Giuliano Compagno
"Orizzonti verticali" a San Gimignano

Soghomon e Krapp

Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari hanno presentato un bello spettacolo su Soghomon Tehlirian, l'armeno che nel 1921 uccise il ministro turco per riscattare l'eccidio del suo popolo; Giancarlo Cauteruccio torna su Beckett: due facce dello stesso (attualissimo) Novecento

Giunto alla nona edizione, “Orizzonti verticali” rinsalda felicemente l’incontro tra scena e letteratura. Per un festival di teatro, arti e lettere, ciò non sarebbe una novità, infatti la differenza è che Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari hanno realizzato nel tempo le loro intenzioni, difficili, di coniugare i linguaggi e di offrire a essi una […]

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Giuliano Compagno
L'estate del nostro scontento?/9

Leopoli, solo andata

«Atterro a Lviv che nel frattempo è già risorta ed è primo pomeriggio. Ero in cerca di quell’Altrove che Bernhard avvertiva nel suo muoversi verso un luogo prescelto...»

Ci sono versi a chiudere che aprono le porte dell’esperienza. Come questi di Vittorio Sereni:Tendo una mano. Mi ritorna vuota. Allungo un braccio. Stringo una spalla d’aria. All’uscita dall’ultima galleria il sole non ferisce più. Quando ciò accade, l’inciso di un altro rigo annuncia che un uscio “si è aperto altrove”. Per mio errore avevo […]

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Giuliano Compagno
In difesa di un progetto stracciato

Il caso Cauteruccio

Giancarlo Cauteruccio, uno degli artisti più significativi della sperimentazione teatrale degli ultimi decenni, è rimasto senza casa, perduta la memoria storica dei suoi spettacoli. Possibile che Firenze non abbia un luogo adatto alla sua ricerca?

La prima immagine di Teatri di Luce rompe il buio della pista deserta del Tenax, laddove all’inizio degli Ottanta la periferia nord-est di Firenze si era aperta alle emergenze musicali e artistiche. Ed ecco che subito s’intravede la sagoma di un magnifico adottato: si chiama Giancarlo Cauteruccio. Nel 1975 si era trasferito in Arno da […]

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Giuliano Compagno
È morto Diego, viva Diego

Impossibile Maradona

Di Maradona vogliamo celebrare il passaggio simbolico nel mondo dei giochi, il suo resistere a ogni idea di combinazione, di perfezione. E la sua fallibilità, che andava ben oltre l’ipocrisia di quella società di compulsivi a cui egli non apparteneva

Diventai del Napoli che ero un bambino in cerca di una maglia. All’epoca, se non avevi un padre tifoso oppure legatissimo alla città natìa, la squadra la sceglievi verso i sei anni e non era mai la stessa del fratello maggiore. Enrico era già della Roma e quell’estate il Napoli aveva acquistato un giocatore formidabile: […]

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Giuliano Compagno
Covidiario di un Contagioso

Foucault e l’incertezza

Il nostro Giuliano Compagno è positivo. Ha deciso di raccontare la sua esperienza - dura - con il Covid. Questo è l'inizio del suo diario (con l'incertezza della malattia e la percezione di una battaglia tutta da combattere) che diventerà un libro, "Referti letterari", in uscita a gennaio prossimo

Sabato mattina 17 ottobre, al terzo colpo di tosse, mi domandai molto seriamente se sarebbe stato meglio dar retta a Croce o a Kant. Al quarto smisi di confidare in un errore impuro. Al quinto, infine, mi chiesi se non sarebbe stato il caso di abbandonare l’incertezza e di lì andare a vedere. E allora […]

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Giuliano Compagno
Lamento in morte di un poeta

Gabriele Galloni, poeta

Gabriele Galloni era molto più che una promessa della nostra poesia. Nei suoi versi abitavano un candore e una torbidezza che davano sempre alla luce un gemito o un sorriso che nessuno si lasciava mai dietro, neanche voltata pagina

Vi era una forma di carisma a sostenere la figura di Gabriele Galloni, e in un poeta questo è un segno importante. Come accennare a un sogno che il lettore sente e proseguirà. È quel che è accaduto alla notizia che Gabriele non c’era più. Per sua volontà, se può chiamarsi tale, si era distaccato. […]

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Giuliano Compagno
Il festival di San Gimignano

Il vento dell’attore

Virgilio Gazzolo, Carla Tatò, Giancarlo Cauteruccio, Alessio Martinoli, Angela Torrioni Evangelisti, Sergio Basile: il festival "Orizzonti Verticali” si è chiuso nel segno dell'arte dell'attore. Con un ricordo di Carlo Quartucci

Il Protagonista si lamenta della sciatteria del birraio. Ciò anima la curiosità dei vecchi, i quali chiedono di cosa egli stia parlando: «Di birra!» Non ci credono: di birra senza allusioni, senza allegoria o sottintesi? «Dice che nella birra galleggiano i moscerini. Quando lui dice birra vuol dire birra, e un moscerino è solo un […]

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Giuliano Compagno
Il festival "Orizzonti verticali"

Le parole che restano

Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari hanno inaugurato la loro rassegna di culture teatrali con uno spettacolo-performance ispirato alle pagine "perdute" nei giorni della chiusura per il Covid. Un modo per consegnare la parola al tempo

L’Ottava edizione del festival di cultura teatrale Orizzonti Verticali, la più incerta e la più difficile che si potesse immaginare, resta nel solco delle ultime cinque e in un certo senso ci gira intorno. Si perdono quelle definizioni che nel recente vissuto della scena italiana erano state abusate, e spesso riprese dal “terzo linguaggio di […]

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Giuliano Compagno
Il telefonino del magistrato

Modello Palamara

L'Italia di oggi è quella dei Luca Palamara dove impazza una mondanità sbarazzina (tra il salotto e la tv) che calpesta regole e morale. E la candida ammissioni delle "correnti" in magistratura è un ossimoro che offende la giustizia

Quel mattino di febbraio del 2004 con mia madre ci trovavamo in piazza Capo di Ferro. Mi era seduta accanto in un’aula un po’ solenne e le tenevo affettuosamente la mano. «Grande conoscitore dell’ordinamento e soprattutto delle norme processuali tanto civili quanto amministrative, egli con la sua probità intellettuale e la sua ferrea logica, rendeva […]

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Giuliano Compagno
Un racconto ritrovato dopo 23 anni

Innocua la memoria

«Gli indiani credono che dopo alcuni anni i morti ci lascino per intraprendere la loro strada definitiva. È un pensiero per una metà felice, per l’altra affliggente. Almeno ricordassi, di quaggiù, futili episodi che ci prendevano attenzione»

Scendendo dal sagrato della solita chiesa dove speriamo di incontrarci a intervalli regolari, ho posato lo sguardo sui polsini della camicia e mi sono reso conto di non indossare un capo adatto alla tua commemorazione. Non ho provato imbarazzo. Il disegno era a righe larghe bianche e rosse e mi ha fatto pensare alla nostra […]

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