Gabriella Sica
Le “Bucoliche” secondo Giovanna Bemporad

Virgilio “politico”

Fin da giovane la poetessa e traduttrice elesse a suo «compagno di vita» il grande cantore di una nuova Arcadia dalla parte dei deboli. Nell’anno del centenario della nascita, esce la sua traduzione del 1939 – tempo di guerra – di quei versi ispirati dalla vita semplice e dall’idea di pace e giustizia

Spunta l’inedita e straordinaria traduzione delle brevi Bucoliche di Virgilio per la mano sapiente di Giovanna Bemporad, autrice indimenticata nelle molte celebrazioni (se ne contano sedici) non ancora concluse di questo 2023, a cent’anni dalla nascita e a dieci dalla morte. Raccolto il testo in modo encomiabile (e immagino con passione e pazienza) una decina […]

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Gabriella Sica
Fernanda Romagnoli, un ricordo, una raccolta

«L’animo del poeta: un espatriato!»

A quasi quarant’anni dalla morte, Interno Poesia pubblica un’ampia scelta della poetessa romana che ebbe come nume tutelare Emily Dickinson ma che, “famelica di poesia”, si nutriva di tutto il portato novecentesco, da Pascoli a Betocchi

La figura che incontro leggendo le poesie di Fernanda Romagnoli è quella della prigioniera o della reclusa che scrive con un gessetto sui muri o con il carbone su un pezzo di carta messaggi cifrati per essere intercettata e salvata, quasi fosse a corto di penna o di tempo, quasi fosse sull’orlo di un naufragio […]

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Lucia Dell’Aia
“Poesie d’aria” di Gabriella Sica

Dove danzano le ninfe del vento

Suggestioni dell’aura petrarchesca e memoria dantesca, in una raccolta di versi rigorosa e precisa, fatta di sezioni che richiamano il tema dell’aria, nelle sue varie accezioni. Nella convinzione che è proprio l’aria «l’unico resto che rimane al poeta oggi»

Studium fuit alma poesis: così Boccaccio voleva essere ricordato, quando compose un carme latino (X) come epitaffio per il suo sepolcro. Qui confessava di aver avuto come padre Boccaccino, come patria Certaldo e come amore che lo aveva nutrito l’alma poesia, quella che dà vita e che ristora. Per lui che non aveva mai conosciuto […]

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Gabriella Sica
Ricordo del giovane poeta scomparso

Lo stile nuovo di Gabriele Galloni

Lo esercitava, nella sua troppo breve ma potente vicenda esistenziale e letteraria, percorrendo (insieme all’amico Giorgio Ghiotti) “la via semplice” della scuola romana di poesia. Leader di una nuova generazione di poeti a Roma, torna ora allegro e implacabile, con “Bestiario dei giorni di festa”

Asciutto e spiazzante, potente e visionario. Così era il giovane talentuoso Gabriele Galloni che a venticinque anni ha già compiuto la sua opera di vita e di poesia, come una stella cometa nel cielo di Roma. Se n’è improvvisamente andato il 6/9/2020, un inverso parziale del 9/6/1995 natale, dove i numeri sono multipli del 3, […]

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Gabriella Sica
Lettera a un giovane poeta

Coltivare la pagina

La destinataria è Giuseppina Biondo, autrice della raccolta “La contadina”, «un libro frugale, tormentato e fragrante, che a volte si ritira su un suo ritmo breve e sincopato, a volte si distende in versi lunghi…»

Gentile Giuseppina Biondo, stamani appena sveglia ho letto il tuo libretto frugale, tormentato fragrante dall’immaginifico titolo, La contadina (puntoacapo CollezioneLetteraria). Mi incuriosiva la poesia di una trentenne, che si affaccia con piglio e con pudore sulla scena letteraria. Fatto questo che è già un fatto oltre che un piccolo mistero. E mi incuriosiva per quel titolo tanto […]

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Gabriella Sica
“Semicerchio” sul poeta traduttore dei classici

Sulla via maestra di Pietro Tripodo

«Sornione e affettuoso, dubbioso sempre e umile fino all’esagerazione ... andava dai rifacimenti dal greco e dal latino, dal provenzale e dal tedesco alle proprie poesie, e così, sempre all’insegna del rigore, parevano antiche ed erano invece irrequiete e nuove. C’era in quello che scriveva “uno svolgersi del suo spirito”»

È stato presentato nei giorni scorsi su Facebook, su invito della Società Dante Alighieri, il numero on line della rivista “Semicerchio”, a cura di Niccolò Scaffai, dedicato a Pietro Tripodo, poeta e traduttore di classici scomparso nel 1999. All’incontro sono intervenuti, fra gli altri, Francesco Stella, Ignazio Visco, amico di Tripodo fin dai banchi del […]

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Lucia Dell’Aia
“Tu io e Montale a cena” di Gabriella Sica

Amico Zeichen

La metafora del nutrimento, il significato profondo e poetico dell’amicizia, il sentimento di una presenza che accompagna il sentimento dell’esistenza. Nelle 40 poesie dedicate al poeta di Fiume scomparso nel 2016, alla sua dolce alterità

Sono occorse quaranta settimane per comporre le quaranta poesie di questo libello, come si legge nella nota dell’autore in chiusura del libro. E le quaranta settimane vanno contate a partire da un giorno preciso, il 17 aprile del 2016, che coincide con un giorno significativo per la segreta trama del volume: il giorno in cui […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Gabriella Sica

Le mani e la parola

I poeti in questi anni - dice l’autrice di “Le lacrime delle cose” - non hanno fatto altro che sostenere quello che era sull’orlo del baratro. E la sua raccolta lo dimostra: è una professione di fede nella poesia che «esisterà finché resterà anche un solo uomo»…

2Gabriella Sica, nata a Viterbo e residente a Roma, ha al suo attivo varie raccolte poetiche: La famosa vita (1986), Vicolo del Bologna (1992), Poesie bambine (1997) e Poesie familiari (2001). Tradotta in diverse lingue, ha pubblicato vari saggi e diretto la rivista “Prato Pagano” negli anni Ottanta. L’ultima sua silloge poetica si intitola Le […]

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Pasquale Di Palmo
L’Europa vista da Gabriella Sica

Riconoscersi in Bach

Più che la moneta unica, secondo la poetessa e scrittrice romana, sarà il retroterra culturale a costituire il substrato di un ideale comune. E tra storia, autobiografia e letteratura disegna una mappa utile per opporsi al “ratto”, per arginare la crisi

È un libro anomalo, questo di Gabriella Sica, poetessa e saggista romana che annovera nel suo curriculum numerose e apprezzate pubblicazioni. Il titolo, Cara Europa che ci guardi (1915-2015) (Cooper, 368 pagine, 14,00 euro), si rifà a un celebre verso di Vittorio Sereni, tratto da una poesia del Diario d’Algeria. «Ho allestito una mappa mentale […]

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