Giuseppe Grattacaso
A proposito de “Il mio Enea”

Enea e Caproni

Curati da Filomena Giannotti, Garzanti ripubblica tutti gli scritti di Giorgio Caproni dedicati al mito di Enea. Nella contiguità con l'esule solitario (anche se padre e figlio contemporaneamente), il grande poeta trova le ragioni di una sua passione costante

Nell’estate del 1948 Giorgio Caproni a Genova incontrò Enea. Fu un incontro decisivo per la sua attività di poeta, l’emozione che ne derivò avrebbe accompagnato lo scrittore per il resto della vita. Ce lo racconta lo stesso Caproni in una serie di articoli, scritti in epoche diverse e in particolare negli anni del dopoguerra, ora […]

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Giusi Quarenghi
Il “Ceppo” in tre parole /3

Corpi Nomi Luce

“Basuràda” è l’ora in cui il tramonto si avvicina e «il giorno pare già precipitato nella sera». Ma all’improvviso la luce riesplode, simile all’aurora. E “Basuràda” è il titolo della raccolta con cui la poetessa lombarda concorre al Premio Ceppo Poesia

Corpi – «Perché i versi non sono, come si crede, sentimenti. Sono esperienze»: così Rainer Maria Rilke nei Quaderni di Malte Laurids Brigge. I versi dunque fanno, di quello che ci capita, esperienza, nel senso che le danno corpo e ne sono quel che resta, significante e vivo: corpo sensibile, messo al mondo e che […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Genova per Caproni

Come quello di Dino Campana, anche l’incontro del poeta toscano con la città della sua formazione è memorabile. Una geometria di strettoie e ostacoli, buio e ombre predisposti all’evento e alla scomparsa. Gli elementi della città primordiale, delle origini, la cui voce è il vento…

I nostri lettori hanno assistito all’incontro fatale di Dino Campana con la città di Genova. Altro approdo alla capitale marinara, altra scossa, altro, creativo questa volta, inebriante, sconvolgimento: Giorgio Caproni, un grande poeta del Novecento, delle felice generazione dei Luzi, Bertolucci, Bigongiari. «Con me, mentre un cerino/ mi si sfaceva bagnato/ fra le dita, alla […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Marco Vitale

Elegia canaglia

Baudelaire diceva che gli elegiaci sono delle canaglie, ricorda il poeta napoletano autore di una poesia, appunto, “elegiaca”. Ma la sua delicata poetica sta nel solco della vita, coi suoi dolori, le perdite, il senso di precarietà… oltre all’amore

Nato a Napoli ma residente a Milano, Marco Vitale è autore di varie raccolte poetiche, tra le quali segnaliamo Canone semplice (2007) e Come da un lungo sonno (2009). Saggista e traduttore dal francese, Vitale ha pubblicato nel 2016 la silloge Diversorium (100 pagine, 12 euro) per le Edizioni Il Labirinto che si configura come […]

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Domenico Calcaterra
Una conferenza del 1982

Caproni singolare plurale

La Italo Svevo ripubblica un lontano "discorso sulla poesia" di Giorgio Caproni dal quale risalta la sua ambizione di scoprire verità personali che aspirano a diventare condivise

Non mi stupirei se Edgardo Franzosini, maestro nel raccontare storie vere di personaggi poco noti, dopo le vicende del cardinal Ripamonti, dell’attore Bela Lugosi o dello scultore Rembrandt Bugatti, decidesse di dedicare il suo prossimo romanzo alla biografia di Pietro Tordi, uomo di teatro (anche nella vita). E magari scegliendo questo strampalato titolo: L’uomo che […]

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Alberto Fraccacreta
L'ezleviro secco

L’oggetto vivente

Viviamo un'epoca dominata da oggetti che sembrano vivere di vita propria: ma uno smartphone ci aggredisce senza conquistare il valore trascendentale delle bottiglie di Giorgio Morandi

Viviamo un’epoca oggettivante. Siamo assediati da questioni e cure, sollecitudini legate alle cose. Gli oggetti non sono più utili, ma aggressivi a fronte di una chiara pretesa di dominio: hanno una vita a sé stante, vita però battagliera, vita altresì dinamica, accelerata dal senso di frustrazione che la loro stessa presenza suscita. Mi è capitato […]

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