Attilio Del Giudice
Una favola contemporanea

Pallino e la poesia

«Ecco, in due parole: sono nata a Livorno nel 1938. Ero una poetessa. Sono morta il 18 aprile, l’anno scorso. Posso girovagare per il pianeta fin quando c’è qualcuno disposto ad ascoltare le mie poesie”»

Era una vecchina vestita di nero con una camicetta bianca di pizzo, sobria ed elegante. Il geometra Erminio Pontillo, detto Pallino (per via della sua abitudine a dire per ogni argomento “tengo il pallino”) la vedeva ogni giorno nel parco, seduta sempre sulla stessa panchina, quando lui scendeva per una pausa di lavoro intorno alle […]

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Attilio Del Giudice
Una storia inedita

Mammine

«Tuo padre ha saputo che la figlia della signora Corsicato del terzo piano la dà per quaranta euro, per cui se ne hai bisogno, lui può combinare l’incontro»

Senti, nella fotografia che mi hai mandato, quella bella donna che si vede alle tue spalle, chi è? La conosci? – No mammina, è una pubblicità. Ah, non la conosci? Quella sì che ci vorrebbe per te, altro che questa sciacquetta  che ti porti appresso. – Mammina dice che è contenta che sto con te […]

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Attilio Del Giudice
Quattro flash narrativi

Quanto ai sentimenti

«Le mie parole, insomma, non so se sono state giuste, ma, che volete? Forse hanno aggiustato una drammatica traiettoria del destino...»

Fratellanza. Lui mi guardava, ma non diceva una parola. Raul è nero. I genitori vennero dal Mali sette anni fa. È intelligentissimo e a scuola va bene in tutte le materie, specialmente in Matematica, dove viene considerato quasi un genio. È un buon calciatore e al centro campo costruisce il gioco con talento e generosità. […]

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Attilio Del Giudice
Un racconto di gelosia

Vite diverse

«Arturo era un tipo geloso e s’era fissato che io ci mettevo le corne con Duilio, il falegname, che teneva la poteca vicino casa nostra. Ogni giorno usciva in mezzo il discorso su questo Duilio...»

Non ero tanto bella, però mi piaceva ballare e nella balera ci andavo il martedì che la padrona mi faceva smontare alle quattro e mezza. Là conoscetti Arturo, che non sapeva ballare, allora io ci imparai i primi passi. Lui voleva fare le schifezze con me, ma io non volevo perché all’epoca non si facevano […]

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Attilio Del Giudice
Un racconto di normali soperchierie

Lo stil novo

«Hai ragione, non si deve permettere. Pure perché offendendo te, ha offeso anche tua madre che ti ha fatto chiattone. Io sono solo tuo cognato, ma faccio parte della famiglia e non mi posso stare zitto»

Alle sette di sera c’è ancora molta luce nel nostro paese in fondo al corso la piazzetta col monumento di tale Meschieri Eraldo (un eroe del Risorgimento, che è nato qui). La piazzetta definisce e chiude il paese con una ringhiera, dalla quale si può godere un panorama ampio e anche bello, pittoresco, come dicono le cartine della Pro loco; […]

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Attilio Del Giudice
Una novella inedita

La giostra e il pernacchio

«Giacomino, oddio quanti ricordi! Era un tipo matto, imprevedibile, specialista in pernacchie quasi artistiche, di lunga durata e di incredibile sonorità rivolte, stando nascosto, a personaggi importanti della città»

Papà, papà, dai, portaci ai cavallucci! I cavallucci per i miei figli, Chiara di quasi quattro anni ed Adriano di cinque, sono le giostre. Le giostre nella nostra città arrivano ogni anno nella seconda quindicina di marzo, quando i mandorli e i peschi sono in fiore, ma fa ancora un freddo boia e non ci […]

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Attilio Del Giudice
Una storia inedita

Buttafuori

«Non aveva smesso di fumare. Diceva che il fumo lo aiutava a riflettere e stava preparando un’ennesima pubblicazione, preannunciata dal suo editore con grande enfasi come una vera propria “bomba creativa”»

Il professor Tebaldi, ordinario di Filosofia Teoretica, in pensione da qualche anno, viene ancora ricordato come lo chiamavano gli studenti: Giuseppe Mazzini, per via di una vaga somiglianza col padre della patria. “Che fa Mazzini? Come sta Mazzini?” Così si diceva nel bar Centore, vicino all’università. Era stato un maestro rigoroso e quando non era […]

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Attilio Del Giudice
Una (quasi) storia d'amore

Il cognato

«Ascolta, oggi non me la sento di affrontare le bizze cattive di tua sorella, posso invitarti a mangiare qualcosa insieme? Se non sbaglio tuo marito è alla fiera della nautica, ti ha lasciata sola. In fondo sono tuo cognato...»

Nel 1977 Roland Barthes pubblicò un saggio sui cambiamenti del linguaggio nelle dinamiche dell’amore: Fragments d’un Discours Amoureux. Ebbe molto successo. Ma sentiamo, nei nostri giorni, che dice questo cognato. * * * Io te lo dico francamente: tua sorella non ha il tuo carattere, è isterica, forse perché non ha avuto figli. È sempre […]

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Attilio Del Giudice
Una storia inedita (di camorra)

La signora Sisina

«E questa è la vita – ha detto la signora Sisina – uno magari sta felice, passa bei momenti, belle giornate serene, poi, all’improvviso, quando meno te lo aspetti, il destino ci gira le spalle e chi s’è visto, s’è visto»

Mi chiamo Tonino Mallardo, a scuola ci sono andato fino alla seconda media. Io e mio fratello siamo di Casavatore, comune di Napoli e siamo venuti a Roma quando morì nostra madre che diceva sempre che la fortuna si trova più facile nella capitale perché a Casavatore ci stanno solo l’invidia e le malelingue. Noi […]

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Attilio Del Giudice
Un racconto in forma di dialogo

Dialoghi degenerati

«Non piango, ma non posso condividere le tue idee. Questo materialismo fatto di luoghi comuni, di banalità, di sostanziale volgarità, senza un’ombra di spiritualità, di poesia, di tenerezza, non mi piace, mi rattrista»

– Non far vedere che guardi! – Perché, che c’è di male? – Non tutti vogliono essere osservati  e analizzati. Lo sai che quella da giovane era bellissima e ha partecipato a una finale di Miss Italia? Mia nonna mi ha detto  che era molto invidiata. Ora è vecchia, ma mi sembra più vispa di […]

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