Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Il caso e Woody Allen

Il cinquantesimo film di Woody Allen, "Coup de chance", è un gioco perfetto sul caso e sulla sua ingovernabilità. Con uno sfondo giallo (come nei grandi romanzi di Georges Simenon)

Per chi, come me, ama Woody Allen fin dall’inizio e incondizionatamente, la sua cinquantesima pellicola, Coup de chance (“Colpo di fortuna”) rappresenta qualcosa di più dell’ennesimo film da non perdere. È, secondo me, la summa della sua cinematografia, di ciò che continua a raccontarci instancabilmente dal 1966: è il caso a governare l’universo. Noi pensiamo […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Il giallo delle illusioni

Una storia inventata e una vera: il nuovo romanzo di Simenon e la biografia di Mata Hari sono due libri in bilico tra l'indifferenza e l'eccitazione. Ma sempre nel segno di un'illusione sfrenata (quando non dolorosa)

Basta così. Come accade nelle leggi della fisica, molti protagonisti dei moltissimi (si calcola all’incirca 300) romanzi di Georges Simenon hanno a un dato momento della loro esistenza un punto di rottura, una svolta radicale capace di ribaltare un’intera narrazione esistenziale. L’autore ci avverte, magari cominciando a porre in rilievo un particolare, un gesto, una […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Il passato non passa

La nuova raccolta di racconti di Georges Simenon e un romanzo dell'algerino Yasmina Khadra hanno qualcosa in comune: raccontano storie di un passato sempre drammaticamente presente

Incubo. Con quella vasta produzione di romanzi, Georges Simenon trovava tempo anche per i racconti. Nella nuova raccolta pubblicata da Adelphi, intitolata Pena la morte (155 pagine, 12 Euro), spicca per qualità e costruzione geometrica il testo che dà il titolo al libro. Il signor Labro, di Porquerolles, uomo tranquillo, ex sindaco, comincia a ricevere […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Trockij e Simenon

Adelphi ripubblica una serie di reportage di Georges Simenon del 1933, anno cruciale per la storia d'Europa: l'inventore di Maigret lo fa commentare a Trockij in nome del suo comunismo eretico. Mentre Sellerio punta sul giallo deduttivo di Colin Dexter

Trockij. Infaticabile e curioso come era su vari fronti (non solo la scrittura, la promiscuità coniugale e pure il sesso sul quale spesso si è scritto e favoleggiato), non deve stupire che Georges Simenon, uno dei più prolifici scrittori del mondo (forse è al numero uno di questa classifica) abbia deciso nel 1933 a viaggiare. […]

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Pier Mario Fasanotti
Due romanzi di Georges Simenon

Laboratorio Simenon

“La fattoria del Coup de Vague” e “La mano“, due opere forse non completamente riuscite, ci aiutano a entrare nei meccanismi della scrittura del narratore belga. Nella sua capacità di rovesciare i destini a partire da un particolare apparentemente insignificante

Nessuno sa con precisione assoluta quanti libri abbia scritto George Simenon. Tutti lo conoscono bene come l’inventore del commissario Maigret, con la pipa, la birra, la moglie accomodante, infaticabile negli interrogatori, che possono durare anche un giorno e una notte, con il via vai dei camerieri muniti di panini e birra. Ne ha scritti 75, […]

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Pier Mario Fasanotti
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Eroi dei misteri

Grazia Pulvirenti racconta l'arte e gli amori di Amedeo Modigliani, Georges Simenon si perde nei misteri di una villa in Costa Azzurra, Giovanni Nucci ricostruisce la vita e il mito di Achille

Modigliani. Un amore folle con un finale tragico. Modigliani, livornese (1884, trasferitosi a Parigi nel 1929), era noto per i suoi eccessi. Non aveva un buon carattere. I parigini giocavano col suo nome chiamandolo Maudì (maledetto, in francese). Lo pagavano pochissimo, quando lo pagavano, e, appena saputo della sua morte – era tubercolotico, si drogava […]

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Pier Mario Fasanotti
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Il Dio di Nothomb

La passione mistica (tra Gesù e la Maddalena) secondo Amélie Nothomb; la passione timida secondo Georges Simenon; la passione gelida e l'adolescenza difficile (senza dubbi) secondo Eva Baltasar

Golgota. È Gesù che parla, in attesa d’essere inchiodato alla croce. Fate attenzione a queste frasi: «Questa crocifissione è un errore. Il progetto di mio padre doveva mostrare fin dove ci si può spingere per amore. Se questa idea fosse solo stupida, potrebbe limitarsi a rimanere inutile. E invece no, è anche tremendamente nociva. Una […]

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Pier Mario Fasanotti
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I falliti di Simenon

Georges Simenon cerca le vittime di "cattive stelle" in giro per il mondo; Paolo Di Paolo racconta Dostoevskij e Sellerio festeggia i suoi cinquant'anni con un bellissimo Camilleri postumo (e incompiuto)

I falliti. Ha viaggiato moltissimo, visitando anche Paesi lontani ed esotici. In ogni luogo ha trovato uno spunto narrativo. Di Georges Simenon, la Adelphi ha pubblicato la raccolta dei racconti (La cattiva stella, 167 pagine, 12 euro) scaturiti dalla sua curiosità, da incontri e piccole indagini (un po’ alla Maigret). Come si evince dal titolo, […]

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Nicola Fano
A proposito de "Il Mediterraneo in barca”

Simenon e Salvini

Nel 1934 Simenon fece un giro del Mediterraneo raccontando gli emigranti italiani e i sudditi di Mussolini che si arrangiavano e facevano lavorare i "nuovi schiavi" arrivati dalle rotte della disperazione. Tutto questo vi dice qualcosa?

Nell’autunno del 1982 la casa editrice Adelphi pubblicò un delizioso libretto intitolato Riflessioni sugli ultimi fatti relativi alle Isole Falkland del grande critico inglese Samuel Johnson. Nella primavera precedente, dopo l’immotivata e irragionevole invasione delle isole Falkland da parte dell’esercito del dittatore argentino Leopoldo Galtieri che aveva sostituito l’ormai non più presentabile Jorge Videla, si era […]

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Pier Mario Fasanotti
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Le amiche di Simenon

Adelphi pubblica l'ennesimo, bellissimo e torbido romanzo di Simenon (senza Maigret). Poi Santo Piazzese e i suoi misteri napoletani, e i "mostri" francesi di Philippe Jaenada

Complici. Nell’ultimo romanzo di Georges Simenon pubblicato dall’Adelphi (Marie la strabica, 181 pagg., 18 Euro) non c’è nulla di consolatorio, anche se i fatti raccontati, a volte monotonamente, sono scarni e i dialoghi non entrano mai, se non per allusioni, nella condizione reale e psicologica delle due protagoniste, Marie e Sylvie. Due ventenni che fanno […]

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