Danilo Maestosi
Diario veneziano /3

Risonanze mancate

Delude l’installazione di Gian Maria Tosatti, unico artista “star” del Padiglione Italia alla Biennale. La sua descrizione, teatrale e minimalista, del tramonto del mondo industriale, dal boom alla post-pandemia, non fa scattare nello spettatore fantasie, associazioni, risonanze personali

L’ultima pagina del mio diario veneziano è dedicata al Padiglione Italia della Biennale. Un’operazione preceduta e seguita da molte polemiche, che andrebbero svincolate dai giudizi che riguardano la rassegna cardine di questa cinquantanovesima edizione, perché da sempre questo segmento fa caso a sé. Riguarda gli artisti di casa e misura il peso e la presa […]

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Danilo Maestosi
Diario veneziano/2

L’Arte è donna

Cecilia Alemani, la curatrice della Biennale, ha puntato tutto sullo sguardo femminile. Dal mito alla maternità, il profilo dell'Esposizione ai Giardini e all'Arsenale recupera il passato (specie quello surrealista) dando qualche indicazione (imprecisa) sul futuro

Il latte dei sogni. Non perdetevi questo libretto, da poco ripubblicato da Adelphi, che dà il titolo alla cinquantanovesima edizione della Biennale di Venezia. Composto e illustrato da Leonora Carrington (1917-2011), nobildonna inglese che si è fatta largo come scrittrice e pittrice nelle file del movimento surrealista, è stata per tre anni la compagna di Max […]

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Danilo Maestosi
Diario veneziano/1

Una Biennale comoda

Dopo un anno di stop torna la Biennale d'Arte. Ma evita conflitti e cattive memorie (dalla guerra al Covid) per trasformare tutto in un grande party. Per fortuna, ci pensano Anselm Kiefer e Anish Kapoor a dialogare con il nostro difficile presente

A mente fredda, le immagini che restano a registrare con più aderenza i cinque giorni di vernissage di questa Biennale d’Arte, che riapre i battenti dopo due anni e un terzo di sosta forzata, sono quelle sfarfallanti, sfocate di una festa contagiosa e straripante. Venezia intasata di folla come ai tempi delle vacche grasse, più […]

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Danilo Maestosi
Ancora sulla mostra veneziana

Hirst anno zero

Mettendo a confronto il kolossal imbandito a Venezia dall'artista inglese e la Biennale Arte, si capisce che Hirst pensa a sé come al creatore di un nuovo inizio. Tutto invecchia, tutto è minuscolo di fronte a lui. Finché non invecchierà lui stesso...

Leggete la recensione che per questo giornale Raffaella Resch ha scritto sulla doppia mostra di Damien Hirst (clicca qui per leggerla). Un resoconto puntuale, pieno di annotazioni, dati, descrizioni dei cimeli esposti. E una ricostruzione molto precisa dell’impresa: dieci anni di preparazione, un budget da capogiro, persino qualche anticipazione sulle cifre astronomiche con cui il […]

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Erminia Pellecchia
La Biennale Arte di Venezia/3

L’arte della crisi

La tedesca Anne Imhof vince il Leone d'Oro con una performance che affronta la brutalità della nostra epoca con duro realismo. Ma tutti i Padiglioni stranieri riflettono sul conflitto tra creatività e disagio sociale

“Un’installazione potente e inquietante che pone domande urgenti sul nostro tempo e spinge lo spettatore a uno stato di ansia consapevole. Risposta originale all’architettura del padiglione, il lavoro di Imhof è caratterizzato da una scelta rigorosa di oggetti, corpi, immagini e suoni”. È la motivazione con cui la giuria della Biennale di Venezia 2017, presieduta […]

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Erminia Pellecchia
La Biennale Arte di Venezia/1

Delusione Biennale

Che cosa resterà dell'edizione curata da Christine Macel dell'esposizione veneziana? Il concetto enunciativo de “l'arte per l'arte”. Molte buone intenzioni e tanti titoli accattivanti. Più delle opere

Una corda sull’abisso. Un funambolo trasporta copie di opere d’arte da una montagna all’altra ricomponendole e reinventandole in un equilibrio instabile per dare ordine al caos. È un frame del film “Tightrope” dell’artista russo-daghestana Taus Makhacheca, che forse, più di ogni altro lavoro esposto alla Biennale Arte 2017 inauguratasi il 13 maggio con l’esclamazione di […]

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Danilo Maestosi
La Biennale Arte di Venezia/2

Italia a bassa voce

Solo Roberto Cuoghi salva il Padiglione Italia curato quest'anno da Cecilia Alemani. Solo nell'installazione dell'artista modenese c'è il mistero dell'arte. Nelle altre due istallazioni di Giorgio Andreotta Calò e Adelita Husni Bey prevale lo spettacolo

Smettiamola di visitare la Biennale come se entrassimo nell’antro di una Sibilla che a domanda risponde rivelandoci che mondo sarà! Il domani del mondo sfugge ai pronostici, seguendo i ritmi selvaggi di una borsa in ebollizione che scommette su tutto e il contrario di tutto, figuriamoci all’interpretazione degli artisti che da tempo hanno perso la […]

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Gloria Aura Bortolini
Alla Biennale Arte

L’arte di insegnare

A Venezia si sono incontrati artisti ed educatori per capire come il rapporto tra insegnamento, creatività e mondo del lavoro può essere modificato. Partendo dall'esperienza condivisa

Come si crea il sapere di una persona e come viene trasmesso in un mondo difficile e controverso come quello di oggi? Attorno a questa domanda hanno dibattuto oltre 100 relatori tra artisti, attivisti, insegnanti, teorici e politici provenientida 20 paesi del mondo durante il Creative Time Summit 2015.  La più grande conferenza internazionale sulle […]

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Danilo Maestosi
«Codice Italia» a Venezia

L’arte nel labirinto

Il Padiglione Italia curato da Vincenzo Trione alla Biennale Arte non mantiene quel che aveva promesso: chiusi in piccole celle, gli artisti finiscono per non dialogare con la storia né con il futuro

Sarà il titolo: Codice Italia. Che lascia immaginare il patrimonio culturale del nostro paese come una sorta di inesorabile destino genetico; gli artisti di casa come mutanti sopravvissuti a una selezione che li ha cambiati per sempre, gli artisti di altre tradizioni, altri paesi come alieni, barbari. Sarà la retorica fastidiosa del discorso pronunciato dal […]

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Danilo Maestosi
La kermesse veneziana

Biennale & Impegno

La Biennale Arte, nel nome di Karl Marx, riscopre l'impegno politico contro il mero consumo. Una buona intenzione, sicuramente, che però non corrisponde a una svolta nella produzione

All the world’s Futures. Tutti i futuri del mondo. Un bel dilemma tirare un bilancio di questa cinquantaseiesima edizione della Biennale di Venezia, che con un titolo a così ampio spettro ti sballotta in un frastornante andirivieni tra lo spazio e il tempo, spaesanti contrasti tra estetica e politica, rendendo ancora più incerti i confini […]

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