. Anche il festival svizzero di Ascona, che per anni era stato il baluardo […]

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