Anna Camaiti Hostert
In margine alla premiazione/1

Oscar vs Netflix?

Agli Oscar non è andato tutto come previsto. In una cerimonia un po' noiosa, ha vinto il politicamente corretto (e in tempi trumpiani è già qualcosa...) e ha perso la guerra tra Netflix (e Amazon Prime) e Hollywood.

«Noi non siamo le host della cerimonia dell’Oscar e il Messico non pagherà per il muro». Così ha esordito Maya Rudolph una delle tre comedian (le altre erano Tina Fey e Amy Poler) che sono salite sul palco di una cerimonia senza presentatori ufficiali, giunta alla sua 91 esima edizione. Che, bisogna dire, è andata […]

continua »
Flavio Fusi
Cronache infedeli

Io sono più nero di te

“Green Book”, “Se la strada potesse parlare” e “Black-k-klansman”: tre film, tre storie di riscatto nero nascondono (bene) la realtà dell'America di oggi: la questione razziale non è risolta. E l'odio trumpiano per i latinos è solo un modo per confondere vittime e carnefici. Con questo articolo, Flavio Fusi inizia a collaborare con Succedeoggi

«Minchia dottore, questa è la sua gente!». Inverno 1962: tra uno scroscio di pioggia e una tempesta di neve, l’italoamericano Tony lip Villalonga, autista tuttofare, accompagna l’eccelso musicista nero Don Shirley (doc) in una rischiosa tournée negli stati razzisti del Sud degli Usa. Le parti sono da subito rovesciate: il bianco è un proletario rozzo […]

continua »