Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

A passo di Walser

L'indicibile delle donne dalla poesia (di Eugenio Montale) alla prosa (di Robert Walser): ritratto dolente della migliore metà dell'universo

La nostra società diviene, di giorno in giorno, sempre più femminista e aperta alla parola della donna, vantando questo merito con il matriarcato delle investiture e le conseguenti prese di possesso di luoghi politici e non, incarichi istituzionali, incombenze d’ogni genere. Tutto ciò è bello e buono, naturalmente. Ma la modalità in cui avviene, per […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Piccole infelicità

Ogni giorno di più occorrerebbe chiedere alle istituzioni, alle università e ai motori della cultura (come i giornali, le case editrici e le associazioni): che cosa fate per i giovani?

Alcune sere giro col Moleskine in tasca. Prendo appunti sulle frasi, le dichiarazioni, le battute che sento, anche solo di sfuggita, nei locali o per strada. Alcune sono memorabili, vere e proprie sentenze. Altre le definisco “sintomatiche”. Sintomatiche di un profondo disagio che investe la piccola città in cui risiedo, ma che si allarga smisuratamente […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Le muse inquietanti

Dall'utero in affitto ai giovani jihadisti: la nostra società va in cerca di perfezione e di assoluto, senza passare per la morale e la purezza. Come se nel vivere mancasse "ispirazione"

Questa è un’epoca senza Muse ispiratrici e, al contempo, un’epoca che invoca la purezza. Le due cose – strano a dirsi – sono correlate. Lo scrittore Hanif Kureishi, da sempre attento alle realtà urbane di contaminazione e multiculturalismo, analizzando con grande lucidità gli attentati di Bruxelles, ha dichiarato a Repubblica che i giovani jihadisti sono […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Mistica di Pannella

La processione di questi giorni in omaggio a Marco Pannella "normalizza" il digiunatore. Una parabola nella quale leggere, a rovescio, quella di padre Ferapont, «gran digiunatore e osservatore del silenzio» dei fratelli Karamazov

«Gran digiunatore e osservatore del silenzio», padre Ferapont si diceva che prendesse a calci nel sedere i diavoli nascosti dietro le gambe del tavolo, rosicchiate dai tarli. Dostoevskij ne I fratelli Karamazov lo descrive come uomo appassionato e impassibile, che si oppone ferocemente alla politica spirituale del “santo”, lo starets Zosima, da lui accusato di […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Bob Dylan reticente

Omaggio a Bob Dylan, guru dell'impegno dissimulato. Poeta-non poeta, cantante "noioso": quello che lo differenza da tutti è lo stile, la maniera con cui affronta le cose. Insomma, è diverso fino in fondo

La reticenza è certamente un atteggiamento psicologico di Bob Dylan. Alla domanda: «Si considera un cantante di protesta?», rispose «No. Quelli che canto io sono brani matematici». Reticenza per altro ironica, con una vena dissacratoria: «Per essere un poeta non è necessario scrivere. Ci sono poeti che lavorano nelle stazioni di servizio. Non mi definisco […]

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Alberto Fraccacreta
L’elzeviro secco

Anime disconnesse

Bellezza senza sforzo, si inghiotte senza assaporarla, l’attenzione è minima, emozioni a buon mercato affollano i social-network. Non si è più disposti a guardare, mentre si moltiplicano i selfie e noi siamo unici protagonisti del nostro palcoscenico…

Passeggiavo l’altra sera, all’ora del tramonto, per le mura bagnate di Urbino. Le vie erano perle di umidità. Notavo che tutte le donne che mi fendevano la strada, avevano il viso incollato al cellulare. Certo, non sono un Clark Gable: nemmeno così grifagno però da non rivolgermi uno sguardo. Ho incominciato a sbracciarmi, fare capriole […]

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Alberto Fraccacreta
L’elzeviro secco

Tracce d’Eco

Se la vita è fatta di segni, Umberto Eco ci ha suggerito che anche un non-segno agisce con un suo vigore semantico all’interno della comunicazione. Ecco che allora due incontri mancati con lui assumono una particolare importanza…

Umberto Eco aveva una barba ispida sotto la quale zigzagava un sorrisino beffardo. Lo incrociai una volta a Urbino, all’interstizio tra piazza della Repubblica e via Raffaello, schiena al porticato di San Francesco, giornata piovosa, animo ad asciugare, lui sceso da un gippone o qualcosa di simile, io che lo guardo, lui che non mi […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Novecento in maschera

Come si può "aggiornare" un classico? Come si può adattare Goldoni al Novecento? Certe metafore trapassano i tempi. Lo dimostra uno spettacolo di Carlo Boso e David Anzalone

A Milano si dispone un matrimonio. È il 1947. La guerra è passata, come acqua dalle condutture. Clarice, figlia del finanziere Bagnasco, è promessa sposa a Silvio, figlio dell’Onorevole Roma (alziamo i tacchi in segno di ossequio). Della loro unione tutti sembrano soddisfatti e felici. Un dlin-dlon al campanello sconvolge l’ordine: Zanza-Arlecchino, reduce della campagna […]

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Alberto Fraccacreta
La maschera e il teatro

Parola di Arlecchino

Incontro con David Anzalone che si appresta a interpretare un Arlecchino politico nel "Servitore dei due padroni" messo in scena da Carlo Boso

Il 10 e l’11 febbraio il teatro La Fenice di Senigallia punta i riflettori su un evento d’indiscussa importanza: la prima dell’Arlecchino servitore di due padroni, scritto e diretto da Carlo Boso, tra i più apprezzati registi teatrali europei e fondatore dell’Académie Internationale Des Arts du Spectacle di Versailles. La commedia è interpretata da Cantina […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

I film rincretiniscono?

Breve analisi del cinema di consumo (quello che fa incassi record), prendendo in prestito da Andrea Pazienza il suo grande, terribile interrogativo: perché Pippo sembra uno sballato?

Un solo fenomeno è più inquietante dei centri commerciali: il cinema di massa. Quelle multisale, rigorosamente di nero vestite, spesso contenute nei grandi plessi della moderna religione, recano in sé una sofferenza per nulla gergale, traducibile in un senso di vuoto dai risvolti atroci. Sono le pause dal quotidiano Giudizio universale, suggerite da Hebbel, che […]

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