Angela Panaccione
Raccontare il corpo/5

Lo sguardo

«Il suo odore insinuò in Giulia la percezione di un pericolo imminente. Due mani rapaci la spinsero fuori dalla pista, mentre le persone intorno a lei ballavano inconsapevoli e distratte dalla musica»

Giulia aveva scelto L’Aquila, perché le piacevano il clima freddo di montagna e l’apparente scontrosità delle persone del posto. Tutto quel verde intorno a lei, poi, la confortava davvero, quando, in conflitto con il mondo, vi si perdeva fiduciosa. Era al secondo anno di lettere e quella facoltà si accordava perfettamente con il suo carattere. […]

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