Su “Catania: due o tre cose che so di lei”
Il nuovo libro di Antonio Di Grado è un atto d'amore per la città distesa sotto il profilo severo dell'Etna. Un ritratto espresso attraverso la parole dei suoi scrittori più caratteristici: da De Roberto a Brancati, passando per autori meno noti come Sebastiano Addamo
Difficile recensire un libro con un titolo “rubato a Godard” (Antonio Di Grado, Catania: due o tre cose che so di lei, Algra Editore, 2022), un saggio creativo che ti prende dalla prima all’ultima pagina, se non ricorrendo al tentativo di scriverne le mie reazioni appena conclusa la lettura: un libro dedicato a Catania, una […]
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A proposito di «Scrivere a destra»
Il critico Antonio Di Grado analizza la letteratura (drammaticamente) sospesa tra fascismo e antifascismo a metà del secolo scorso. Nei referti di una tragedia collettiva c'è quel groviglio di luce e tenebra che è stato la storia d'Italia
Nello spazio necessariamente ristretto di una recensione, impossibile rendere conto esaustivamente di un libro così denso di richiami e di suggestioni come quello di Antonio Di Grado (Scrivere a destra. “Vite narrate e vite perdute nel ventennio nero”, Giulio Perrone Editore, 300 pagine, 18 Euro), un libro fluviale nel quale, quasi ad ogni passo, si […]
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Intervista al critico Antonio Di Grado
«Una maggiore attenzione alla “disobbedienza” di Leopardi avrebbe potuto evitare molte aporie dell'anarchismo tradizionale. Come l'inguaribile ottimismo nei confronti della natura umana...»
Dopo la morte di Allende, Marquez affermò che «non è possibile cambiare la forma del mondo senza provocare terremoti della terra». Se a provocare ancora questi necessari terremoti possa o debba essere la parola culturale e la sua testimonianza, bisogna domandarlo a chi è chiamato a svolgere nella società una funzione intellettuale. Indagando più a […]
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