Giuliana Vitali
Un libro pubblicato da Edilet

Il teatrino degli ultimi

«Piccoli quadri romani», una raccolta di dieci pezzi teatrali di Paolo Vanacore, racconta il degrado della Capitale visto con gli occhi di un disincantato (e arrabbiato) napoletano

Leggere Piccoli quadri romani (Edilet editore, 131 pagine, 10 euro), nuovo lavoro dell’autore teatrale e scrittore napoletano Paolo Vanacore, è come ritrovarsi tra i personaggi di un film di Monicelli; penso a Parenti serpenti, l’ipocrisia familiare che aleggia tra le mura della casa di Saverio e Trieste e alla foto di rito con l’autoscatto. Il […]

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Giuliana Vitali
Una riflessione tra poesia e cinema

Sterminator Leopardi

Il rifugio nella poesia, la vitalità umiliata, la gobba, le puttane e l'«aria buona» di Napoli: il Leopardi di Martone/Germano è un rivoluzionario mancato; che rivolge la violenza contro se stesso

«Così ho pensato di andare verso la grotta, in fondo alla quale, in un paese di luce, dorme, da cento anni, il giovane favoloso»: queste le parole di Anna Maria Ortese, dette durante una visita alla tomba di Giacomo Leopardi nel Parco Virgiliano di Piedigrotta, a Napoli. Il giovane favoloso, così lo chiama; appellativo ripescato […]

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Giuliana VItali
In ricordo di Francesco Di Giacomo

Musica della felicità

«Il Banco del Mutuo Soccorso voleva fondere jazz, rock e musica sinfonica proprio mentre la dance stava cominciando a sfondare il mercato...»: parla il clarinettista della band, Alessandro Papotto

Francesco Di Giacomo, voce storica del Banco del Mutuo Soccorso (la storica band formata anche da Rodolfo Maltese, Vittorio Nocenzi, Tiziano Ricci, Maurizio Masi, Filippo Marcheggiani e Alessandro Papotto), è scomparso a Febbraio di quest’anno. Aveva sessantasei anni quando, per un incidente stradale a Zagarolo, è morto. Francesco ha lasciato una profonda crepa, non solo […]

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Giuliana Vitali
Un racconto inedito

Vite in apnea

«I miei occhi fissavano il fondo vuoto e scuro dell’antico cratere di Miseno fino all’attimo in cui ho perso l’equilibrio e sono caduta in quelle acque giallastre». Doppia avventura di mare

La barca era inclinata e lasciava una scia schiumosa intanto che virava verso sinistra. Scrutavo l’acqua torbida e buia con una mano, lentamente. Le ferite aperte sulle dita mangiucchiate mi davano dolore al contatto con il sale. Accanto a me, i sorrisi dei miei amici risucchiavano l’echeggiare denso della luce del vespro, quando la Stella […]

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Giuliana Vitali
Tre prose poetiche dimenticate

Cardarelli perduto

Storia di tre inediti del grande poeta, arrivati un po' per caso un po' per affetto nelle mani di una nostra collaboratrice. Donati da Michela Bucci, moglie di Fabrizio Onofri

L’anno scorso, per un curioso concatenarsi di eventi, mi è capitato di ricevere tra le mani delle pagine preziose di scritti composti e firmati da Vincenzo Cardarelli, grazie a Michela Bucci. Non è stato il suo primo dono, qualche tempo prima mi aveva dato un libro sulle Quattro giornate di Napoli. Ci teneva tanto e […]

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Giuliana Vitali
Analisi di un rito di protesta

Capitale ambientale

Storia di una manifestazione contro una cava di tufo a Chiaiano, vicino Napoli. Le facce, gli slogan, la rabbia. E le speranze fallite, come un canto senza più voce

«C’rè? Stat’ jenne à manifestazione signora? C’ stanno accrenno, è o’ vero?», mi domanda un uomo grosso, sulla cinquantina. Gli occhi provocatori in attesa di una mia facile risposta. Sorrido annuendo con il capo e continuo a fotografare la baracca prossima alla Rotonda Titanic a Marano di Napoli. Una scritta a caratteri cubitali: «Presidio permanente […]

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Giuliana Vitali
Lettera da Napoli

Il pontile di Bagnoli

Dai miti antichi all'Italsider che fu, dalla rosa dei venti alla città della scienza. Viaggio in una delle zone più affascinanti e abbandonate dello skyline napoletano. Tra memoria e degrado

Bagnoli è il quartiere dove è cresciuto mio padre. Nacque nella camera da letto dei suoi genitori. In un vecchio palazzotto in Via di Niso. Nel reticolato, le numerose e piccole vie, dai nomi epici, s’inseguono lentamente per poi fuggire verso il mare, per mezzo di una lingua di cemento sospesa sull’acqua che si prolunga […]

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