Alessandra Pratesi
All'Accademia di Santa Cecilia di Roma

Fantasy in musica

L'Auditorium di Roma si colora di tinte fantasy e gothic per l’ultimo concerto della stagione sinfonica: Krzysztof Urbanski dirige “Les cités de Lovecraft” di Connesson e i “Carmina Burana” di Orff

«Pleasure to me is wonder», dichiara H.P. Lovecraft, per il quale motivo di meraviglia e di piacere è l’inesplorato e l’inaspettato, l’immutabile che si cela dietro la superficie della mutevolezza. L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sembra prendere alla lettera l’implicito invito dello scrittore. Per l’ultimo concerto della stagione sinfonica all’Auditorium Parco della Musica di Roma, accosta […]

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Paolo Petroni
All'Auditorium per la Giornata della Memoria

Musica è vita

Un concerto emozionante, con temi nostalgici ma anche vitali e allegri, quello dedicato alle composizioni musicali nate nei lager nazisti che si è tenuto al Parco della Musica di Roma. Un grande lavoro di raccolta dovuto all'impegno di Francesco Lotoro

«Devo sottolineare che Theresienstadt è servita a stimolare, non a impedire, le mie attività musicali; che in nessun modo ci siamo seduti sulle sponde dei fiumi di Babilonia a piangere; che il nostro rispetto per l’Arte era commensurato alla nostra voglia di vivere. E io sono convinto che tutti coloro che, nella vita come nell’arte, […]

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Adriano Mazzoletti
Da domani al Parco della Musica di Roma

Conversazioni in jazz

Affidato a Kenny Barron e a Dave Holland il concerto di apertura del festival romano. Due grandi nomi che insieme agli altri appuntamenti in programma confermano un'inversione di tendenza: dare al jazz quel che è del jazz. Come a “Umbria Jazz Winter” (dal 27 dicembre) dove si celebreranno i 50 anni di “A Love Supreme”

L’estate appena trascorsa ci aveva gettato nello sconforto, ai maggiori festival e rassegne dedicate al jazz la presenza di complessi rock, pop oltre a esponenti della canzone, della musica leggera e del varietà, erano a volte in maggioranza rispetto ai musicisti jazz. Anche il festival svizzero di Ascona, che per anni era stato il baluardo […]

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Adriano Mazzoletti
Una proposta controcorrente per il Jazz

Aboliamo i festival

Siamo sicuri che servano ancora a qualcosa? Di jazzistico hanno ormai davvero poco, sembrano piuttosto un'accozzaglia di generi messi insieme per riempire le sale e ottenere sovvenzioni pubbliche. Forse sarebbe l'ora di sostituirli con stagioni di concerti a cadenza regolare, come avviene per la musica accademica

Pochi giorni fa si è chiuso un festival del jazz, quello di Roma e fra poche settimane se ne aprirà un altro, quello invernale di Orvieto. Nel frattempo è in pieno svolgimento quello di Moncalieri, senza poi parlare di quelli estivi ancora vivi nella memoria. Troppi forse e forse molto simili fra loro, oltre al […]

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Giovanni Piccioni
A proposito delle celebrazioni per Gruppo 63

Venerati Maestri

Sedici giorni di letture poetiche, spettacoli teatrali, esecuzioni musicali e una mostra a cura di Achille Bonito Oliva per il cinquantenario della formazione intellettuale che ha «rivoluzionato il panorama letterario degli anni 60». Ma un testo anonimo pubblicato sul programma che presenta la manifestazione all'Auditorium di Roma, suscita indignazione... Ecco perché

Gruppo ’63 63×50 è il titolo della manifestazione in corso all’Auditorium Parco della Musica di Roma dove i poeti aderenti a quella formazione intellettuale, che avrebbe «rivoluzionato il panorama letterario degli anni 60», sono per ben 16 giorni (dal 18 ottobre fino al 3 novembre) «interpretati in un’intensa cornice musicale e visiva» attraverso letture poetiche, […]

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Nicola Fano
Parla l'ad di "Musica per Roma”

Modello Fuortes

L'Auditorium ha fatto delle arti una risorsa. Come? È un sistema esportabile? Lo abbiamo chiesto a Carlo Fuortes, artefice del successo. «La cultura è una forma di welfare come la sanità o l’istruzione. Ma serve legittimità sociale». Se Marino l'ascoltasse...

Chiamiamolo “modello Roma per la cultura”. Che non è quello del Campidoglio  (ché anzi è ancora molto ballerino…), non è quello del Teatro di Roma né quello del Teatro dell’Opera: è il Modello Auditorium. Oltre il 60% di autofinanziamento mediante vendita di biglietti e servizi. E solo il resto sostegno pubblico (poco Stato e molto […]

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