Riccardo Bravi
La scomparsa di un testimone del '900

Albert Memmi, l’uomo e la patria

Albert Memmi, con Leopold Sédar Sénghor, Aimé Césaire e James Baldwin, è stato uno degli intellettuali che meglio hanno scandagliato la falla novecentesca del colonialismo. Fino a sovrapporre la patria con l'identità

Di Albert Memmi è arrivato poco in Italia, quasi niente. Lo scrittore e saggista franco-tunisino, morto a 99 anni venerdì scorso 22 maggio, al contrario ha acceso il dibattito francese sulla decolonizzazione quando ancora si credeva che alla figura del colonizzato facesse seguito immediatamente quella del decolonizzato. Sogno romantico, capeggiato da Frantz Fanon, al quale […]

continua »
Mario Di Calo
Visto al Palladium di Roma

Un Genet borghese

Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina portano in scena una nuova versione del capolavoro di Genet dove la forza eversiva del testo trascolora in una sorta di dramma borghese

Caposaldo del teatro del Novecento, Le Serve di Jean Genet, è un dramma/commedia di un’importanza capitale nella nuova drammaturgia contemporanea: a scoprire e “sdoganare” questo autore fu Jean-Paul Sartre con il celebre saggio Santo Genet, commediante e martire. Le Serve si basa sulla menzogna, sul travestimento, sul rifratto (ispirato ad un episodio di cronaca). Si […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Tra filosofia e letteratura

Rileggere Sartre?

Misurare il pessimismo esistenzialista espresso in romanzi "difficili" come «L’età della ragione» di Jean-Paul Sartre ci dà il senso del menefreghismo e dell'abisso di superficialità in cui siamo sprofondati

Ho finito appena di ri-leggere L’età della ragione di Jean-Paul Sartre. Come accade spesso con questo genere di libri, io l’avevo letto in piena adolescenza ma solo a metà. Troppo angosciante per le mie inquietudini di allora. Però non mi ero mai rassegnato a fargli fare la fine del classico libro da collezione delle buone […]

continua »
Adriano Mazzoletti
Un libro per Natale

Il jazz negli scatti di Jean-Pierre Leloir

Non solo immagini dei più grandi, ma anche ritmi e melodie di dischi introvabili recuperati dall’immenso archivio del fotografo francese, testimone chiave di un’epoca e di un genere musicale nella Parigi ruggente… Tutto disponibile in un cofanetto edito da Egea

Quando il grande pianista Martial Solal, durante i suoi concerti, presentava un brano dal titolo Leloir est cher, erano molti coloro che si chiedevano se cher era riferito al fatto che Jean-Pierre fosse particolarmente amato, oppure notevolmente costoso. Conoscendo bene quanto Martial fosse un fine umorista, era prevedibile che quel “caro” si riferisse al fatto […]

continua »
Lidia Lombardi
Licei capitolini in scena

Il pane di Oreste

Tra le tante, lodevoli iniziative di “Classici dentro” anche la messa in scena a Palazzo Altemps de “Le Mosche” di Sartre, realizzato da studenti e professori di storici istituti come Giulio Cesare, Virgilio e Visconti. A dimostrazione che il nutrimento culturale è ancora un buon investimento...

Chapeau ai ragazzi del classico, ai loro professori, ai loro presidi. Chapeau alla letteratura del mondo antico e a quella dei secoli appena trascorsi. Alla scultura antica, alla bellezza e al carisma della città eterna. Alla parola, il verbo, che scava nell’animo, fa ridere, piangere, temere. Che rilancia le eterne domande sull’esistenza. Tutto questo ci […]

continua »
Angela Scarparo
Libri dimenticati: "Contro l’interpretazione"

A che serve l’arte

La filosofa americana Susan Sontag in una splendida raccolta di saggi attaccò anche Sartre nel nome della funzione sociale dell'estetica. A che serve la critica? Si può parlare di bene e male quando si analizza un'opera d'arte?

«… viola tutte le norme della decenza stabilite per i critici; la sua è critica per immersione senza linee di guida», dice Susan Sontag rivolta a Jean Paul Sartre nel suo saggio  “Genet di Sartre”, uno dei pezzi appartenenti alla raccolta, Contro l’interpretazione. Pubblicato in Italia la prima volta nel 1967 (e ristampato nel 1998 con […]

continua »